L’Auditorium di via Razzaboni 80, realizzato negli anni ’90 e intitolato all’ex sindaco di Modena Pier Camillo Beccaria, si prepara a riaprire le porte alla città e a centinaia di studenti per diventare uno dei “luoghi dello studio” di Modena.

Lunedì 4 aprile, nei locali dell’auditorium, dove si stanno completando i lavori di riqualificazione funzionale ed efficientamento energetico, Comune di Modena e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, hanno firmato il Protocollo d’intesa per la concessione gratuita dell’immobile di proprietà comunale, che diventerà sede per la didattica universitaria, in particolare della Facoltà di Ingegneria, e potrà essere anche utilizzato per eventi promossi dal Comune. L’accordo prevede infatti che sia messo a disposizione dell’amministrazione comunale in alcune delle giornate in cui non vi si svolgono le lezioni universitarie.
Sono intervenuti il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro e, in rappresentanza della Conferenza degli studenti, Alessandro Bruscella componente del Senato accademico. Erano inoltre presenti gli assessori a Cultura e Città Universitaria Andrea Bortolamasi e all’Ambiente Alessandra Filippi.
L’atto, che sancisce la restituzione alla vita cittadina dell’immobile non più utilizzato da anni, si inserisce nel percorso avviato con l’accordo quadro Modena Città Universitaria firmato da Sindaco e Rettore nel 2020 per consolidare e sviluppare collaborazioni tra le due istituzioni con l’obiettivo comune di fare di Modena una città universitaria d’importanza nazionale e internazionale. “Una scelta assunta dall’Amministrazione comunale e inserita negli strumenti di programmazione urbanistica Pug e Pums che disegnano la Modena del futuro, per attrarre ragazzi che intendono costruirsi un percorso di studio, di lavoro e di vita nella nostra città e per connotare sempre più Modena come città della cultura e della ricerca, una città ricca di opportunità che guarda con fiducia al futuro”, afferma il Sindaco Gian Carlo Muzzarelli che sottolinea “la necessità di spingere su tutta la filiera della formazione e il percorso avviato per potenziare i luoghi dell’accoglienza, dagli studentati agli spazi per le attività didattiche, come appunto l’Auditorium Beccaria che si trova in una posizione strategica anche dal punto di vista della mobilità, facilmente raggiungibile, considerata anche la vicinanza della stazione e la presenza di numerosi parcheggi in zona”. Il sindaco ha anche annunciato che a inizio anno accademico, a fine settembre, quando appunto prenderanno il via le lezioni universitarie, nei locali dell’Auditorium sarà apposta una targa commemorativa a Pier Camillo Beccaria.
“Sono molto lieto nel veder concretizzarsi questa opportunità di recuperare la piena funzionalità dell’Auditorium per la formazione universitaria. Si tratta di un accordo importante – commenta il Magnifico Rettore Unimore, Carlo Adolfo Porro – che si inserisce nel solco di una progettualità strategica che, oltre a prevedere interventi edilizi rilevanti, vede il nostro Ateneo impegnato nel promuovere intese con le istituzioni del territorio per ampliare la disponibilità di posti aula destinati alla didattica. Un ringraziamento sentito al Comune di Modena che, con iniziative come questa, dimostra costante attenzione alla nostra comunità accademica”.
L’importanza “di avere a disposizione per le lezioni uno spazio tanto grande e funzionale è stata ribadita anche da Alessandro Bruscella, che è intervenuto in rappresentanza degli studenti sottolineando “la collaborazione stretta e il confronto aperto che si sta portando avanti su questi temi” e auspicando che si continui così.
La prerogativa della città quale polo universitario presuppone infatti un’ampia capacità di accoglienza qualificata e servizi connessi con spazi polifunzionali e tecnologie innovative, in grado anche di fronteggiare le nuove esigenze che l’emergenza sanitaria ha rilevato. Punti importanti dell’Accordo quadro Modena Città Universitaria riguardano appunto “i luoghi dello studio” e “i luoghi dell’abitare”. Rientra nel primo punto, “i luoghi dello studio”, la decisione dell’amministrazione comunale di mettere a disposizione di Unimore immobili di proprietà da utilizzare come sedi per la didattica in presenza. Uno di questi è appunto l’auditorium Pier Camillo Beccaria, che viene concesso gratuitamente per la durata di cinque anni ultimati i lavori di efficientamento energetico e alla copertura, mentre sarà l’Ateneo ad occuparsi dell’allestimento interno. Inoltre, sono in corso valutazioni per destinare a fini universitari anche immobili del centro storico tuttora inutilizzati.
Sul versante dell’accoglienza degli studenti fuori sede, si colloca, l’impegno ad aumentare l’offerta di alloggi facendo leva su diversi fattori: accanto agli ulteriori soluzioni abitative ormai pronte presso lo studentato all’RNord, Comune e Unimore hanno firmato un accordo per realizzare con fondi Pnrr uno studentato negli edifici Bonacorsa e San Barnaba in centro storico; c’è un approfondimento in corso con Cdp Investimenti anche per l’ex caserma Sant’Eufemia, mentre è in corso di valutazione il progetto di rigenerazione dell’area ex fonderie Corni, presentato dalla società proprietaria, che prevede la creazione di un ampio studentato con annessi una serie di servizi.

INTERVENTO IN VIA DI COMPLETAMENTO

Sono in via di completamento i lavori di riqualificazione funzionale ed efficientamento energetico dell’Auditorium Piercamillo Beccaria, che conta 300 posti e dell’annessa ampia sala che potrà diventare una sala studio per gli studenti.

I locali sono infatti destinati a ospitare attività didattiche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L’intervento all’edificio di proprietà del Comune, costruito a inizio anni ’90 in via Razzaboni nella zona della sede di Hera e non più in utilizzo da una decina d’anni, è stato avviato a settembre 2021 ed è concluso per la maggior parte delle lavorazioni, eccetto la copertura nell’area centrale. Durante il cantiere è emersa infatti una situazione non prevedibile di ammaloramento della copertura che ne ha richiesto il rifacimento. Per le difficoltà di reperimento del materiale edile, i lavori avviati hanno visto allungarsi i tempi dell’intervento, ma saranno completati nelle prossime settimane con la sostituzione della parte lignea superiore, di smantellamento della parte ammalorata e di ripristino con nuovi travetti, tavolato, guaine e isolamento.

L’intervento, curato dal settore Ambiente ed effettuato dall’azienda Edil costruzioni modenese srl, ha un valore complessivo di oltre 400 mila euro ed è finanziato per 310 mila euro con contributi ministeriali nell’ambito del decreto “Rigenera Italia” e per la quota rimanente da risorse del Comune.

I lavori hanno riguardato la riqualificazione energetica dell’edificio, con l’installazione di una nuova caldaia, il ripristino delle impermeabilizzazioni delle coperture, la coibentazione con strati isolanti e l’installazione di un impianto fotovoltaico da circa 20 KW, oltre alla ristrutturazione edilizia di tutte le parti ammalorate, la sistemazione delle controsoffittature e pareti esterne, rifacimenti in cartongesso, tinteggiature interne e opere volte a svincolare il complesso edilizio dell’Auditorium dalle aree che rimarranno esclusivamente a disposizione di Hera. I lavori hanno riguardato, inoltre, l’adeguamento normativo e funzionale di tutte le dotazioni impiantistiche, elettriche e meccaniche e quelle relative alla prevenzione incendi legate all’attività che si intende insediare.

L’intervento integra quello impiantistico relativo agli impianti di climatizzazione e fotovoltaico eseguito da Hera/Ase nell’ambito del contratto di fornitura dei servizi energetici.