immagine d’archivio

La Giunta guidata da Matteo Lepore ha approvato gli indirizzi per la redazione di un piano integrato, in via sperimentale, di contrasto al vandalismo grafico allo scopo di prevenire e contrastare il degrado e assicurare alti standard di qualità dello spazio pubblico.

Il piano, per rimuovere tags o graffiti dalle facciate degli immobili sia pubblici sia privati, avrà durata biennale e sarà finanziato con 1 milione di euro, 500 mila per ogni anno, con riserva di un aumento successivo delle risorse disponibili.

La novità principale sarà nell’utilizzo di metodologie di intervento e di protezione specifiche di facile manutenzione e caratterizzate da durabilità nel tempo per proteggere i muri da successivi imbrattamenti.

Il piano individuerà procedure amministrative e forme di controllo che possano agevolare i proprietari a continuare nell’attività di pulizia, manutenzione e decoro dei muri e facciate, sempre nel rispetto del regolamento di polizia urbana, creando così un circolo virtuoso di collaborazione come i patti tra pubblico e privato sottoscritti in passato per interventi di riqualificazione urbana.

Il progetto sarà esteso all’intero territorio comunale, ma considerata la maggiore incidenza del fenomeno del vandalismo grafico nel tessuto della città storica e il maggior costo degli interventi di ripulitura in tale contesto, le risorse saranno ripartite in misura prevalente a favore di immobili collocati nel centro storico, senza trascurare tuttavia gli immobili collocati fuori dal centro secondo criteri che verranno definiti nel progetto stesso.

“Le linee di indirizzo approvate sottolineano l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di fare un’esperienza che al momento non ha eguali in Italia – commenta l’assessore alla Manutenzione e pulizia della città Simone Borsari-. Si sta creando un gruppo di lavoro composto da tecnici e assessori competenti con l’obiettivo di redigere un piano che permetta di collaborare in modo efficace con i privati, i cui obblighi rimangono invariati, per la pulizia e il mantenimento in uno stato di decoro dei portici, vista la loro situazione giuridica particolare di strutture private ad uso pubblico.

Si tratta di un atto coraggioso perché affronta questioni giuridiche complesse e lo fa a tutto tondo, occupandosi non soltanto della rimozione del vandalismo grafico ma prevedendo anche azioni di protezione dei muri che, previo parere favorevole della Soprintendenza, consentiranno un notevole abbattimento dei costi di manutenzione.

Attraverso questo piano sarà possibile contattare anche tutta una serie di realtà pubbliche e private per siglare protocolli di intesa che agevolino le procedure. Sarà anche l’occasione per investire sulle attività di informazione, educazione e sensibilizzazione della cittadinanza su questi temi per valorizzare l’importanza della cura condivisa del patrimonio cittadino”.