Il Consiglio Comunale si è riunito ieri sera, giovedì 28 aprile, e alla luce di certi interventi riteniamo opportuno riportare alcune dichiarazioni, ribadendo la nostra posizione a riguardo.

Debuttando come consigliere di Fratelli d’Italia (dopo essere stato eletto in consiglio unicamente grazie ai voti presi dalla lista della Lega e aver successivamente cambiato casacca) Massimo Roggiani nella discussione sulle nuove aliquote dell’addizionale Irpef dichiara che per lui 100 euro in tasca ad una persona che ne guadagna 1.000 hanno lo stesso peso che per uno che ne guadagna 1.000.000, “perché a me chi dice che chi ha un milione di euro non s’è fatto il mazzo per portare a casa la pagnotta?” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=3489 dal minuto 58:09).
Senza scomodare decenni di studi accademici sul tema, il semplice buonsenso ci dice che il valore di 100 euro non è lo stesso per le due persone ipotizzate dal consigliere, ed è proprio sulla base di questa diversità che la nostra Costituzione dispone un sistema tributario progressivo, da noi condiviso totalmente e confermato ieri anche nel voto sull’addizionale. Vorremmo però rassicurare il consigliere Roggiani e i Fratelli d’Italia: dire questo non significa pensare che i 100 euro di chi ne guadagna un milione non siano frutto del “mazzo” che si è fatto, ma semplicemente costatare che la capacità contributiva di un milionario è maggiore di chi non arriva a fine mese.

Le altre dichiarazioni che vogliamo segnalare sono avvenute nella lunga discussione sulla revoca alla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, proposta da tempo dall’Anpi, e approvata dal Consiglio Comunale con voto favorevole di tutti i consiglieri ad eccezione di Massimo Roggiani, che – a differenza dell’altro consigliere di FdI Fabio Martinelli – si è astenuto.
Proprio il consigliere Roggiani, che ci tiene a far sapere che non gli è mai piaciuta più di tanto la storia, citando genericamente “Internet” accenna alle “cose brutte compiute in epoca fascista”, anche se è “meglio non ricordarle ora” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=11955 3:19:15). Sottolinea poi che “si devono ricordare anche i numerosi interventi di carattere pubblico che furono messi in atto”: “la costruzione di […] edifici pubblici in genere, il risanamento e la bonifica di aree urbane […], il potenziamento della rete stradale e ferroviaria italiana […] creando posti di lavoro”, le “migliorie nelle colonie”, i “grandi parchi nazionali”, le “centrali idroelettriche”, i Patti Lateranensi (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=12013 3:20:13). In seguito, il consigliere inizia una seconda parte di intervento, intitolata “Esecuzioni, torture, stupri: le crudeltà dei partigiani”, citando Giampaolo Pansa e ricordando le vicende di Rolando Rivi e di don Luigi Lenzini, religiosi barbaramente uccisi da membri di gruppi partigiani. In conclusione, Roggiani sostiene che revocare la cittadinanza al dittatore Benito Mussolini vorrebbe dire “cancellare la storia”, con il timore che poi non rimanga nessuno “così buono, puro e degno di non essere cancellato dalla storia” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=12478 3:27:58).

Il consigliere Donato Gualmini (Gruppo Misto) invece ha reputato opportuno interrompere il sindaco mentre riportava i gravi fatti storici compiuti da Mussolini negli anni in cui Fiorano gli conferiva la cittadinanza onoraria (in primis l’omicidio Matteotti), perché l’introduzione “ricca di aneddoti storici” avrebbe potuto “influenzare” il parere dei consiglieri (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=10561 2:56:02). Da parte nostra, ben venga che il giudizio dei consiglieri sia basato su fatti storici ben documentati, anziché su informazioni trovate genericamente su internet o narrazioni emotive.
In aggiunta, Gualmini reputa la revoca una questione marginale, dal momento che in tutti questi anni nessuno si è posto il problema. Anzi, si chiede se con questo atto “non andiamo a offendere i nostri nonni, […] fieri di averlo come concittadino almeno sulla carta” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=13041 2:55:42). In seguito, si domanda anche se il pensiero di chi governa a Fiorano è “dividere le forze politiche o cercare di fare il bene per il nostro paese”, in una società che sempre più dimentica i valori del passato, accusando l’amministrazione di non dedicare sufficiente attenzione a chi ha combattuto per la Liberazione (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=13084 3:38:04).

Infine, Roberto Orsi di Lega – Salvini Premier sul punto dichiara: “chiaro che parlare di Benito… questo personaggio… lì si aprono tantissime cose, perché non si può parlare di quello che ha appena finito anche il sindaco, di vari guai che sono successi. Ha fatto del bene, ha fatto del male. Poi mettiamole sul piatto della bilancia: eventualmente può pendere più da una parte oppure dall’altra. Dopo questo può anche essere soggettivo. E non si può neanche non parlare anche del fatto di dire che anche dall’altra parte politica, quelli che si sono sostenuti comunisti… ci sarebbe da rivedere anche loro” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=14896 4:08:16).

Le nostre posizioni su queste dichiarazioni sono molto nette.

A chi teme che la revoca della cittadinanza possa offendere i nostri nonni e dividere le forze politiche, rispondiamo che smarcarsi da quella scelta è un atto doveroso, offensivo solo per chi sposa i disvalori del Fascismo, e che rappresenta un atto simbolico che al tempo stesso riafferma la gratitudine verso chi ha combattuto contro il Fascismo.

A chi ci ricorda le “opere buone” del dittatore Benito Mussolini, rispondiamo con le parole pronunciate ieri sera dal consigliere Graziano Bastai (Lega – Salvini Premier): alcuni atti rendono le persone indifendibili, tra questi Mussolini ieri e Putin oggi. Questo è il discrimine, consigliere Roggiani: non si tratta di essere buoni, degni e puri, ma di non macchiarsi di crimini gravissimi nei confronti dell’umanità.

Al consigliere Orsi diciamo che non abbiamo alcun dubbio da che parte penda la bilancia e che, esattamente come le bilance vere, questo non è un fatto soggettivo, soprattutto se su uno dei due piatti troviamo il genocidio di milioni di uomini e donne. Ci rallegriamo però del fatto che, anche grazie alla caduta del Fascismo ad opera di uomini e donne militanti nella Resistenza a partire da diverse appartenenze politiche e culturali, oggi si possano sentire interventi come il suo in un consiglio comunale. Ci preoccupa molto ma amiamo troppo la libertà, che comunque è da esercitare all’interno del quadro dei valori costituzionali. È d’altronde la stessa libertà che ci consente di dire che alcuni interventi che purtroppo abbiamo dovuto ascoltare ieri sera, qui sopra riportati, sono stati davvero indecenti.

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A nome del Circolo PD di Fiorano, il segretario Davide Muradore
Consigliera Maria Luisa Cuoghi, Lista civica “Francesco Tosi è il mio Sindaco”