Gianni Valbonesi (al centro) con Mario Bertoni e l’assessore Bortolamasi

Sessant’anni di collage e di avventure dell’artista modenese Gianni Valbonesi sono raccontati nella mostra antologica “Dalle cose altri miraggi” che inaugura sabato 14 maggio, alle 17.30, nel complesso di San Paolo, proponendo una ricostruzione critica dell’intera carriera dell’artista. L’esposizione, allestita nella ex chiesa e nella sala delle monache, sarà visitabile fino a domenica 19 giugno, con ingresso gratuito.

Presentato in anteprima alla stampa venerdì 13 maggio con interventi di Gianni Valbonesi, del critico d’arte Mario Bertoni, che insieme a Luciano Rivi ha curato il catalogo, e dell’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, il percorso espositivo comprende una novantina di opere, di cui venti inedite. La scelta è caduta sui lavori più rappresentativi di una ricerca che, nella tecnica del collage, ha trovato il suo linguaggio d’elezione, in un dialogo continuo tra materiali e supporti, tra evocazioni ed emozioni, tra fantasia e realtà. Frequenti, i riferimenti a Paul Klee per la capacità di conferire esistenza all’immagine, a Kurt Schwitters per la tecnica combinatoria degli assemblaggi fatti con i materiali più disparati, a Jean Dubuffet per la ritrovata gioia del fare, per l’esigenza vitalistica di cui l’opera deve connotarsi, e ad altri protagonisti della storia dell’arte internazionale.

Nelle opere di Gianni Valbonesi sono presenti carte di ogni tipo (spartiti, biglietti, etichette, strappi), accanto a una miriade di oggetti che sembrano caduti inavvertitamente dalle tasche del tempo: tappi, brugole, bottoni. E ancora foglie d’acero, velluti, cordini, schegge di specchi e porcellane: il gesto artistico li salva, reintegrandoli in una nuova totalità dominata dalla meraviglia e dall’incanto del colore.

“Ho avuto la fortuna, concessa a pochi, di poter fare questo lavoro per sessant’anni – commenta Valbonesi – e sarà una gioia festeggiare questo traguardo nella mia città, con gli amici, la famiglia, i collezionisti e quanti hanno seguito nel tempo il mio lavoro. Esporremo opere attuali e opere del passato. Walter Guadagnini, diversi anni fa, diceva che i miei lavori sono sempre uguali, ma sempre diversi. Credo avesse ragione. Ci sono connessioni profonde, richiami, ritorni. Quando inizio un’opera non ho quasi mai idea di come andrà a finire. La composizione finale è frutto di scelte progressive, fino al momento in cui tutto trova un suo equilibrio”.

La mostra è aperta il venerdì dalle 16 alle 20; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Sabato 14 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei, e sabato 18 giugno, per la Festa della musica, l’apertura sarà prolungata fino alle 22.30. Per informazioni: T. +39 389 4441875 (in orario di mostra), valbogianni@gmail.com, www.instagram.com/giannivalbonesi.

Organizzata da Arci Modena e da Eros Valenti con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena e Comune di Modena, l’esposizione è realizzata con il contributo di Ing. Ferrari Spa e BPER Banca insieme ad Assicoop UnipolSai, Camera di Commercio di Modena, Parmigiano Reggiano, Coop Alleanza 3.0. La mostra sarà accompagnata da un catalogo stampato da Tem Modena by Artestampa Fioranese con contributi critici di Mario Bertoni e Luciano Rivi e ricco apparato iconografico. L’allestimento è curato da Giorgio Tavernari (DaFsrls) con la consulenza di Fausto Ferri.

 

INCONTRI, VISITE GUIDATE, LABORATORI

La mostra di Gianni Valbonesi “Dalle cose altri miraggi” è arricchita da un programma di incontri con l’artista, visite guidate e laboratori.

Si comincia venerdì 27 maggio, alle 18, nella sala del Leccio, con un incontro con Gianni Valbonesi al quale partecipano anche Michele Smargiassi e i critici Mario Bertoni e Luciano Rivi, autori dei testi del catalogo.

Sabato 28 maggio, venerdì 10 e sabato 11 giugno sono in calendario laboratori artistici a cura del Centro di scarti creativi ed esperienziali dell’Officina del Riuso per grandi e piccini, mettendo alcuni sorprendenti oggetti al servizio delle mani e della fantasia dei partecipanti. Ogni laboratorio è preceduto da una visita guidata alla mostra della durata di circa 20 minuti. Al termine delle attività, ogni partecipante riceverà un colorato segnalibro e un kit “misteriCoso” per continuare l’esperienza di riuso ecosostenibile. I laboratori sviluppano due attività diverse: in “Cose tracce ed emozioni”, (venerdì 10 giugno, alle 17) oggetti inaspettati danno vita a impronte colorate e composizioni su cartoncino (il laboratorio prevede l’uso di tempere ed è aperto a 12 partecipanti dai 3 ai 100 anni); in “Alla scoperta delle cose” (sabato 28 maggio e sabato 28 giugno alle 10.30) tanti oggetti colorati, fatti di tanti materiali diversi, alcuni molto strani si nascondono dentro alle scatole misteriCose e sono pronti a uscire per creare fantasiosi ed emozionanti quadri effimeri (il laboratorio è aperto a 20 partecipanti dai 5 ai 100 anni). Per info su orari e iscrizione scrivere a officinadelriuso@libero.it.

Infine, sabato 14 maggio, in occasione del vernissage, e venerdì 27 maggio, dalle 20 al bar Major Tom lo chef Daniele Reponi realizzerà dei panini ispirati alle opere di Gianni Valbonesi, che saranno inclusi nel menù.