Non sono ‘bastati’ due anni di pandemia e una guerra alle porte d’Europa, che crea enormi problemi per l’approvvigionamento di materie prime, a fermare la generosità e l’impegno degli imprenditori del distretto ceramico sassolese, il più importante al mondo in termini di tecnologia e know-how. In nove, tra le più prestigiose realtà industriali italiane, si sono “unite” per finanziare l’acquisizione di un innovativo sistema di diagnostica per immagini dell’Ospedale di Sassuolo. Così, in meno di 60 giorni è stato raccolto 1 milione di euro.

A partecipare al progetto sono stati: Giulia Guazzi (Ceramiche Castelvetro), Claudio Lucchese (Florim), Federica Minozzi (Iris Ceramica Group), Luca Mussini (Gruppo Concorde), Andrea Mussini (Panaria Group), Alberto Selmi (Laminam), Emilia Sghedoni (Kerakoll), Franco Stefani (System Ceramics) e Mauro Vandini (Gruppo Marazzi).

Un risultato veramente straordinario che racconta quanto il cuore produttivo del distretto sia legato al proprio territorio. L’ambizioso obiettivo dell’iniziativa, promossa congiuntamente da Fondazione Ospedale di Sassuolo O.n.l.u.s. e dalla società Ospedale di Sassuolo S.p.A. era quello di acquisire e mettere a servizio di tutta la popolazione, un innovativo sistema di diagnostica radiologica, che comprende una nuova TC e una “work station” all’avanguardia.

L’intera operazione è stata finalizzata in meno di due mesi, dopo una serata di incontro tra vertici dell’ospedale, il gruppo di imprenditori e la Fondazione, anche grazie alla disponibilità di Claudio Lucchese e di Emilia Sghedoni, che hanno seguito la ‘costruzione’ del progetto passo dopo passo.

I fondi, già a disposizione della Fondazione, saranno utilizzati entro la fine dell’anno per l’acquisizione e l’istallazione dell’intero sistema tecnologico, che andrà a implementare la dotazione presente attualmente a Sassuolo (due TC e una RM), che consente significativi volumi di attività, pari a circa 118mila prestazioni l’anno (di cui 15 mila TAC e 13 mila Risonanze Magnetiche).

Desidero ringraziare tutti coloro che si sono impegnati, in prima persona, dimostrando sensibilità, senso di responsabilità e interesse non scontato per il benessere della collettività” sono state le parole del Dr. Stefano Reggiani, Direttore Generale Ospedale di Sassuolo S.p.A. “Questo risultato, tra l’altro, conferma il ruolo strategico dell’Ospedale per l’intera area Sud della provincia e la sua peculiare capacità di autofinanziamento, anche grazie al supporto della Fondazione che, negli anni, e anche in questo momento di passaggio a livello di quote societarie, ci ha contraddistinto e permesso di sviluppare progetti innovativi e unici nel panorama della sanità regionale”.

Ringrazio gli industriali sassolesi per la loro generosità e attaccamento al territorio” spiega Micol Pifferi, Presidente Fondazione Ospedale di Sassuolo O.n.l.u.s. “per la concretezza che li contraddistingue, per la fiducia che hanno riposto nella Fondazione Ospedale Sassuolo. Prendersi cura è dare valore a una comunità, alla salute di ciascuno dei suoi membri. Credo che l’esempio di insieme dato dai nostri imprenditori porti con sé anche un valore morale che accompagna inestricabilmente il grandioso risultato ottenuto”.