Quasi 2 milioni di euro, per l’esattezza 1.964.650 euro, è quanto stanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna a sostegno di progetti, interventi istituzionali e iniziative che coinvolgeranno i territori bolognesi e ravennati per tutto il secondo semestre di quest’anno.

A fronte delle centinaia di proposte pervenute, la Fondazione ha selezionato secondo le linee del Documento Programmatico Previsionale del 2022: dal rafforzamento della solidarietà alla salvaguardia della salute dei cittadini, dalla cultura alla ricerca scientifica, dalle iniziative dedicate ai giovani a quelle rivolte alle donne e, in generale, alle fasce di popolazione più fragili e a rischio di esclusione sociale. Ancora una volta obiettivo della Fondazione è fornire risposte concrete ai bisogni dei cittadini, agendo in sinergia con associazioni e enti pubblici del territorio in ottica di intervento partecipativa e corale.

Per quanto riguarda il settore sociale la Fondazione ha stanziato 848.100 euro a sostegno di iniziative eterogenee, che coprono un ampio spettro di necessità.

In tema di salute pubblica sono state finanziate attività di tipo assistenziale, rivolte a persone disabili, affette da problematiche psichiche o deficit cognitivi, come quella dell’Associazione Italiana per l’Assistenza agli Spastici per favorire l’integrazione e l’autonomia dei disabili e fornire un supporto quotidiano ai loro familiari. Alle persone affette da MCI (Mild Cognitive Impairment) l’Associazione Alzheimer Ravenna, per propone un training volto al potenziamento delle funzioni cognitive. Per aiutare quei genitori che stanno fronteggiando il difficile percorso oncologico dei propri figli Ageop Ricerca – Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica mette in campo “Serve aiuto? Più diritti alla portata di tutti”, uno sportello di segretariato sociale che agevola la gestione delle pratiche burocratiche. “Ben-essere in movimento” promossa dal Consorzio Selenia di Ravenna si focalizza sull’importanza dell’attività motoria per le persone disabili, mentre la Fondazione ASPHI, con il progetto “Innovazione competenze servizi Disabili” intende studiare il ruolo che le tecnologie digitali giocano nella vita dei disabili, per migliorarne l’indipendenza e la partecipazione sociale.

Il Laboratorio Permanente “Il Teatro è differenza” dell’Associazione Culturale Nerval Teatro, ad esempio, si prefigge di incrementare le capacità espressive e la creatività dei partecipanti. L’associazione Marinando 2.0, con “VelAbile”, fa vivere a persone in condizione di disagio un’esperienza di navigazione vera e propria, su una barca a vela debitamente attrezzata, come percorso di crescita e di scoperta delle proprie capacità mentali e fisiche, utilizzando “pratiche-sostegno” in modalità educativa peer to peer, per promuovere l’autonomia e l’inclusione.

I giovani e l’educazione sono considerati questione prioritaria sempre al centro della politica di intervento della Fondazione che promuove, incoraggia e sostiene proposte formative che rappresentino occasioni di crescita sana di bambini e ragazzi. Contrastare la dispersione scolastica e promuovere il benessere degli alunni nel percorso di apprendimento, sono gli obiettivi dei due progetti proposti dall’I.I.C Salvemini di Casalecchio di Reno e dagli istituti superiori Crescenzi e Pacinotti di Bologna.

Nuovi gli interventi dedicati all’accoglienza di bambini e ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ai fini di un inserimento immediato nel sistema scolastico.

Ai giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile di Bologna è rivolto un progetto di rieducazione unico in Italia, che consente loro di acquisire concrete abilità professionali. Si tratta della “Osteria Formativa Brigata del Pratello”, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Opera Madonna del Lavoro, che offre ai ragazzi l’opportunità di partecipare a laboratori formativi nel campo della ristorazione e di mettere in pratica gli apprendimenti acquisiti nel corso di cene-evento aperte alla cittadinanza, lavorando come cuochi e camerieri. La Brigata del Pratello costituisce una sfida educativa innovativa, che incoraggia l’autonomia e la socialità dei ragazzi, con l’obiettivo di accorciare le distanze tra i detenuti e la comunità bolognese.

Incentrata sul rapporto tra disturbi del comportamento alimentare (DCA) e Covid-19 è la campagna “Il danno del dono” promossa dall’Associazione Dioscuri che coinvolgerà adolescenti, famiglie, associazioni e scuole attraverso letture psicanalitiche e filosofiche, reading e spettacoli al fine di accrescere la consapevolezza su una problematica acuita dalla pandemia.

Non mancano progetti dedicati al sostegno alle donne in difficoltà: Il Centauro, gruppo sportivo dilettantistico, con “Vita Alta” organizza interventi assistiti con animali, nello specifico cavalli, come forma di terapia e strumento di riabilitazione psico-fisica per le donne e i minori vittime di violenza. “Link-Her-In”, dell’Associazione di Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti, promuove l’empowerment socio-economico di donne migranti attraverso percorsi professionalizzanti e l’attivazione di reti di solidarietà sul territorio. Su questa stessa linea, finalizzata a incentivare l’autonomia lavorativa e a incrementare le competenze professionali di donne ucraine, si sviluppano i progetti “Il cammino di Svitlana” della Società Cooperativa Sociale Fanin e “TRAME PER ES’” di We-noMads. Il primo prevede laboratori formativi, percorsi di inclusione lavorativa e stage; il secondo con la creazione di una filiera di moda etica e sostenibile celebra figure femminili che hanno dedicato la propria vita alla lotta alla violenza di genere.

Inoltre: sul territorio ravennate, la Fondazione sostiene due progetti: il “Festival della Storia – Verso Teodorico 1500”, della Fondazione Parco Archeologico di Classe RavennAntica, che da settembre animerà l’area del Museo Classis e dell’Antico Porto con rievocazioni storiche, laboratori esperienziali e didattici per adulti e bambini, e “Io, tu, noi… siamo storie” della Biblioteca Classense, con attività dedicate alla lettura per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 17 anni.

Rientra, infine, nell’ambito di intervento della solidarietà sociale l’iniziativa “Cervia Social Food” promossa dalla Cooperativa Sociale San Vitale, per la lotta allo spreco alimentare.

Teatro, arte, musica, musei, ma anche spettacoli e promozione della lettura sono gli ambiti disciplinari dei progetti culturali, finanziati con 602.000 euro.

In campo musicale la Fondazione rinnova il sostegno a tre progetti dedicati a giovani e giovanissimi: “Musica senza barriere” rassegna promossa dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini – fondata nel 2014 dal Maestro Riccardo Muti – impegnata a portare la musica a chi non può varcare la soglia di un teatro come gli ospiti delle Rsa, delle carceri, degli ospedali; il progetto “SCLAB”, teso ad avvicinare le nuove generazioni alla musica colta, attraverso la creazione dell’orchestra infantile per bambini dai 6 ai 14 anni e il “Festival musicale delle nuove generazioni” organizzati dall’Associazione culturale Quartetto Fauves; a cui si aggiunge la decima edizione del progetto didattico “Massimo Mutti” dell’Associazione Culturale Bologna in Musica, che dal 2013 favorisce l’incontro di allievi di musica con importanti musicisti in occasione del Bologna Jazz Festival. Un altro festival finanziato dalla Fondazione è “Spiagge Soul 2022”, dove artisti di fama internazionale animano durante l’estate i lidi ravennati. Organizzato dall’Associazione di promozione sociale Blues Eye attraverso il connubio musica-gastronomia, porta alla luce originali sinergie tra le tradizioni romagnole e quelle afroamericane.

Sul fronte delle arti performative, spicca il sostegno al Gruppo Nanou, specializzato nella produzione di opere di sperimentazione coreografica, come performance, video e installazioni. Emblematica in questo senso l’ultima produzione “Paradiso” a cui si affiancano le attività formative che la compagnia organizza per danzatori e danzatrici, come “Alphabet et Ultra”. L’Associazione culturale Fanny & Alexander quest’anno, per festeggiare i suoi trent’anni di attività, propone il progetto “30F&A!”, un ricco cartellone di spettacoli tra Bologna e Ravenna. Ai più giovani si rivolgono: “La scena che educa” dell’Associazione Culturale Gruppo Altre Velocità e “Fair Play” di Arcigay Il Cassero. La prima iniziativa pone il teatro al centro del percorso di crescita di studenti e studentesse bolognesi, con lo scopo di creare una comunità educativa ispirata ai valori del teatro, mentre la seconda offre agli adolescenti attività artistiche e laboratori formativi incentrati sul rispetto delle differenze di genere, di abilità e culture, contro ogni forma di bullismo ed emarginazione.

Arte e pari opportunità: su questo binario si articola l’attività del “Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste” promosso dalla Città metropolitana di Bologna, che raccoglie voci bio-bibliografiche di artiste vissute tra il Medioevo e il Novecento. In particolare sarà finanziato il percorso di ricerca e divulgazione inerente all’Europa dell’età moderna e dell’età contemporanea.

Sul territorio ravennate, il Museo Carlo Zauli, in occasione del suo ventennale, attiva un’edizione speciale del Corso per Curatori e delle Residenze d’Artista, due percorsi che si sviluppano in parallelo e che coinvolgono artisti e studenti delle Accademie di Belle Arti. Fondazione Casa di Oriani assume, invece, come focus di intervento attività di promozione della lettura, grazie alla sua rinomata biblioteca, una delle maggiori in Italia nell’ambito degli studi storici, politici ed economico-sociali.

Ricerca scientifica e tecnologica: 340.000 euro è quanto erogato dalla Fondazione per contribuire a migliorare la salute dei cittadini e a promuovere la conoscenza e l’innovazione. I 18 progetti finanziati quest’anno sono stati selezionati tra decine di proposte pervenute e fanno capo a ricercatori di eccellenza operanti in settori eterogenei: patologie oncologiche, malattie croniche degenerative, malattie infettive, tutela del benessere della donna e del bambino, innovazioni in ambito diagnostico.

Infine, solo nel corso dell’ultimo mese, 174.550 euro sono confluiti nell’area dello sviluppo locale, per sovvenzionare progetti tra cui si evidenzia “Civitas/Kit”. La Fondazione del Monte sostiene sin dalla sua costituzione, alla fine del 2019, il portale Civitas ideato dall’Associazione il Mulino. Si tratta di uno strumento online aperto, plurale e collaborativo di “educazione alla vita civile”, al servizio delle giovani generazioni e degli insegnanti.