Domenica 13 novembre Modena festeggia Sant’Omobono, compatrono della città, con un corteo in centro storico e con la solenne concelebrazione eucaristica che si svolge nella chiesa del Voto in via Emilia.

Le tradizionali iniziative in onore del santo, venerato come protettore dei sarti e dei mercanti e onorato del titolo di compatrono nel 1630, dopo la liberazione di Modena dal flagello delle peste, sono organizzate dal Comune con la Confraternita San Geminiano e il comitato “Messa degli artisti”.
La messa è in programma alle 11, ma la manifestazione inizia alle 10.15 con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi che ricevono in Municipio, nella Sala di rappresentanza, le autorità cittadine, civili e militari. Da qui scendono per unirsi al corteo, in partenza alle 10.30 da piazza Grande in direzione della chiesa del Voto; a guidare la sfilata è il Gonfalone della Città, alla presenza anche della banda cittadina “A. Ferri” e di figuranti in costume storico.
Alle 11, quindi, prende il via la funzione religiosa alla chiesa del Voto presieduta da monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola; accompagnano i vari momenti della concelebrazione eucaristica i canti e la musica sacra eseguiti dal coro San Lazzaro, diretto da don Ezio Nicioli e Veronica Zampieri, col maestro Simone Guaitoli alla tastiera. Nel dettaglio, il programma prevede l’interpretazione di brani come “Haec Dies” e “Froide” di Bach, “Alleluia” di Saguatti, “Ave verum” di Mozart, il “Santo” di Decka, “Agnus Dei” di Cencetti, “Cantate domino” di Haendel.
Nato a Cremona nel XII secolo, Omobono fu sarto e mercante di stoffe, famoso perché utilizzava i guadagni per aiutare poveri e bisognosi. Morto durante la messa del 13 novembre 1197, è stato santificato nel 1199, da papa Innocenzo III. Il giorno che gli è dedicato, il 13 novembre, fu il primo nel 1630 senza vittime della peste a Modena, città di cui è compatrono con San Geminiano.
Nella chiesa del Voto è possibile ammirare, tra gli altri, lo stendardo di Francesco Stringa raffigurante il Padre Eterno fra una gloria di angeli, con i Santi Geminiano, Omobono e Contardo. L’opera, un olio su tela, era stato dipinto dallo Stringa nel 1699 in occasione dei grandi festeggiamenti iniziati il 13 novembre e durati otto giorni, dedicati ai santi Omobono e Contardo per la prima volta designati comprotettori di Modena.