Il welfare pubblico riesce a farsi carico dal punto di vista economico fino a un terzo delle domande che arrivano. Soddisfare i bisogni delle comunità e delle persone significa prevenire stati di disagio sociale ed economico, andando a rispondere ai bisogni delle persone in termini di tutela e servizi dedicati e specifici.

È necessario quindi innestare circuiti virtuosi che permettano di rispondere in maniera integrata ai bisogni di cui il welfare pubblico non è in grado di farsi carico. La risposta ai bisogni sociali non è e non può essere solo pubblica. Aggregare risorse non solo garantisce una maggiore capacità di risposta ma diventa anche un modo per intercettare i bisogni prima che diventino domanda, anticipando un rischio di scivolamento e una maggior spesa sociale. Gli interventi devono essere realizzati da una rete di attori economici e sociali che agiscano spesso in reti locali ma aperte alla collaborazione con i territori per offrire un mix di protezione e investimenti di tipo sociale.

Per confrontarci su questi temi Lapam Confartigianato ha organizzato un incontro venerdì 11 novembre alle ore 10 presso il Best Western Classic Hotel, via Pasteur a Reggio Emilia.

Dopo l’introduzione del Segretario Lapam Reggio Emilia, Roberto Prearo, e i saluti del Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi e del Presidente Lapam Confartigianato, Gilberto Luppi, interverranno Martina Tombari, Ceo Walà Società Benefit, Franca Maino, direttrice del Laboratorio Percorsi di secondo welfare e Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche Università Statale di Milano, Daniele Marchi, Assessore Bilancio e Welfare Comune di Reggio Emilia e Antonella Pinzauti, direttrice generale “Welfare Insieme” di Confartigianato Nazionale. Concluderà i lavori, che saranno moderati dal giornalista dell’ufficio comunicazione Lapam Livio Lazzari, Giampaolo Palazzi, presidente regionale Anap Confartigianato.