Teatro dei Venti (foto di Chiara Ferrin)

Venerdì 2 dicembre alle ore 17.00 nella Casa Circondariale di Modena debutta “Giulio Cesare – primo studio”, il nuovo lavoro del Teatro dei Venti con gli attori del Carcere di Modena, in replica il 5, 6, 7, 9, 12 dicembre alle ore 18.00, solo per un pubblico già autorizzato. Con questo evento sarà inaugurato il Teatro della Casa Circondariale, dopo i lavori di ristrutturazione che ne hanno migliorato la funzionalità.

Lo studio è presentato all’interno della seconda edizione del Festival Trasparenze di Teatro Carcere, un programma diffuso che fino al 17 dicembre 2022 ospita gli spettacoli del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, formato delle compagnie che operano con progetti teatrali nelle Carceri di Bologna, Modena, Castelfranco Emilia, Reggio Emilia, Parma, Forlì, Ravenna e Ferrara.

“Giulio Cesare – primo studio” è una produzione Teatro dei Venti in collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione di Modena all’interno del progetto “Abitare Utopie”.

Liberamente tratto dal “Giulio Cesare” di William Shakespeare.

Con gli attori del Carcere di Modena e la partecipazione di Dario Garofalo.

Regia Stefano Tè.

Assistente alla regia Massimo Don.

Drammaturgia Massimo Don e Stefano Tè.

Musica dal vivo Irida Gjergji.

Costumi Nuvia Valestri e Teatro dei Venti.

Luci e audio Luigi Pascale.

Tirocinante Patascuola Giulia Carlotti.

“Giulio Cesare” è il primo capitolo della trilogia shakespeariana che il Teatro dei Venti produrrà nel biennio 2022-2023 all’interno dei progetti teatrali nella Casa Circondariale di Modena e nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. Questo primo studio avvia una riflessione incentrata sull’Uomo e sulla natura umana, sul Tradimento, la ricerca di Potere, la Vendetta. La trasposizione scenica vede corpi, voci e suoni protagonisti di una ossatura drammatica essenziale, asciutta. Lo spettacolo definitivo debutterà nel dicembre del 2023.

La trilogia sarà completata dall’Amleto con gli attori del Carcere di Castelfranco Emilia e dal radiodramma sul Macbeth, registrato all’interno di entrambi gli Istituti.

IL FESTIVAL

Il Festival è organizzato dal Teatro del Pratello in collaborazione con il Coordinamento Teatro carcere Emilia Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura. Peculiarità del progetto artistico del Festival è lo sviluppo di un tema comune tra le attività teatrali attive in 14 sezioni di 8 Istituti Penitenziari per adulti: Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna, Parma, Castelfranco Emilia, Modena, Reggio Emilia e con minori  in carico ai Servizi di Giustizia Minorile. Il festival è la sfida di sette compagnie teatrali che, con poetiche ed esperienze pregresse, talvolta molto distanti tra loro, in un progetto di rete si danno un tema comune da esplorare durante un percorso lungo tre anni. Tema del triennio 2022-2024 è Miti e Utopie, che si sviluppa con un sottotitolo di tre parole: Errare/Perdono/Comunità. Tre ambiti di ricerca particolarmente significativi per il luogo, il carcere, nel quale si svolgono le attività di produzione.

“Giulio Cesare – primo studio” è un appuntamento di Abitare Utopie / Eventi, il programma realizzato dal Teatro dei Venti con il contributo del Comune di Modena e della Fondazione di Modena.

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Venerdì 9 dicembre alle ore 21.00 al Teatro dei Segni, Via San Giovanni Bosco 150, Modena, si terrà l’evento “Al  lavoro sul Giulio Cesare. Uno sguardo sul nuovo spettacolo in carcere del Teatro dei Venti”, incontro con il regista Stefano Tè e presentazione del libro “Sguardi sul teatro contemporaneo” di Fabio Francione (ed. Libri Scheiwiller – 24Ore Cultura), alla presenza dell’autore. La serata sarà anche l’occasione per dialogare con alcuni degli artisti coinvolti nella creazione di “Giulio Cesare – primo studio”.

“Sguardi sul teatro contemporaneo” è una collana di interviste a personaggi di spicco del mondo della cultura, tra i maggiori interpreti della scena teatrale italiana e internazionale, chiamati a ragionare insieme al curatore sulla situazione attuale del teatro e sulle prospettive future.

Una riflessione a più voci da cui emerge l’idea centrale del teatro come luogo di incontro, confronto e talvolta di scontro tra la piccola comunità della compagnia drammaturgica e la collettività, spesso alla ricerca di una parola in cui possa ritrovarsi e conoscersi.

Ingresso gratuito con prenotazione al seguente link: https://forms.gle/SrK2hFG1XMGF3o1MA

Info: 345 6018277 – biglietteria@trasparenzefestival.it