La ripresa del lavoro in presenza e della mondanità, nonché la rinnovata possibilità di viaggiare dopo la fase più acuta del Covid-19, hanno portato tutti a stare più fuori casa, e di conseguenza anche il fenomeno dei furti in abitazione ha trovato nuovo spazio.

A seguito delle numerose segnalazioni giunte nelle ultime settimane, in particolare da alcune zone della città, su disposizione del Questore di Reggio Emilia sono stati intensificati i controlli e sono stati sollecitati tutti gli operatori a porre particolare attenzione ad autovetture e persone sospette.

Nell’ambito di questa intensa attività di controllo, poco dopo le 18:00 di lunedì 26 dicembre, le Volanti sono intervenute in via Manenti 19 per la segnalazione di un tentativo di furto in abitazione da parte di un residente, il quale riferiva di due soggetti che stavano fuggendo a piedi dopo essere stati sopresi dal medesimo ad armeggiare vicino ad un cancello all’interno del cortile dell’abitazione a fianco alla sua.

Giunti tempestivamente sul posto, gli operatori raccoglievano la segnalazione di un altro residente, il quale riferiva di avere notato pochi istanti prima un’autovettura VW Passat di colore nero allontanarsi a fari spenti dalla via in direzione via Benedetto Croce. La notizia veniva immediatamente diramata via radio alle altre volanti impegnate nell’attività di controllo del territorio.

Poco dopo un’altra Volante individuava un’autovettura corrispondente alle descrizioni parcheggiata in via Franzini e procedeva al controllo, ma il conducente dell’autovettura, alla vista degli operatori, avviava il veicolo e si dava alla fuga in direzione di via Saba. Gli operatori delle Volanti si mettevano immediatamente all’inseguimento, che terminava in via Marani, dove il conducente abbandonava il veicolo lasciando la portiera lato guida aperta e le chiavi inserite nel quadro di accensione. Le accurate ricerche del fuggitivo davano esito negativo poiché, grazie all’oscurità, riusciva a fare perdere le proprie tracce nei terreni agricoli situati in zona. La vettura e tutto il materiale al suo interno, composto da una notevole quantità di strumenti adatti per l’effrazione di porte e infissi in genere, venivano portati presso la locale Questura dove personale della locale gabinetto di polizia scientifica espletava i necessari accertamenti e rilievi.

Tra gli strumenti rinvenuti a bordo dell’autovettura si segnalano, in particolare, alcuni cacciavite, uno scalpello in metallo, una pinza “a becco”, una torcia, guanti da lavoro, 3 multi-prese elettriche, una prolunga elettrica e una ciabatta elettrica, 2 piede di porco in metallo, un flessibile con relativi dischi, 3 chiavi inglesi, una sega circolare.

Al termine degli accertamenti di rito espletati da personale della locale gabinetto di polizia scientifica, veniva inviata all’Autorità competente notizia di reato a carico di ignoti per l’ipotesi di tentato furto.