Prende il via l’intervento di riqualificazione dell’edificio ex Stallini, in via del Mercato, che diventerà la nuova sede del Centro per l’impiego di Modena, una struttura moderna caratterizzata da servizi che possono rispondere alle nuove esigenze per fare incontrare con sempre maggiore efficacia la domanda e l’offerta di lavoro e di formazione.
Alla consegna del cantiere, nella mattinata di oggi, lunedì 30 gennaio, hanno partecipato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, la direttrice dell’Agenzia regionale per il lavoro Paola Cicognani, il presidente della società di trasformazione urbana CambiaMo spa, soggetto attuatore dell’intervento designato dal Comune di Modena, Giorgio Razzoli e la direttrice generale del Comune di Modena Valeria Meloncelli.

I lavori, per un valore di 6 milioni e 438 mila euro (aggiornato sulla base dei nuovi prezzari legati all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia), saranno realizzati da Iti Impresa generale spa, che si è aggiudicata l’intervento e avranno una durata di circa 19 mesi. L’intervento partirà con una prima fase di accantieramento e demolizione graduale di ciò che è delimitato dalle murature perimetrali, per poi passare a una fase di consolidamento degli elementi da conservare e di predisposizione del cantiere per tutte le attività successive, concludendo la costruzione dei nuovi corpi di fabbrica all’interno dei tre volumi preesistenti.
Il recupero dell’ex Stallini fa parte degli interventi che in questi anni hanno interessato l’area a nord di Modena, protagonista di una profonda rigenerazione urbanistica e sociale, avviata con il Progetto Periferie e proseguita con il Pinqua, il Piano nazionale per la qualità dell’abitare, nell’ambito del Pnrr. In particolare, nell’area del nuovo Centro per l’impiego è già operativo il Data Center e sono in programma anche la Casa delle idee digitali e la scuola innovativa andando così a costituire un vero e proprio polo per la formazione e il lavoro.
Il nuovo Centro per l’impiego è finanziato per 3 milioni 600 mila euro dall’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna nell’ambito del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, per 1 milione 400 mila euro dal Comune di Modena, per 1 milione 123 mila euro con finanziamento del Pinqua – Pnrr (che consentirà di realizzare anche una serie di interventi residenziali nel quartiere e proseguirà la qualificazione della mobilità) e per 315 mila euro da CambiaMo (quota per le progettazioni).
È previsto il recupero di oltre 2 mila metri quadrati di superficie utile, distribuiti in tre blocchi che ricalcano lo sviluppo longitudinale dell’edificio preesistente su due piani (piano terra e primo), alternati a due ambienti porticati vetrati a tutta altezza, dove ci saranno gli accessi all’edificio, pubblico e per i dipendenti.
Il principio seguito per la riqualificazione sarà quello del recupero delle murature perimetrali faccia a vista e della preservazione dell’aspetto esteriore dell’edificio dal carattere storico urbano, con le sue aperture e i portici, mentre è prevista la demolizione e sostituzione degli elementi interni. La progettazione dei nuovi spazi è stata sviluppata sulla base delle richieste specifiche in collaborazione con l’Agenzia regionale del lavoro, che oggi sul territorio provinciale conta più di 7 mila persone prese in carico, e recependo il layout del “Centro per l’impiego tipo” a cura del Gruppo di lavoro dell’Università di Bologna.
Lo stabile verrà trasformato in un edificio con caratteristiche di elevata efficienza energetica NZEB (Nearly Zero Energy Building), sostenibilità ambientale, senza barriere architettoniche e con parametri superiori ai limiti di legge dal punto di vista del rischio sismico. La struttura sarà a telaio misto in cemento armato e acciaio e l’edificio sarà dotato di cappotto termico, sistema frangisole e schermature solari per limitare l’accumulo termico negli ambienti più esposti. Gli spazi interni saranno definiti da vetrate e partizioni con tenuta termoacustica e antincendio. Tutte le aperture esterne verranno integrate con infissi apribili ad alto rendimento energetico muniti anch’essi di schermature solari regolabili.

ECCO COME SARÀ

Nella nuova sede del Centro per l’impiego presteranno servizio complessivamente una sessantina di addetti. L’ingresso pubblico sarà in corrispondenza del primo portico a sud, con due aperture su parete vetrata lungo via del Mercato e verso l’area interna che sarà trasformato in parco pubblico. Il personale invece accederà dall’ingresso dedicato in corrispondenza del secondo portico. Sono inoltre presenti due uscite di emergenza sul fronte parco alle estremità sud e nord del complesso, in corrispondenza delle scale di emergenza.

L’edificio è predisposto per accogliere elevati flussi di pubblico con spazi disposti secondo un preciso ordine dettato dalla tipologia di utenza e dal tipo di attività richiesta, quindi, con l’organizzazione di tre aree distinte destinate ai diversi target (utenti abituali, utenti fragili, aziende e professionisti) come le più moderne strutture per l’impiego. I blocchi presentano doppi volumi su cui si affacciano ballatoi e locali flessibili, cui si alternano ambienti più intimi, aule multimediali, servizi e uffici. Il primo e il secondo blocco da sud ospiteranno le attività ricettive, mentre nel terzo blocco si concentreranno le attività amministrative e di archivio.

In particolare, oltre alle zone per l’accesso dell’utenza, nelle quali sono previste 39 postazioni dedicate, e agli uffici per l’amministrazione e la direzione, con una ventina di postazioni, saranno realizzati spazi funzionali alle diverse attività e un’area sarà destinata agli archivi dell’Agenzia regionale per il lavoro, attualmente dislocati presso le diverse sedi dei Centri per l’impiego territoriali dell’Emilia nord.

I blocchi servizio sono concentrati tra i piani nel primo e nel terzo blocco, mentre i collegamenti verticali si trovano alle estremità e negli intervalli tra i blocchi, fatta eccezione per i due vani ascensore ricavati nel secondo e nel terzo blocco.

Nell’area circostante verranno ricavati 96 posti auto e una quarantina esternamente al comparto, mentre i parcheggi biciclette previsti saranno 21. Allo stabile si potrà accedere grazie alla nuova viabilità che prevede spazi anche per la mobilità dolce.