Tecnici del gas, della luce, falsi appartenenti alle forze dell’ordine (ora anche false guardie giurate), studiosi di emissioni di radioattività su metalli (guarda caso oro e argento), funzionari Inps per autorizzare aumenti pensionistici, sedicenti amici di figli e nipoti che vantano crediti o millantano di essere stati mandati da questi impossibilitati a provvedere.

Andando in controtendenza ai tanti reati che hanno registrato un forte decremento, le truffe agli anziani non conoscono tregua a riprova di un fenomeno delittuoso a cui i Carabinieri reggiani con tutte le loro forze hanno rivolto la loro massima attenzione, oltre che sul piano repressivo soprattutto su quello preventivo, con diverse iniziative.

Per prevenire le drammatiche conseguenze del fenomeno, i carabinieri hanno deciso di intensificare ulteriormente gli incontri con gli anziani per informarli sulle nuove modalità attuative dei raggiri poste in essere dai truffatori. A Bagnolo, ieri pomeriggio presso la Cooperativa del Tempo Libero, il Maggiore Francesco Coratti comandante della Compagnia di Reggio Emilia e il comandante della stazione Luogotenente C.S. Domenico Cafeo, hanno incontrato un’ottantina di anziani con il “truffometro” alla mano. Si tratta di uno strumento con cui far comprendere agli anziani quali possono essere gli stratagemmi da smascherare in tempo per evitare di incorrere in potenziali truffe. Un’iniziativa che, in linea con gli orientamenti del Comandante Provinciale, Col. Andrea Milani, interesserà anche il restante territorio della provincia di Reggio Emilia: dall’Appennino alla Val d’Enza passando per il comprensorio ceramico ed il capoluogo. Iniziativa a cui si aggiunge quella che vede i Carabinieri reggiani distribuire nei principali luoghi di aggregazione (circoli, bar, studi medici etc..) “vademecum esplicativi” contenenti i consigli su come prevenire i raggiri.