Non è stata risparmiata neanche la provincia di Modena dall’ondata di maltempo che si è abbattuta nelle ultime ore su tutta Italia con nevicate, ghiaccio, temperature in picchiata sotto lo zero, pioggia e grandine dopo un inverno caldo che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare al Nord una temperatura superiore addirittura di 1,38 gradi in più. E’ quanto afferma Coldiretti Modena sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Isac nel sottolineare come per salvare i raccolti sono scattate nei frutteti ventole e irrigazioni antigelo.

Il ritorno del freddo, a oltre due settimane dall’inizio della primavera e praticamente alla vigilia di Pasqua – sottolinea Coldiretti Modena – si abbatte su una natura in tilt con le coltivazioni ingannate dal clima che si sono risvegliate prima del solito ma si registra anche la maturazione in anticipo delle primizie che vengono bruciate dal gelo

Nel carpigiano si è arrivati, in talune zone, anche 4 quattro sotto lo zero, un valore ben al disotto delle temperature critiche che, oltretutto, si è mantenuto per molte ore: a farne le spese pere e mele in piena fioritura ma anche la vite, con le varietà precoci che in questo periodo hanno già i germogli ben visibili. Sul Salamino e le varietà tardive gli eventuali effetti si vedranno solo fra qualche giorno. Stessa situazione a Formigine e a San Cesario dove si è arrivati a registrare meno 4,7 gradi.

La gelata ha fatto entrare in funzione i ventilatori antigelo che mescolando gli strati più caldi dell’aria a 14 – 15 m sopra il terreno con quella più fredda che circonda gli alberi permettono di creare una barriera protettiva in grado di salvare i piccoli frutti in maturazione. Ma dall’assalto del gelo gli agricoltori si difendono anche usando il freddo stesso con dei vaporizzatori d’acqua che creano una patina su rami e frutticini che ghiaccia senza soffocare o bruciare la pianta proteggendola al tempo stesso dal crollo eccessivo delle temperature.

Si tratta di un’ulteriore minaccia per i raccolti sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni per oltre 6 miliardi all’agricoltura italiana. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude Coldiretti Modena – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.