I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un 43enne italiano, residente a Granarolo Emilia, indagato per atti persecutori, danneggiamento e diffamazione.

La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna. Le indagini sono state avviate dai Carabinieri lo scorso aprile, quando una 48enne italiana, residente a San Lazzaro di Savena, si è presentata in caserma per denunciare l’ex compagno che la stava perseguitando perché non accettava di essere stato lasciato. La donna ha riferito di aver iniziato una relazione sentimentale col 43enne nel 2021 e di averla interrotta a fine 2022 perché non riusciva più a sopportare la sua gelosia. Così, con condotte reiterate nel tempo, il 43enne, intenzionato a riallacciare il rapporto a tutti i costi, ha iniziato a molestare l’ex compagna, telefonandole anche sessanta volte al giorno e pedinandola sotto casa, al supermercato, al lavoro e in palestra. L’attività persecutoria dell’uomo ha cagionato un grave stato d’ansia alla donna che è stata costretta ad alterare le abitudini di vita, dormendo fuori di casa e facendosi ospitare dagli amici. Il 43enne si è spinto oltre, danneggiando l’auto della persona offesa in due occasioni, il 23 aprile mentre si trovava parcheggiata in via Montefiorino, lacerandole il pneumatico anteriore sinistro e lesionandole lo specchietto laterale sinistro e il 24 aprile mentre si trovava parcheggiata in via Renato Torreggiani, piegandole i tergicristalli e l’antenna della radio. Fatti che sono stati accertati dai Carabinieri analizzando le immagini della videosorveglianza della zona. Per ultimo, il 43enne si sarebbe reso responsabile anche di diffamazione, screditando la reputazione della sua ex compagna, agente immobiliare, alla presenza del suo datore di lavoro. Invitato a presentarsi in caserma, il 43enne è stato sottoposto alla misura cautelare del GIP.