Il legame tra vecchie e nuove generazioni è una delle ricchezze più importanti di una comunità. È stato inaugurato presso l’Opera Pia Castiglioni il nuovo manufatto realizzato nell’ambito di “Antichi Mestieri”, laboratorio ceramico giunto quest’anno alla 13esima edizione.

Il progetto didattico è nato da un’intuizione di Ferruccio Giuliani, imprenditore della ceramica e presidente dell’Associazione Terrae Novae che per primo ha avviato la collaborazione tra gli studenti della scuola secondaria di primo grado Fiori e gli ospiti della Casa Residenza e Centro Diurno Opera Pia Castiglioni per la creazione di un arredo in ceramica da collocare all’interno della struttura. Un percorso che si pone l’obiettivo di avvicinare diverse generazioni, permettendo la trasmissione di un bagaglio di esperienza come veicolo di conoscenza delle radici del territorio.

Il manufatto inaugurato quest’anno è la conclusione di quello abbozzato e non concluso nell’anno 2020 a causa della chiusura delle scuole dettata dalla pandemia. L’evento è stato impreziosito dai canti degli studenti e degli ospiti dell’Opera Pia, che hanno intonato anche “Romagna mia”, in onore delle vittime dell’alluvione e di tutti i romagnoli.

Dichiara il Sindaco Maria Costi: “È stato emozionante partecipare all’inaugurazione di questa opera, che oltre a rafforzare il legame tra diverse generazioni simboleggia un valore, quello della ceramica, per cui siamo conosciuti in tutto il mondo”.

Il ringraziamento dell’Amministrazione comunale va a tutti coloro i quali hanno collaborato: ai volontari dell’Albero della Vita, al professore della scuola media Fiori referente del progetto Massimo Frisullo, allo storico amico di Ferruccio Giuliani, Agostino Salsedo, che ha supervisionato colori e piastrelle, a Dario Brugioni della ditta Forme 2000 che ha permesso di cuocere le mattonelle, a Mario Grimaldi di Ediling Fiorano e Daniele Giusti di Soluzione Edile che hanno piastrellato il manufatto sulla parete, a Giorgio Tommasini che ha aiutato nel tinteggio delle pareti, a Onelia Varini dell’Officina della Memoria e a Luigi Giuliani, fratello del compianto Ferruccio.