Un importante progetto di riqualificazione del territorio è stato realizzato da Automobili Lamborghini per contribuire alla rigenerazione ambientale della zona che circonda il Comune di Sant’Agata Bolognese, sede dell’azienda.

L’azienda ha realizzato due interventi di forestazione che hanno portato alla messa a dimora complessiva di 2500 alberi nei vicini Comuni di San Giovanni in Persiceto e Nonantola. L’iniziativa rientra in Mosaico Verde, la Campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.

Gli interventi realizzati in collaborazione con le Amministrazioni Comunali hanno lo scopo di contribuire alla rinaturalizzazione del territorio contribuendo allo stesso tempo alla riduzione delle emissioni climalteranti. Per ogni intervento è stato infatti calcolato il potenziale di assorbimento generato dal progetto di forestazione, tramite uno modello di calcolo certificato dall’Università degli Studi della Tuscia che prospetta l’assorbimento – che dipende dalle specie e dal luogo di impianto – in un arco temporale di 30 anni

Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini, ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi di poter restituire, ancora una volta, qualcosa di importante al territorio che ci ospita. Il nostro marchio ha una visione internazionale ma restano centrali il contesto nel quale ci troviamo e la comunità alla quale ci rivolgiamo. Questo progetto di afforestamento è un ulteriore, importante tassello alle tante iniziative che portiamo avanti in termini di sostenibilità. Continueremo a lavorare in questa direzione, consapevoli di quanto sia determinante il segno che lasciamo alla collettività e alle future generazioni”.

“Siamo orgogliosi di aver intrapreso questo percorso con Automobili Lamborghini, un esempio di come le aziende possono diventare protagoniste della riconversione ecologica e di un’economia che abbia tra le linee guida la tutela e il rispetto dell’ambiente- ha dichiarato Sandro Scollato, Amministratore Delegato di AzzeroCO2. – Gli interventi di forestazione danno infatti un contributo concreto alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e al contrasto all’inquinamento, apportando al tempo stesso benefici alle comunità locali. Tutto ciò acquista maggior valore se, come in questo caso, le attività sono portate avanti nei territori ove le imprese operano. L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.

Nel Comune di San Giovanni in Persiceto la forestazione ha interessato un’area periurbana, che si estende per 1,6 ettari – compresa tra Via Cavallazzo a Sud, Via Castelfranco ad Est e a diramazione di via Enzo Biagi a Nord – nella quale sono state messe a dimora 1400 piante. Le specie arboree e arbustive impiegate sono autoctone e conformi a quanto indicato dalle linee guida della regione Emilia-Romagna: tra queste troviamo la farnia, il carpino bianco, il nocciolo e il frassino ossifillo. La tecnica di realizzazione consentirà al bosco, con il tempo, di acquisire un aspetto naturaliforme che in futuro non necessiterà di azioni di diradamento. Si tratta di un intervento che consentirà di assorbire circa 294 tonnellate di CO2 in 30 anni.

Con questo importante progetto – dichiara Lorenzo Pellegatti, Sindaco di San Giovanni in Persiceto – il nostro territorio si è arricchito di 1400 piante autoctone, tra cui specie arboree ed arbustive, che pian piano andranno a costituire un vero e proprio bosco nell’immediata periferia della città. Siamo molto grati ad Automobili Lamborghini, AzzeroCO2 e Legambiente per averci coinvolto in questa iniziativa di rinaturalizzazione del nostro territorio che contribuirà alla nascita di una nuova area boschiva ricca di biodiversità e che di riflesso ci porterà verso una riduzione delle emissioni climalteranti e una locale mitigazione del calore“.

“Siamo davvero soddisfatti di questa bella collaborazione tra Comune di Nonantola, AzzeroCO2 e Lamborghini, azienda dal respiro internazionale che sentiamo però a noi molto vicina, non solo in termini territoriali, ma anche per intenti e buoni propositi – afferma Federica Nannetti, Sindaca di Nonantola – L’intervento di piantumazione finanziato va ad arricchire il nostro territorio con un nuovo bosco e, grazie alla sua capacità di assorbimento di CO2, entra nel novero delle azioni virtuose di contrasto ai cambiamenti climatici. Inoltre, la sua collocazione, separata dall’area naturalistica del Torrazzuolo solamente da alcuni terreni agricoli, costituisce un vero e proprio corridoio ecologico a tutela anche della biodiversità animale”

L’area coinvolta nel Comune di Nonantola è situata nella periferia nord della città ed è compresa tra via Gatti e via di Mezzo, in prossimità di una zona industriale e di terreni agricoli. Qui sono state messe a dimora 1100 piante su una superficie di circa 1 ettaro. L’obiettivo è quello di incrementare la copertura arborea della zona con la creazione di un bosco di piante autoctone, tra cui tiglio, acero, carpino e leccio. In questo luogo il nuovo impianto boschivo consentirà di assorbire circa 231 tonnellate di CO2 in 30 anni.

Con gli interventi realizzati, il territorio si arricchisce di due aree verdi rigenerate in cui la natura torna ad essere protagonista e che porteranno molteplici benefici alla comunità locale che potrà trarne notevoli benefici: dal miglioramento della qualità dell’aria alla mitigazione dell’effetto isola di calore in estate fino all’aumento della biodiversità vegetale e animale, i due nuovi boschi Lamborghini creeranno valore per il territorio.  Un progetto che rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente più salubre, riflettendo l’impegno di Automobili Lamborghini nello sviluppo sostenibile delle località vissute dall’azienda.

Automobili Lamborghini da anni investe nella sostenibilità e in progetti green e, dal 2009, porta avanti una serie di programmi che le hanno permesso, già nel 2015, di ottenere la certificazione “CO2 neutral” per l’intero stabilimento.