Siamo davanti a un modo superficiale di gestire la raccolta porta a porta dei rifiuti da parte di HERA, con riferimento alle innumerevoli segnalazione di cittadini e commercianti di fronte agli ormai quotidiani disservizi del gestore.

Ad oggi è insensato ostinarsi contro le probabilità di riuscita di un sistema di raccolta ormai superato in diverse nostre città, tra le quali in ordine temporale anche la città di Bologna ha varato una riorganizzazione del servizio di raccolta rifiuti, la quale, nei prossimi mesi porterà a cessare completamente la raccolta differenziata porta a porta di plastica e carta, per ritornare ad una raccolta stradale con cassonetti dedicati.

L’obbiettivo comune del nuovo sistema di raccolta differenziata, è quello di incrementare la quantità e la qualità del materiale in termini di riciclaggio.

Nelle direttive e norme dei principali organi, quali il parlamento europeo ed il decreto legislativo del testo unico ambientale, si parla esclusivamente, in linea generale, di funzioni di indirizzo e coordinamento necessarie all’attuazione dell’obbiettivo comunitario da raggiungere in materia di rifiuti: mai, in nessun caso, si fa riferimento nello specifico come attuare sui territori le modalità di conferimento, raccolta e trasporto delle diverse frazioni di rifiuti da parte del gestore del servizio.

Nel quadro normativo in materia di rifiuti, si fa riferimento ad una ripartizione delle competenze nella gestione dei rifiuti tra i soggetti pubblici, come i comuni, e privati in qualità di gestori del servizio, come HERA.

A richiamo di questa facoltà dei Comuni, troviamo riferimento anche negli articoli 37 e 42 del contratto dei servizi ambientali, stipulato tra l’agenzia territoriale ed HERA

Riteniamo quindi non sia vero, come dichiarato a più riprese da questa amministrazione, che i Comuni non hanno potere nel disciplinare la gestione dei rifiuti.

Il Comune può avere un suo ruolo nel proporre un cambio di modalità sul conferimento della raccolta differenziata.

Soprattutto il controllo dell’operato di HERA spetta al Comune, e deve essere svolto con continuità e serietà da parte della stessa Amministrazione.

Deve avere come primo obbiettivo la tutela della collettività: il Sindaco, come primo cittadino, dovrebbe pretendere garanzie di qualità nel servizio, anche attraverso il far rispettare le regole che garantiscono il decoro pubblico e la tutela igienico-sanitaria della cittadinanza.

Inoltre con l’esposizione su suolo pubblico di plastica e carta, con riferimento ai cumuli di sacchetti disposti su marciapiedi, ciclabili e strade di pubblico utilizzo, si va contro la salvaguardia delle esigenze di circolazione da parte di pedoni, ciclisti e persone disabili: creando, in alcuni casi, addirittura un potenziale pericolo per il passaggio dovuto agli ostacoli che si vengono a creare, soprattutto in presenza di agenti atmosferici.

Bisogna tenere in considerazione un altro aspetto: con la nuova modalità di raccolta porta a porta, i cittadini hanno visto diminuire in modo significativo, e indiscriminato, tutti i contenitori per la raccolta stradale.

Questa operazione, seppure in modo indiretto, è da considerare come un aumento della tassa sui rifiuti al cittadino: perché di fatto, l’obbiettivo è intrinseco nella riduzione del servizio.

Dal Comune e da Hera ci aspettiamo ancora una volta delle risposte; ed è per questo motivo che, tramite canali istituzionali, abbiamo chiesto al Sindaco di accogliere le richieste dei tanti cittadini delusi dal protrarsi di questa situazione di assoluto degrado; manifestando nei confronti di HERA, e in modo chiaro, la volontà di recedere e superare la modalità di raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale, e di ripristinare nella sua totalità i precedenti contenitori per la raccolta stradale delle frazioni merceologiche coinvolte nel cambiamento.

Lista Macchioni