“Prendiamo atto che ad alcuni giorni dalla nostra segnalazione sulle tante criticità riscontrate nella raccolta porta a porta dei rifiuti, e dall’invito al comune a farsi garante dei diritti dei cittadini che pagano la Tari nei confronti del gestore, l’impegno dell’Amministrazione c’è stato, Hera si è impegnata ad aumentare il servizio per provare a garantire più decoro. Plauso per un passo avanti a cui guardiamo con fiducia. Allo  stesso tempo, però, non possiamo ignorare lo squilibrio che ancora si percepisce  tra l’atteggiamento e le rivalse  del Comune nei confronti del gestore per le inadempienze di quest’ultimo, e l’atteggiamento da “sceriffo”  tenuto nei confronti dei cittadini.
Arrivando perfino a spacciare come potenziamento del servizio anche l’arrivo dei tutor, veri e propri ispettori del pattume dotati di poteri speciali autorizzati a rovistare nei sacchi alla ricerca di indizi per risalire a chi li ha conferiti.  Pugno duro nei confronti dei cittadini e guanto di velluto nei confronti di Hera, sia nella risposta fornita alla nostra interrogazione in Consiglio Comunale, e dalla quale emerge che tra le innumerevoli segnalazioni di disservizio una sola PEC è partita dal Comune all’indirizzo del gestore, sia nell’ultimo annuncio stampa del Comune sul potenziamento del servizio, da verificare nel merito.

In entrambi i casi i sassolesi, che hanno sempre dimostrato un alto grado di civiltà, sembrano la causa determinante  del degrado e degli abbandoni, mentre Hera e  il Comune i  maestri in cattedra e le vittime. Ma non è corretto e non serve a risolvere i problemi. Questo atteggiamento nei confronti dei sassolesi non ci piace perché non rispetta né i cittadini, che siamo e che rappresentiamo, né la verità dei fatti che, al netto dei comportamenti scorretti che vanno individuati e, in seconda battuta, perseguiti, ci dice che in diversi casi,  le cause risiedono nelle inadempienze di Hera, nella scarsa informazione, nella non puntualità della raccolta, nel mancato funzionamento dei dispositivi elettronici, dalla carta smeraldo alle App .

Lo ribadiamo: nonostante gli sforzi, Hera non è ancora arrivata a porre i cittadini nelle condizioni di svolgere ciò che viene loro imposto e di questo abbiamo chiesto e continueremo chiedere conto al Comune, che riscuote la Tari per Hera e ha rapporto diretto con Atersir, garante del servizio offerto da Hera nei confronti della città. Nell’interessa prioritario dei cittadini e della comunità che devono essere sempre al primo posto”