“Nel tempo ci siamo abituati, o forse, per meglio dire, ce ne siamo fatti una ragione degli interventi un po’ bizzarri del primo cittadino quando si sente preso in causa. Per certi aspetti è anche un amico e una brava persona; ma arrivare alle false accuse nei miei confronti, e della lista che rappresento, non è accettabile”. Inizia così la replica di Francesco Macchioni al Sindaco Menani sul ‘porta a porta’.

 

“Forse non ha memoria, o peggio ancora, nasconde la verità ai cittadini per evitare brutte figure.

Nel giugno 2022, il Sindaco e il consiglio comunale, hanno votato in modo consapevole un nostro ordine del giorno dove si approvava, a maggioranza, di fermare l’estensione del porta a porta su tutto il territorio di Sassuolo.

La votazione presupponeva che di concerto si sarebbe perseguito questo fine, senza se e senza ma; ed esistevano le condizioni per farlo.

La verità non si nasconde: esiste agli atti un impegno istituzionale che questa giunta, di proposito, non ha mai voluto portare a termine.

Non si può ad oggi affermare che la nostra lista sta strumentalizzando sul porta a porta, è dalla parte degli incivili e promette la luna: è vero l’esatto contrario.

Il Sindaco si deve rendere conto che ha perso un’occasione per stare dalla parte dei cittadini e non di HERA.

Si sarebbe dovuto preoccupare più dei suoi uomini, dal momento che alcuni assessori giravano per la città, con lo scopo di dissuadere cittadini e commercianti a non sottoscrivere la nostra raccolta firme sui rifiuti; a fronte invece di un impegno, da parte nostra, profuso a portare la testimonianza dei tanti cittadini scontenti, davanti agli occhi del gestore”.

“Un anno fa – prosegue Macchioni –  il contratto con HERA esisteva già; evidentemente non lo si è neanche mai letto.

Ci vuole un po’ di onestà intellettuale: tutti i contratti hanno delle regole alle quali entrambi le parti si devono attenere, e motivi per i quali si può anche recedere: e questo di HERA non fa eccezione.

A favore dei comuni sono presenti diversi articoli sul contratto stipulato tra ATENSIR ed HERA – sono pubblici e consultabili andando sul portale di ATENSIR – sui quali l’Amministrazione ha appositamente omesso di argomentare, perché evidentemente si è accorta che giocano a sfavore della tesi sostenuta dal Sindaco.

La lingua con i quali sono scritti è l’italiano, comprensibile, si spera, sia dall’Amministrazione che dalla maggior parte dei sassolesi:

 

Art. 53 – Contestazione degli inadempimenti del gestore e risoluzione del contratto

Applicazione dell’art. 176/ D.Lgs 50/2016 – I Comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti, nello specifico:

a)         le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani

b)         le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani

c)         le modalita del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani

e)          le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto

dei rifiuti primari di imballaggio in  sinergia con  altre  frazioni  merceologiche,

fissando standard minimi  da rispettare

 

 

Art. 58 – Penali e decurtazioni per mancata esecuzione del servizio

Di seguito a questo articolo, sono elencate le numerose casistiche – e a Sassuolo non possiamo dire non ce ne siano state –  alle quali il comune avrebbe potuto, e dovuto sollevare contestazioni nei confronti di HERA, e di conseguenza applicare la penale prevista dal contratto stesso.

Non abbiamo mai preteso che si difendano gli incivili, ma ci teniamo a distanze da chi vuole andare a braccetto con HERA e ci accusa di demagogia a scapito di chi paga un servizio vergognoso.

Noi siamo abituati ad altre ambizioni Sindaco; abbiamo dimostrato a più riprese che volere è potere: i cittadini saranno in grado di giudicare da soli gli avvenimenti”.

“Rispondo all’ultima parte del comunicato di Menani, confermando che per quanto riguarda le urne, noi siamo sereni, il consiglio che mi ha dato di essere tranquillo, lo lascio al Sindaco: un detto locale ricorda che “tranquillo” alla fine lo avevano punito!!” conclude Macchioni.