Paul Campani (foto fornita dal Comune di Modena)

Dai fumetti ai cartoon di Carosello: nel centenario della sua nascita, Modena omaggia il maestro modenese dell’animazione Paul Campani con una serata speciale a lui dedicata ai Giardini Ducali, giovedì 13 luglio alle 21.30. E, nella stessa giornata, alle 10, verrà intitolato ufficialmente a Paolo (Paul) Campani il tratto di pista ciclabile che collega via Vignolese con via Emilia, alla presenza delle autorità cittadine.

L’appuntamento ai Giardini Ducali, ad ingresso libero e gratuito, dal titolo “Modena piccola Hollywood”, si inserisce nel cartellone estivo di iniziative promosso dal Comune di Modena, con il sostegno di Fondazione di Modena e del Gruppo Hera. La serata è realizzata in collaborazione col Museo Civico di Modena e si ispira a molti dei personaggi pubblicitari creati da Paul Campani per “Carosello” nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, divenuti vere e proprie star del piccolo schermo, in grado di reggere il confronto con gli attori in carne ed ossa anch’essi presenti nel mitico teatrino televisivo Rai andato in onda tra il 1957 e il 1977. Angelino e l’Omino coi baffi, sono stati i primi “testimonial” animati della televisione italiana apparsi nel 1958; ma anche Toto e Tata, Svanitella e Riccardone, Miguel-Son-Mi, Fido Bau e tantissimi altri creati assieme allo sceneggiatore Max Massimino Garnier, tutti dotati di una “personalità” che derivava dalla lunga carriera di Paul Campani nel campo del fumetto, oltre che dalla sua sconfinata ammirazione per l’opera di Walt Disney.

Lo studio di Campani, la Paul-film di Via Agnini a Modena, oltre ad attori e attrici protagonisti di caroselli “dal vivo”, ospitava coloro che affidavano la propria voce ai personaggi animati: non solo doppiatori, ma anche nomi noti del cinema, del teatro e del varietà o della radio come Antonella Steni, Elio Pandolfi, Gisella Sofio o Isa di Marzio. A questi si aggiungono poi personalità come il grande comico e imitatore Alighiero Noschese, fino al celeberrimo Louis Armstrong, giunto alla Paul-film nel 1968.

Durante la serata verrà ripercorsa la carriera di Campani, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, e la multiforme attività del suo studio che divenne una delle maggiori case di produzione di cartoni animati in Europa.
Conducono l’evento Clod, fumettista e cartoonist, Emmanuel Grossi, storico della pubblicità e dello spettacolo, e Stefano Bulgarelli del Museo Civico di Modena, curatore nel 2020 della mostra “Anni molto animati. Carosello, Supergulp!, Comix” dedicata alla scuola del fumetto e dell’animazione modenese.

Alla ricca proiezione di disegni e degli intramontabili Caroselli, si alterneranno ospiti testimoni dell’opera di Campani e degli anni in cui Modena si è ritagliata un ruolo di primo piano nella storia del fumetto e dell’animazione nazionale: Enzo Costa e Giorgio Guazzi, Fabio Bignardi, figlio di Secondo Bignardi, storico collaboratore di Paul Campani e anch’egli animatore, Guido De Maria, padre assieme a Bonvi del detective Nick Carter.

La serata, lontana dal rappresentare uno sguardo nostalgico sul passato, è l’occasione per recuperare un pezzo glorioso di storia cittadina in grado ancora di stimolare nuove forme di creatività, in cui la fantasia favorisce la sperimentazione, la creazione di linguaggi che parlano del nostro tempo e non mancano di stabilire un dialogo con l’economia, l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento (per informazioni: Ufficio Cultura, 059 2032807, settore.cultura@comune.modena.it, www.comune.modena.it/estate2023).

Miguel son mi! e Omino con i baffi Bialetti

E AL MUSEO NASCE UNO SPAZIO SUI FUMETTI

Il teatrino televisivo di Carosello, con le sue celebri icone pubblicitarie, i fumetti in tv di “Gulp!” e “Supergulp!”, le strisce di Comix e tante altre testimonianze fumettistiche e animate che hanno contribuito a fare di Modena una capitale nazionale del settore. Sono alcuni degli elementi che caratterizzeranno lo spazio dedicato al fumetto e all’animazione nel Museo civico di Modena che verrà realizzato con l’ampliamento dell’istituto culturale nell’edificio dell’ex Ospedale Estense proseguendo il percorso di valorizzazione della tradizione grafica e umoristica cittadina del secolo scorso”

Dopo la mostra del 2020 “Anni molto animati”, dedicata a mezzo secolo di storia del fumetto e dell’animazione modenese, infatti, tra donazioni e depositi il Museo può già contare su 250 disegni, oltre 30 pellicole, una decina di pezzi tra merchandising e pubblicazioni, una ventina di attrezzature tecniche e diverse sceneggiature. “Materiali – spiega l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi – che nella loro varietà sono in grado di testimoniare una felice stagione creativa ed economica sia locale che nazionale, in cui si riflettono le trasformazioni sociali e dell’immaginario giovanile dagli anni Quaranta ai Novanta del ‘900”.

Tra i diversi nuclei di materiali depositati, grazie alla concessione del gallerista Andrea Losavio, sono giunte al Museo civico alcune opere di Paul Campani, capostipite del fumetto e dell’animazione modenese: “Il sogno dell’inventore”, una storia completa datata 1940; il supereroe Misterix, divenuto famoso in Argentina negli anni 50; numerosi disegni di spot animati per il cinema e la televisione, come l’Omino coi baffi Bialetti, Angelino o La Smorfia realizzati alla Paul-film, lo studio di produzione cittadino fondato da Campani nel 1954 e divenuto tra i più grandi d’Europa.

Sono tanti i donatori e altrettante le opere acquisite dal museo. Ai disegni concessi da Losavio si aggiunge il leggendario Corto Maltese, creato da Hugo Pratt e adattato da Secondo Bignardi per la trasmissione Supergulp. All’opera di Bignardi, importante animatore modenese aperto ai linguaggi più innovativi, rimanda anche una serie di disegni pubblicitari concessi al Museo dal figlio Fabio.

A Renato Berselli si deve la donazione di un cospicuo nucleo di suoi disegni d’animazione risalenti all’epoca di Carosello ideati da Guido De Maria e di pellicole 35 mm di Calimero, l’immortale pulcino nero animato negli anni Sessanta presso lo studio Cartoncine di Modena.

Alla stretta collaborazione con maestri dell’animazione nazionale rimandano numerosi disegni donati da Loretta Magnani, fondatrice nel 1972 assieme a Giancarlo Marchesi dello studio cittadino GLM. Tra i nomi più famosi vi sono Bruno Bozzetto e Pierluigi De Mas, Romano e Osvaldo Cavandoli autore dell’intramontabile “Linea”.

Altro protagonista del fumetto modenese è Massimo Bonfatti in arte Bonfa che ha concesso in Museo la divertente storia “Il rapimento del tenore Paperotti” del 1990, un omaggio a Luciano Pavarotti di cui è co-protagonista il celebre Cattivik.

Appartengono agli anni Novanta le pubblicazioni edite a Modena del fumetto “Iron Heart” di cui il fondatore Franco Tralli ha donato una cospicua serie di tavole e la storia “Missione bontà” apparsa su uno speciale numero natalizio di Comix concessa in comodato dalla Casa editrice Franco Cosimo Panini, la rivista diretta da Beppe Cottafavi e Guido De Maria, pubblicata dal 1992 al 1997. A prenderne parte sono tra gli altri Ferruccio Alessandri, Massimo Bonfatti, Bonvi Massimo Cavezzali, Stefano Disegni & Massimo Caviglia, Enzo Scarton, Roberto Totaro, fino alla partecipazione straordinaria di Benito Jacovitti.

Assieme alle opere grafiche, sono poi arrivate strumentazioni tecniche in grado di documentare l’aspetto artigianale e manuale dell’animazione oggi totalmente sorpassato dall’utilizzo del computer.

All’importante deposito costituito al Museo civico, si vanno infine ad aggiungere altre donazioni di tavole a giunte arrivate in museo tra il 2011 e il 2013 a seguito delle iniziative del “Bonvi Parken”, organizzate dall’assessorato alla Cultura. Fra queste vi sono tavole donate da Marino Neri, Roberto Baldazzini e da Cladudio Onesti in arte Clod, allievo di Bonvi.

Alle tavole si aggiungono, infine, alcune sceneggiature donate da Claudio Nizzi uno dei maestri del settore. Tra queste “Fuga da Anderville”, una delle più famose storie di Tex, di cui Nizzi è tra gli autori più prolifici.