L’incidente mortale di ieri verificatosi a Pievepelago all’operaio di 46 anni schiacciato dal rimorchio del camion, è purtroppo solo l’ultimo di una lunga serie di infortuni gravi o mortali che avvengono nella nostra provincia, come nel resto del paese, con conseguenze pesanti e drammatiche per le famiglie interessate.

Quando si parla di criticità legate al mondo del lavoro passa in secondo piano il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che è una vera piaga nel nostro paese, nonostante la continua azione dei Sindacati per renderla una priorità!

Malgrado i continui allarmi lanciati dal sindacato sulla necessità di intervenire fortemente su prevenzione e controlli, per evitare queste tragedie, si continua ad assistere al ripetersi di queste tragedie.

In un paese civile e sviluppato è inaccettabile continuare a morire o subire infortuni gravi sul lavoro.

Ribadiamo ancora una volta la necessità di intervenire implementando prevenzione e formazione, servono interventi strutturali ampi per rendere obbligatoria e permanente non solo la formazione di base, ma anche quella legata all’aggiornamento nelle attività e nei processi produttivi in continuo mutamento.

A nostro parere serve premiare le aziende virtuose che correttamente applicano i contratti e le norme anche sul tema della salute e sicurezza. Le aziende non possono considerare la tutela della salute solo un costo in più.

Ribadiamo ancora una volta la necessità di intervenire su prevenzione, formazione, attività di vigilanza. La tecnologia deve essere al servizio della sicurezza nei luoghi di lavoro.

E’ necessario agire con urgenza a tutti i livelli.

Cgil e Cisl del territorio auspicano che ci sia una vera svolta nel modo di concepire il lavoro e la difesa della salute e sicurezza di chi lavora.