Da Modena Città del Belcanto nasce Modena Belcanto Festival, un appuntamento che già il
prossimo anno caratterizzerà le iniziative promosse nell’ambito del Protocollo d’intesa appena rinnovato tra Comune di Modena, Fondazione di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Conservatorio di musica “Vecchi-Tonelli”.

Le quattro istituzioni, infatti, hanno costituito un comitato che da sette anni opera con
successo per valorizzare la tradizione lirica della città aprendosi alle tante collaborazioni con
le altre istituzioni del territorio su produzione, formazione e celebrazioni.
Dal 2024, quindi, il programma che accompagna e scandisce queste iniziative assumerà la
forma del festival con l’obiettivo di valorizzare le attività di produzione, tra spettacolo,
formazione, ricerca, che già hanno consolidato la tradizione del Belcanto a Modena. A questi si aggiungeranno riferimenti culturali e linguaggi diversi: dalla lirica alla musica antica passando per l’elettronica e il pop. Nel frattempo, aspettando il Festival, ancora per
quest’anno Modena Città del Belcanto propone, tra settembre e dicembre 2023, un
programma con numerosi appuntamenti.
Il Modena Belcanto Festival nasce, in generale, non solo per sostenere l’attrattiva cittadina
nei confronti di un pubblico sia nazionale che internazionale, ma anche per poter attrarre
contributi regionali e statali, oltre che di sponsor privati, grazie alla concentrazione degli
eventi in un periodo limitato di tempo e alla formula del nuovo assetto istituzionale.
Implementare lo sviluppo di collaborazioni internazionali e sostenere l’affermazione del
Modena Città del Belcanto nel mondo sono altri risultati attesi, assieme alla volontà di
spostare la funzione celebrativa di alcune delle manifestazioni a favore di una rinnovata
identità di Modena Belcanto fra tradizione, innovazione, contemporaneità e nuovi linguaggi.
La concentrazione di spettacoli in un unico festival, quattro settimane distribuite fra la prima metà di maggio e la seconda metà di giugno, sarà associata a un programma che unisce affermati interpreti a giovani talenti, attività collaterali di formazione del pubblico,
commissione di nuove musiche, concerti crossover e media art. L’aspetto artistico si
accompagnerà all’attrattiva turistica della città e al suo alto profilo culturale ormai ampiamente affermato a livello internazionale, con riscontro sempre maggiore negli ultimi
anni.
Il Modena Belcanto Festival prevede la programmazione di spettacoli corredati da attività
collaterali e da produzioni originali tali da soddisfare le caratteristiche richieste dalla domanda ministeriale FUS e dai contributi regionali. A questo si associa una maggiore attrattiva per gli sponsor privati attirati dalla visibilità del festival e dalla maggior circuitazione del pubblico.
La proposta del festival sarà anche per questa via in grado di raccogliere e sviluppare nuove occasioni offerte dai rapporti internazionali che il Teatro Comunale Pavarotti-Freni ha creato negli ultimi anni attraverso l’implementazione di progetti europei, la partecipazione attiva a reti quali OperaEuropa, la coproduzione di spettacoli lirici, la promozione culturale all’estero in collaborazione con Istituti di Cultura e organizzazioni straniere.
Se fino ad ora le parte più consistente degli spettacoli di Modena Belcanto era concentrata
sulla celebrazione dei grandi nomi della lirica modenese, il festival consentirà di allargare la
prospettiva sulla valorizzazione del bel canto in generale nel contesto del territorio, cittadino e regionale, dei suoi protagonisti e della sua storia. A questo si assoceranno aspetti innovativi come l’attenzione verso la nuova creatività, con espresso riferimento a Modena Città Creativa.

Aspettando il Festival, tra tradizione e novità

Sarà una stagione crocevia, tra il passato di tradizione e l’avvenire in formato festival, quella che si svolgerà fra settembre e dicembre 2023. Il denso calendario di appuntamenti
presentato da Fondazione di Modena, Comune di Modena, Fondazione Teatro Comunale di
Modena e Conservatorio di musica Vecchi-Tonelli si apre mercoledì 6 settembre con “Avvenne a Napoli – Passione per voce e piano”, uno spettacolo a cura della Fondazione Pavarotti che continua a dar voce alla capacità del Maestro di affiancare lirica e pop e che vedrà Eduardo De Crescenzo protagonista insieme a giovani interpreti selezionati da Nicoletta Mantovani.
Il 12 settembre, al Ridotto del Teatro Comunale, il pubblico potrà assistere a una lezione
aperta di Raina Kabaivanska con gli allievi della masterclass in Tecnica vocale ed
interpretazione del repertorio: un’occasione rara per apprezzare brani celebri del repertorio
lirico sotto la guida interpretativa del grande soprano e con la partecipazione di Paolo Andreoli al pianoforte.
In collaborazione con il Festival della Filosofia, venerdì 15 settembre si terrà un
appuntamento, che, in linea con il tema dell’anno dedicato alla ‘parola’, presenterà aspetti
significativi della produzione musicale di Beethoven e Schubert sotto la guida di uno dei
massimi esperti nazionali, Sandro Cappelletto, con la partecipazione del soprano Aida Pascu, allieva di Raina Kabaivanska, e con la direzione di Fabio Sperandio alla guida dell’Orchestra del Conservatorio di musica Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi.
Uno dei momenti centrali della rassegna sarà “L’elisir d’amore” titolo di Gaetano Donizetti fra i più amati del repertorio e testimone di una memorabile collaborazione fra Luciano Pavarotti e Mirella Freni. L’opera, una nuova produzione il cui allestimento è andato in scena all’Opera Giocosa di Savona lo scorso luglio, si vedrà il 22 e il 24 settembre al Teatro Comunale di Modena con l’Orchestra Filarmonica Italiana, il Coro lirico di Modena, e un cast formato da allievi dei corsi di perfezionamento del Teatro e del Conservatorio formato nei ruoli principali da Giuseppe Infantino nelle vesti di Nemorino, da Tamar Otanadze in quelle di Adina, dal Belcore di Antimo Dell’Olmo e della Giannetta di Maria Smirnova. Dulcamara sarà Simone Alberghini, baritono di fama internazionale particolarmente apprezzato per il repertorio belcantistico. La regia e idea scenica sono di Stefania Panighini mentre la direzione musicale dello spettacolo è affidata a Antonello Allemandi, affermato interprete con successi al Metropolitan di New York, all’opera di Vienna, al Teatro alla Scala, all’Opéra National de Paris, alla Royal Opera House di Londra e alla Deutsche Oper di Berlino.
Analogamente al seminario dedicato a Luciano Pavarotti tenutosi ad Angers nell’aprile 2022, sabato 23 settembre al Ridotto del Teatro Comunale avrà luogo una conferenza dal titolo “Testo e Interpretazione” avente come argomento la lectio doctoralis tenuta da Mirella Freni in occasione del conferimento della Laurea honoris causa da parte dell’Università di Pisa il 24 maggio 2002. Accanto a Leone Magiera e alla figlia Micaela interverranno il critico musicale Alberto Mattioli, David Poulinquen Cofondatore dell’Associazione Dire et Chanter Les Passions, già allievo di Mirella Freni, Marc Jeannin, musicologo dell’Università di Angers, e due docenti dell’Università Sorbona di Parigi, Gilles Demonet e Danièle Pistoni. La collaborazione con l’Università di Angers proseguirà nell’edizione 2024 con il seguito del convegno “Dire et chanter les passions”.
Il 6 ottobre al Teatro Comunale Pavarotti-Freni si terrà il “Concerto dei Giovani Talenti” con il quale Modena Belcanto promuove ogni anno le nuove generazioni e che vede gli allievi usciti dall’alta formazione modenese alla ribalta accanto all’Orchestra Giovanile della via Emilia.
Questa produzione, che resterà anche uno dei momenti più significativi del Modena Belcanto Festival, è una preziosa testimonianza della vitalità musicale della nostra città e della sua capacità di operare in sinergia con gli altri centri della nostra Regione. L’Orchestra Giovanile della Via Emilia (OGVE), che ha debuttato a Modena nel 2018, è nata infatti dall’iniziativa congiunta dei Conservatori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna con la finalità di offrire ai migliori studenti delle cinque istituzioni l’opportunità di un’esperienza formativa nel campo della pratica orchestrale, sotto la guida di docenti-tutor esperti e in sinergia con le forze produttive del territorio regionale e nazionale. Il progetto, un’eccellenza nazionale, si giova sia del sostegno del Ministero dell’Università e Ricerca che di contributi privati. Il concerto sarà diretto da Alpaslan Ertüngealp e presenterà un programma con musiche celebri di Mozart, Verdi e Puccini.
Il 7 ottobre alle ore 20,30, nella chiesa di Sant’Agostino, si terrà il concerto del Coro Lirico
Gioacchino Rossini, una delle pietre miliari della tradizione lirica modenese, anche a
testimonianza dell’entusiasmo e della partecipazione popolare e dove Luciano Pavarotti fece
le prime esperienze canore accanto al padre Fernando. La corale si esibirà in collaborazione
con l’associazione ACTEA di Modena ed eseguirà la Messa di Gloria in fa maggiore per soli coro e orchestra di Pietro Mascagni con l’Orchestra Città di Ferrara diretta da Luca Saltini. Fra i solisti, il tenore Gianni Coletta. Il concerto sarà presentato da Eddy Lovaglio.
Se la formazione del nuovo pubblico è una componente fondamentale dell’apprezzamento e
del futuro della nostra tradizione lirica e musicale, in vista del Festival 2024 Modena Belcanto vuole dedicare una parte importante del suo programma alla partecipazione dei giovanissimi attraverso una formula promossa gli scorsi anni con grande successo grazie alla collaborazione di Appennino InCanto, festival che da oltre dieci anni porta l’opera nelle strade e nelle piazze dei comuni ai piedi del Cimone. Il 12 e il 13 novembre si terrà quindi “Donizetti, Don Pasquale”, la nuova produzione di un format che a partire dal 2017 ha visto portare in scena, con la direzione di Angelo Gabrielli, riadattamenti e riduzioni di celebri titoli di repertorio coinvolgendo nella loro esecuzione centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie (dai 6 ai 13 anni) come nel caso di “La Cenerentola” (2017), “Il Barbiere di Siviglia” (2018) e “L’Elisir d’amore” (2019). “Donizetti, Don Pasquale” è uno spettacolo pensato da Appennino InCanto a misura di bambino nel quale alcune parti salienti sono cantate sul palcoscenico da giovani cantanti lirici in abiti di scena affiancate in buca da un’orchestra da camera. Tesse la trama dell’opera un eclettico attore che, con l’aiuto di alcuni oggetti di scena, fa da collante fra i vari segmenti di partitura musicale e stimola la partecipazione dei bambini dalla platea e dai palchi, i quali si inseriscono in qualità di coro (preparati attraverso il materiale didatticomusicale compreso nel progetto). Uno spettacolo a 360° del quale i bambini saranno parte, oltre che con la propria voce, anche con costumi ed accessori di semplice realizzazione ma di sicuro effetto scenico.
Alla formazione guidata da Raina Kabaivanska, punto di riferimento imprescindibile di Modena Belcanto che ha visto numerosi allievi spiccare il volo sulla ribalta dei maggiori teatri nel circuito internazionale, sarà dedicato il Concerto finale che il 20 dicembre 2023 raccoglierà gli esiti della Masterclass annuale accanto all’orchestra degli studenti del Conservatorio Vecchi-Tonelli. Anche questo spettacolo, presentato di consueto gli scorsi anni, verrà inserito fra i principali eventi del Festival a partire dalla sua prima edizione.
La vocazione internazionale è uno degli aspetti che Modena Belcanto ha incoraggiato con
crescente successo negli anni, sia attirando nuovi talenti, sia promuovendo all’estero la vitalità musicale della città insieme alle eccellenze e all’attrattiva turistica del territorio.
Oltre all’importante progetto sostenuto da Raina Kabaivanska presso la Nuova Università
Bulgara di Sofia, allievi usciti dalle ultime edizioni dei corsi di alta formazione hanno
partecipato, fra altre numerose iniziative, al progetto europeo CrossOpera (2022) – con recite a Modena, Linz e Novi Sad; al progetto europeo European Music Trails (con concerti a Lipsia e Lione) e a concerti organizzati presso gli Istituti Italiani di Cultura di Budapest (settembre 2021), Copenaghen (settembre 2022), Madrid (settembre 2022), e all’Opéra Grand Avignon (ottobre 2022) nel contesto di promozione culturale in collaborazione con ATER/Regione Emilia-Romagna. Il 12 dicembre 2023 si terrà, nella sala teatrale del Temple du Change nella città vecchia di Lione, un concerto di presentazione di Modena Belcanto in collaborazione con l’Istituto di Cultura Italiana che vedrà due giovani allievi, la rumena Aida Pascu e il georgiano Davit Tkhelidze esibirsi in un programma di brani di Verdi e Puccini accanto a due affermati interpreti usciti dalla formazione modenese: Matteo Lippi, tenore oggi attivo nei maggiori teatri e Francesca Pivetta, pianista già assistente ai corsi di Mirella Freni.

Belcanto e Festival: masterclass, seminari e didattica

In tanti anni di attività Modena Città del Belcanto ha sviluppato un modello che, associando
produzione e formazione lirica, ha rilanciato la città di Modena come polo di attrazione e di
interesse internazionale. Il progetto si mostra da sempre un’eccellenza anche per quanto
riguarda la formazione del pubblico, ambito sul quale si continua a puntare con
determinazione e lungimiranza, anche attraverso nuove occasioni di approfondimento e
diffusione.
Il 12 settembre è prevista infatti una Masterclass gratuita, aperta al pubblico, a cura di Raina Kabaivanska, docente della Masterclass annuale in Tecnica vocale ed interpretazione del repertorio presso il Conservatorio di Musica Vecchi-Tonelli dal 2004. In questa direzione, ogni anno il Festival inviterà il pubblico ad assistere all’iniziativa dove un’interprete di fama guiderà i giovani talenti del Belcanto nell’esecuzione di arie celebri del repertorio.
Venerdì 15 settembre, nell’ambito del Festival Filosofia si terrà un appuntamento dal profilo
anche formativo che, in linea con il tema dell’anno dedicato alla ‘parola’, presenterà aspetti
significativi della produzione musicale di Beethoven e Schubert sotto la guida di uno dei
massimi esperti nazionali, Sandro Cappelletto, con la partecipazione del soprano Aida Pascu, allieva di Raina Kabaivanska, e con la direzione di Fabio Sperandio alla guida dell’Orchestra del Conservatorio di musica Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi.
Il 23 settembre in programma un seminario internazionale avente come argomento la lectio
doctoralis tenuta da Mirella Freni in occasione del conferimento della Laurea honoris causa
da parte dell’Università di Pisa: relatori saranno Alberto Mattioli, Leone Magiera, Micaela
Magiera, Marc Jeannin (Université Angers), Danièle Pistone/Gilles Demonet (Université
Sorbonne). La collaborazione con l’Università di Angers proseguirà poi nell’edizione 2024 nel convegno “Dire et chanter les passions” (Angers primavera 2024). In un continuo dialogo con il panorama internazionale, si è deciso di portare a Modena un’esperienza di successo avvenuta nella tre giorni della città sulla Loira ad aprile 2022, dove ha avuto luogo il seminario dedicato alla figura di Luciano Pavarotti. A nutrire questo fervido dialogo ed in continuità con quanto realizzato in collaborazione con l’Università di Angers negli anni 2021 e 2022 e 2023, il Festival Modena Belcanto programmerà ogni anno un seminario a carattere internazionale con istituzioni straniere che assocerà ad una tavola rotonda su aspetti particolari della tradizione lirica e dei suoi interpreti, l’esibizione musicale di giovani cantanti e manifestazioni legate a caratteristiche gastronomiche e/o culturali del territorio.

DIDATTICA
Si rinnovano anche le iniziative dedicate alla didattica nelle scuole volte a introdurre il pubblico dei giovani alla grande tradizione lirica. Con il progetto “-30 all’opera”, Carlida Steffan, docente del Conservatorio di musica Vecchi-Tonelli, condurrà una serie di guide all’ascolto per gli studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia che parteciperanno alle prove generali dei titoli in programma nella stagione del Teatro Comunale (30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione).
La stessa docente condurrà con alcune classi dell’Istituto “A. Venturi“ di Modena il progetto
“Opera trailer”, un percorso didattico multidisciplinare sperimentato con successo gli scorsi
anni che porterà alla realizzazione di trailer ispirati all’opera “Don Carlo” di Giuseppe Verdi in programma nella stagione 2023.2024 del teatro Comunale di Modena.