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Anche la domenica appena trascorsa ha visto gli uomini e le donne della Polizia di Stato impegnati a controllore le strade reggiane a maggior affluenza turistica. Nell’ambito dei controlli all’utenza motociclistica pianificati dalla Polizia Stradale di Reggio Emilia, in particolare con il distaccamento di Castelnovo ne’ Monti, nel pomeriggio di ieri un centauro che percorreva la SP513 nei pressi di Vetto ed aveva ricevuto l’invito a fermarsi, ha proseguito la sua corsa dandosi alla fuga.

Immediatamente è scattato l’allarme fra le pattuglie impegnate nei diversi posti di controllo e grazie anche al contributo di alcune vetture della polizia provinciale che effettuavano lo stesso servizio, il motociclista “ribelle” è stato fermato e identificato. Si tratta di un 28enne residente in provincia di Parma, che si trovava in compagnia di altri motociclisti. Colto evidentemente da un attacco di adrenalina, per dimostrare le sue qualità di guida e incurante del grave atto compiuto nei confronti dei poliziotti, ha aumentato la velocità per andare poi a nascondersi nel centro di Castelnovo ne’ Monti. Lo “stratagemma” non è però servito ad evitare di essere pizzicato dopo nemmeno mezz’ora, proprio dalla stessa pattuglia che gli aveva intimato l’arresto. Così il malcapitato è rientrato a casa con una dose “massiccia” di verbali per le tante norme stradali violate durante la fuga ed una sostanziosa decurtazione di punti dalla patente. A nulla sono servite le scuse avanzate dallo spericolato conducente che, a mente fredda, non ha potuto fare altro che ammettere di essere stato ingenuo e sprovveduto nel fare una mossa così azzardata, criticata dagli stessi amici coi quali ha condiviso la giornata in moto.

Una decina alla fine le contestazioni effettuate ad altrettanti conducenti di moto, un paio delle quali per il mancato inserimento del dispositivo “db-killer”, altre due per l’inclinazione irregolare della targa e le restanti per la velocità eccessiva e la traiettoria irregolare nell’affrontare le curve.