“Oggi a Modena in diecimila sono scesi in piazza sotto lo slogan “Adesso basta!” per manifestare contro la manovra finanziaria e le politiche del Governo Meloni e per chiedere un Paese migliore: più giusto e più equo dove la scuola, la sanità, il lavoro di qualità siano al centro di un progetto che abbia come faro guida la Costituzione e come obiettivo l’inclusione e la redistribuzione di reddito e opportunità per tutte e tutti”. E’ quanto comunicano Cgil e Uil.

“Dopo lo sciopero dello scorso venerdì, in cui a scendere in piazza sono state lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici, del terzo settore, della scuola e università, della logistica e del trasporto pubblico locale, quest’oggi lo sciopero ha riguardato tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore privato e della filiera privata” – spiega la nota.

“Il lungo corteo partito da Viale Monte Kosica ha attraversato il centro per giungere poi in Piazza Grande dove, dopo l’intervento introduttivo di Nicola Maria Russo, Uil Confederale Modena e Reggio Emilia, hanno animato la piazza le voci di delegate e delegati di diverse realtà provinciali, di pensionati e studenti; la manifestazione si è conclusa con il comizio di Luigi Giove della Segreteria Nazionale della Cgil.

Le adesioni nelle maggiori aziende produttive della Provincia sono state altissime, qui i dati di alcune delle realtà maggiormente rappresentative:

Angelo Po – Grandi cucine industriali 90%, BoschRexroth Oil Control 95%, CEP 90%, CNH Industrial Italia Spa 80%, Dinamic Oil 90%, Emmegi Spa 90%, Eviosys Packaging Italia (ex Crown) 80%, Glem-Gas 80%, Goldoni Keestrack 100%, Manitou Costruzioni Ind. 75%, Nilfisk Spa 90, PFB 100%, Rossi spa 80%, Safim 80%, Salami Spa 90%, Titan Italia Spa 90%, Trelleborg Sealing Solution 100%, VIS Idraulica 90%, WAM 80%, Zadi Spa 90%, Holostem 100%, Mallinkrodt Dar- produzione 90%, Gruppo Atlas Concord Caesar 55%, Caseifici Gran Terre 80%, CRM 90%, Granarolo 60%, Italpizza – produzione 80%, Salumifici Gran Terre – produzione 70%, Gruppo Fini – produzione 50%.

E poi ancora: CIR 70%, Conad La Rotonda 60%, Politecnica Ingegneria 90%, Pam Panorama Sassuolo 70%, CMB soc. Coop. 70%, Cores Italia 90%, Immobiliare Lugli 100%, Assicoop Modena & Ferrara Spa 90%, Ater 50%, CopTip 70%, TIM 50%, Coop Alleanza 50%, Chimar 50%, Panini Spa 55%.

Nel corso della manifestazione – concludono Cgil e Uil – è stato dedicato un minuto di “rumore” in ricordo di Giulia e di tutte le  donne vittime di femminicidio, per ricordare ancora una volta che fermare la strage di donne vittime di femminicidio, nel nostro Paese, deve essere l’impegno di tutti e tutte noi”.