Venerdì 1 dicembre ricorre la Giornata Mondiale dell’Aids. Il giorno successivo, sabato 2 dicembre, dalle 17 alle 20, medici ed esperti saranno presenti all’Informagiovani di piazza Grande, a Modena, per eseguire i test gratuiti e fornire informazioni su Aids, epatite C e sifilide.

L’appuntamento chiude il calendario di tre incontri organizzati nel 2023 dei Test days, l’iniziativa di sensibilizzazione contro l’infezione da Hiv e l’Aids dal titolo “Proteggi l’amore, Aids e non solo” di Comune, Ausl, Aou in collaborazione con  alcune associazioni di volontariato. Quest’anno si tratta della undicesima edizione e all’esame per l’Hiv è stata aggiunta anche la possibilità di fare il test per l’epatite (Hcv) e per la sifilide.

Sul territorio provinciale di Modena, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Sorveglianza Malattie Infettive della Regione Emilia-Romagna, l’incidenza media di casi di Aids è di 3,4 casi ogni centomila abitanti nel quadriennio 2018-2022. Facendo un rapporto con il periodo 2013-2017 c’è stata una variazione di -2,4 casi ogni centomila abitanti. A livello regionale, nel 51,3% dei casi l’Hiv si contrae per rapporti eterosessuali, il 36,1% per rapporti bisessuali, il 4,4% per utilizzo di droghe iniettive e il resto per altre cause. La fascia più colpita è quella degli Over 50 ed è principalmente la popolazione maschile quella più vulnerabile.

“Le persone che sono in terapia da Hiv hanno la possibilità di avere una sopravvivenza pari a quella della popolazione generale – spiega la professoressa Cristina Mussini, direttrice della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – un quadro completamente diverso rispetto a quello che accadeva agli esordi della malattia. La persona che ha una carica virale nel plasma nel sangue non trasmette l’infezione da Hiv anche se ha rapporti non protetti. Tutto lo stigma che c’era stato con la cultura dell’alone viola va considerato ormai come superato: si possono infatti avere bambini per via naturale e si può partorire senza bisogno del cesario. Non ci sono più motivi per non fare il test. Oggi l’unica cosa che rappresenta un problema è la presentazione tardiva, ovvero il fatto per cui le persone non si sono sottoposte all’accertamento: una volta fatto il test si può affrontare una vita normale. L’infezione da Hiv si può prevenire nel 100% dei casi: quando una persona è a rischio esiste la PrEP (profilassi pre esposizione), si può assumere una pastiglia quotidianamente oppure on demand. Basta rivolgersi all’ambulatorio PrEP del Policlinico telefonando al reparto di Malattie Infettive. Invito la popolazione a venire sabato 2 dicembre a fare il test in piazza Grande”.

“Sul nostro territorio i servizi di prevenzione, diagnosi e cura di Hiv e delle altre infezioni sessualmente trasmesse (Ist) – aggiunge il dottor Kahfian Zaynalabedin, medico igienista Responsabile Prevenzione Malattie Infettive del Dipartimento Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Modena – sono integrati all’interno di una rete provinciale per le Ist, che vede coinvolti specialisti territoriali e ospedalieri e che garantisce percorsi gratuiti per tutti coloro che hanno rapporti sessuali a rischio o che hanno una diagnosi di Ist in ambito di prevenzione il Dipartimento di Sanità Pubblica promuove test di screening in alcune delle fasce più vulnerabili della popolazione e le vaccinazioni attualmente disponibili contro infezioni sessualmente trasmesse, quali papilloma virus, epatite B ed epatite A”.

Sabato 2 dicembre infermieri professionali, medici e volontari saranno disponibili per eseguire i test gratuitamente e in forma anonima, per chiarire ogni dubbio sulla infezione Hiv e sull’Aids, e per fornire informazioni su prevenzione, cura e assistenza. Per sottoporsi al test sarà sufficiente presentarsi senza prenotazione all’Informagiovani e un infermiere eseguirà il prelievo del sangue garantendo la privacy di chi si sottopone all’esame. L’esito verrà inviato via email.

All’interno dell’Informagiovani sarà anche disponibile materiale informativo sulle malattie che si trasmettono sessualmente e sui servizi di prevenzione, diagnosi e cura presenti a Modena e provincia.

“I Test days all’Informagiovani, che da anni promuoviamo presso la cittadinanza – afferma l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Modena Roberta Pinelli – oltre ad essere un’importante iniziativa di sensibilizzazione e di prevenzione, vanno letti anche nella prospettiva della promozione dei diritti e del superamento di ogni forma di discriminazione e pregiudizio. Per altro, aderendo dal 2021 alla rete Fast Track Cities, promossa da città e Comuni di tutto il mondo, Modena si è impegnata, insieme alle realtà che vi aderiscono, a combattere l’infezione da Hiv in modo efficace e mirato, ma anche a contrastare l’infezione da Hcv (Epatite C), la tubercolosi e a collaborare per il raggiungimento di una buona qualità della vita da parte delle persone con Hiv, anche garantendo la possibilità di partecipare in modo equo alla vita civile, politica, sociale, economica e culturale. L’adesione alla rete – conclude l’assessora – ci impegna inoltre a fornire un accesso duraturo ai test Hiv, terapie e servizi di prevenzione validi, sostenendo un approccio onnicomprensivo”.

Per informazioni sull’iniziativa: www.comune.modena.it/informagiovani e www.helpaids.it.