Priolo, Salomoni e Ubertini

Una vera a propria Gemella Digitale dell’Emilia-Romagna che sarà in grado di prevedere le risposte del sistema ambientale e territoriale alle politiche regionali di sostenibilità, tutela del territorio e contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico. E di mettere a punto, grazie al digitale, azioni sempre più efficaci per migliorare la qualità dell’aria e favorire uno sviluppo sostenibile.

Entra nel vivo la fase operativa del progetto VERA (Virtualizing Emilia-Romagna air quality), finanziato con 3 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-27 e presentato oggi in Regione a Bologna durante il convegno ‘VERA. La Gemella Digitale dell’Emilia-Romagna: esperienze internazionali a confronto’. Prima in un workshop tecnico riservato agli esperti, poi in un incontro pubblico con la presentazione di esperienze simili regionali, nazionali e internazionali. Presenti, tra i numerosi relatori, la vicepresidente con delega alla Transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, Irene Priolo, l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni, e il presidente di IFAB (International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development), Francesco Ubertini.

VERA è uno strumento strategico concepito per supportare, facendo leva sulle enormi potenzialità e possibilità di impiego del digitale, le politiche regionali di sostenibilità, tutela del territorio, contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico. In coerenza con i piani di miglioramento della qualità dell’aria (PAIR 2030 – Piano aria integrato regionale), le azioni strategiche definite nel Patto per il Lavoro e Clima, l’Agenda regionale 2030 per lo sviluppo sostenibile e la Sfida 1 ‘Dati per il territorio’ dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER) 2020-25 ‘ Data Valley Bene Comune’.

Il suo compito sarà fornire simulazioni ad alta risoluzione delle possibili evoluzioni del sistema territoriale ed elaborare scenari ipotetici sulla risposta del territorio emiliano-romagnolo alle politiche regionali relative a qualità dell’aria, contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici. Come?  Integrando diversi dati (fisiografici, meteorologici, climatici, di traffico, di emissioni, ecc.) con un sistema innovativo che potrà utilizzare la potenza di calcolo di MarghERita, il computer HPC (High Performance Computing) della Regione, in connessione con le nuove soluzioni ICT (Information and Communication Tecnology) e con i dati delle costellazioni satellitari.

“Il progetto VERA- affermano Priolo e Salomoni- si innesta nelle politiche regionali di tutela del territorio, sostenibilità, contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico convergendo nella sfida di sostenere, proprio grazie alle enormi potenzialità del digitale, la misurazione e previsione degli impatti derivanti dalle attuali e future funzioni di gestione della qualità dell’aria della Regione e del Piano Aria Integrato Regionale 2030. Proponiamo quindi uno strumento che possa offrire delle opportunità, a partire dall’innovazione digitale, per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. E che possa al tempo stesso far passare la nostra Emilia-Romagna da ‘Data Valley polo di eccellenza’ a ‘Data Valley diffusa’, in cui infrastrutture, piattaforme, tecnologie, competenze, dati e applicazioni siano nella disponibilità di tutti, un bene comune elemento distintivo e caratterizzante del territorio. Un obiettivo che sarà realizzato anche con il contributo della Gemella digitale dell’Emilia-Romagna VERA”.

“L’Emilia-Romagna rappresenta sempre più il cuore pulsante dello sviluppo tecnologico del Paese -commenta Ubertini-. Siamo orgogliosi nel supportare la Regione, con il nostro network internazionale, nel raccogliere esperienze concrete e casi d’uso come prezioso contributo per le Pubbliche Amministrazioni per progettare lo sviluppo sostenibile. Il progetto VERA rappresenta un esempio virtuoso della pratica del Digital Twin, destinata a diventare un modello per molte altre Regioni- aggiunge Ubertini-. Questa applicazione innovativa integra lo spazio fisico con quello digitale, creando modelli interattivi della realtà che consentono interventi sempre più efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria a vantaggio della vita dei cittadini”.

Durante il convegno, al quale hanno partecipato esperti internazionali del settore, rappresentanti dell’Università di Bologna e amministratori locali emiliano-romagnoli, sono state presentate le potenzialità dei Gemelli Digitali e passate in rassegna esperienze nazionali e internazionali che coinvolgono le città di Bologna, Parma, Herrenberg e Tallinn.