Tante, tantissime persone hanno affollato Piazza Spallanzani, sabato 16 dicembre, per l’inaugurazione  dei lavori di riqualificazione. Un ricchissimo programma che ha accompagnato gli scandianesi per tutto il giorno.

“Bentornate e bentornati in piazza Spallanzani – ha esordito il sindaco Matteo Nasciuti –, la nostra piazza centrale che abbiamo riqualificato nei mesi scorsi  e oggi restituiamo alla cittadinanza, con un’inaugurazione formale e istituzionale ma anche con un gesto simbolico, come quello dell’interramento della capsula del tempo, che lega questo momento al futuro di Scandiano. Riabbracciamo la nostra piazza più centrale, e dev’essere una festa per tutte e tutti”.

La banda Città di Scandiano ha aperto la giornata già dalle 10:40, seguita dagli interventi del sindaco Nasciuti, dell’assessore regionale Mammi e del presidente della Provincia Zanni. Sono poi intervenuti i progettisti dell’intervento Giampaolo Bendinelli e Wainer Zannoni, insieme all’assessore ai lavori pubblici. Infine la vice sindaca Elisa Davoli e l’ingegner Stefano Cappucci, scandianese che ha partecipato alla missione Ingenuity della Nasa, che ha mandato una sonda su Marte, hanno raccontato il progetto Capsula del Tempo.

Durante l’inaugurazione un momento è infatti stato dedicato all’interramento di una capsula del tempo, un contenitore metallico che custodisce elementi simbolici della Scandiano del 2023, con l’indicazione di essere aperto tra 100 anni. All’interno della capsula ci sono messaggi dei bambini per i loro coetanei del futuro, sementi delle nostre uve e delle nostre piante, fra cui le ghiande della Grande Quercia, tessere associative delle tante associazioni del territorio, magliette, gagliardetti, una lettera del sindaco, una carta identità di Scandiano e molto altro ancora. Il tutto sottovuoto e in atmosfera protetta da umidità e agenti esterni.

Dopo il taglio del nastro, che ha visto protagonista Pulìn, al secolo Giovanni Riva, e per tutti gli scandianesi “il sindaco della Piazza”, è stato il momento della benedizione della rinnovata piazza Spallanzani da parte di Don Andrea Cristalli e dell’interramento della capsula del tempo: si è poi esibita la scuola di musica di Arceto Musar che ha chiuso la mattinata. Nel pomeriggio poi l’accensione dell’albero di Natale con la Boiardo Band prima del gran finale con festa e dj set a cura di Vino Vinili.

I LAVORI

La centralissima Piazza Spallanzani, nel cuore del centro storico e commerciale di Scandiano, in questi mesi ha vissuto una vera e propria trasformazione sotto gli occhi  della statua del grande scienziato.

Il costo dell’intervento è stato superiore a 1 milione di euro, totalmente a carico del Comune di Scandiano.

I lavori, che sono iniziati a maggio, sono stati svolti con l’obiettivo di valorizzare e riqualificare la storica piazza con una nuova pavimentazione, canali di scolo delle acque, illuminazione più moderna e meno barriere architettoniche.

La vecchia pavimentazione, da tempo dissestata, è stata rimossa, e i blocchi di porfido sono stati trasferiti in un magazzino per poter essere riutilizzati: sono stati sostituiti da una griglia geometrica di granito bianco e da filetti di porfido multicolore posati in diagonale, che si presentano a filo con i tre lati porticati. In questo modo si evitano gradini, scomodi per i passeggini e limitanti per i disabili. Sul nuovo lastricato non è stata utilizzata segnaletica orizzontale, ma borchie metalliche rimovibili che, oltre ad essere visivamente meno impattanti, permetteranno di gestire i parcheggi in maniera flessibile. Le modifiche alla piazza non sono, però, soltanto estetiche: le reti fognarie e gli impianti elettrici sono stati rinnovati..

Tante le sorprese emerse durante i lavori, dalla pavimentazione precedente, probabilmente ottocentesca, in ciottoli di fiume alle le tracce di un pozzo antico di fronte alla farmacia – probabilmente il leggendario pozzo della cittadinanza – oltre alle fondamenta di tre edifici sul lato opposto. Piazza Spallanzani aveva infatti in passato un aspetto molto diverso da quello attuale: non il tipico quadrangolo, ma una sagoma irregolare. I ritrovamenti archeologici sono stati fotografati e documentati, ma non hanno interrotto i lavori: sono stati protetti con speciali teli di tessuto-non tessuto e sabbia, e sono stati coperti dalla nuova pavimentazione.