ROMA (ITALPRESS) – “Il Mes non è nè la causa nè la soluzione del nostro problema. Il nostro problema si chiama debito. Il debito va tenuto sotto controllo, altrimenti questo Paese non ce la fa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, in audizione in Commissione Bilancio della Camera.
“Nella valutazione obiettiva e onesta dobbiamo considerare cosa sarebbe entrato in vigore senza un accordo: il vecchio Patto di Stabilità e Crescita – ha proseguito -. Da questo punto di vista abbiamo fatto un passo avanti, anche se rispetto alla proposta della Commissione c’è stato un passo indietro. Sono state introdotte tantissime clausole, per le richieste di tanti Paesi. E’ un compromesso. La valutazione sul nuovo Patto la faremo tra qualche anno”.
“Abbiamo creato un sistema di regole complicato, complesso e mobile. Rischia di essere pro-ciclico”, ha spiegato Giorgetti, sottolineando che “il 2024 non è toccato dalle nuove regole, che partiranno dal 2025”. “Sul nuovo Patto di Stabilità non c’è da fare festa, dobbiamo dire le cose come stanno”, ha aggiunto il ministro, per il quale “il problema non è l’austerità, ma la disciplina. La capacità di difendere le scelte anche se sono impopolari. La discussione è viziata dall’idea che c’è stata in questi anni per la quale si potevano fare gli scostamenti e si poteva fare debito. L’Italia ha il debito al 140 per cento del Pil, e questo ci dà uno svantaggio in sede negoziale. Dobbiamo liberarci da questa sorta di Lsd che c’è stato in questi quattro anni”.
Giorgetti ha parlato anche del Superbonus. “Abbiamo dato il 110% di incentivo pubblico anche ai ricchi per rifarsi la casa al mare, facendo ancora debito pubblico. Ora ci si lamenta perchè si scende al 70%. Ho chiesto quale altro Paese dell’Ue ha un incentivo del genere, non ho avuto risposta. A noi il 70% sembra pochissimo, ma visto da fuori è tantissimo. Dobbiamo uscire da questa allucinazione per cui è tutto dovuto”.
Tornando al Mes, “non ho mai detto in nessuna sede che l’avremmo ratificato”, ha detto Giorgetti, che ha aggiunto: “Dopo il quarto rinvio del voto, ho detto che una decisione il Parlamento avrebbe dovuto prenderla, per responsabilità. Il Parlamento ha votato, e l’ha fatto come avevo anticipato io in sede europea, avevo detto che con una larga maggioranza l’esito sarebbe stato il no al Mes”.

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