I Carabinieri di Sassuolo hanno eseguito, il 23 dicembre scorso, la misura cautelare personale dell’ “allontanamento dalla casa coniugale e del divieto di avvicinamento alla persona offesa” nei confronti di un uomo di 67 anni autore di condotte di continuo maltrattamento nei confronti della moglie.

I militari sono intervenuti lo scorso 13 dicembre in seguito alla segnalazione di una lite in famiglia e, nella circostanza, la vittima era scappata di casa riparando da una vicina dopo essere stata colpita al capo con il manico di una scopa.

Ai Carabinieri giunti in soccorso, la donna ha raccontato di essere stata vittima dell’ennesimo litigio con il marito che l’aveva aggredita fisicamente e minacciata con un coltello. Per non farla allontanare di casa, le aveva inoltre sottratto il telefono cellulare e le chiavi dell’autovettura.

La denuncia sporta dalla persona offesa raccontava le continue vessazioni, ormai datate, in cui l’uomo non perdeva occasione per denigrarla, insultarla, aggredirla fisicamente – con strattoni, mani al collo e ceffoni davanti ai figli – anche per futili motivi.

Subito dopo l’ultima aggressione, l’uomo aveva poi sorpreso la moglie intenta a parlare al telefono con un operatore del numero “1522”  (il numero antiviolenza e Antistalking promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri) per segnalare la patita violenza domestica: nella circostanza alla vittima era stato strappato il telefono dalle mani e, con l’uso di un coltello e a parole, era stata minacciata di morte qualora avesse chiesto aiuto.

I fatti così rapportati dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Modena, hanno consentito l’inoltro di una richiesta di misure cautelari al locale Giudice per le Indagini Preliminari, che ha emesso il provvedimento, imponendo ulteriormente all’indagato di non avvicinarsi oltre i 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima.