Parte piena di entusiasmo e competenza, convinta a mettere a disposizione degli altri quanto ha appreso, oltre che consapevole del fatto che sarà “un’esperienza soprattutto arricchente”, come ha sottolineato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli incontrandola in Municipio prima della partenza per Lampedusa. A lei il sindaco ha anche donato la spilla con lo stemma del Comune “per mostrare con orgoglio che sei di Modena”.
Lei è Emma Pozzi, volontaria 23enne della Croce Rossa Italiana Comitato di Modena, che venerdì 29 dicembre andrà a Lampedusa dove rimarrà fino al 5 gennaio per prestare servizio nei soccorsi ai migranti che sbarcano e nell’attività di accoglienza all’hot spot gestito dalla Croce Rossa.
Il sindaco Muzzarelli l’ha incontrata nella mattinata di mercoledì 28 dicembre, per porgere alla giovane volontaria i suoi auguri e qualche raccomandazione: “Mandami delle foto da là e raccontami come va, ma soprattutto fai tesoro di quest’esperienza, di quanto vedrai e ascolterai, perché una volta tornata a casa ti sarà preziosa per capire e leggere meglio anche la nostra realtà”.
Emma, che frequenta la Laurea magistrale in Progettazione e gestione dei Servizi Sociali, ha all’attivo diverse esperienze di volontariato con la Caritas e conosce il mondo dei migranti anche attraverso la cooperativa sociale con cui collabora, inoltre ha fatto parte dei soccorsi durante lo sbarco dei migranti da Humanity 1 al porto Ravenna, il 25 Aprile, quando l’aspetto che l’ha maggiormente colpita è stato “il sorriso” su volti di quelle persone sofferenti.
Insieme, ad altri tre volontari di diversi Comitati è stata selezionata per le sue qualifiche, addirittura tre (operatore Emergenza, operatore per i Migranti e Hccp per dare anche una mano anche in cucina all’occorrenza) per il servizio a Lampedusa durante le festività e vi trascorrerà quindi anche la notte di San Silvestro, lontano dagli amici e dal papà, anche lui entrato a far parte della Cri di Modena nel 2021.
“Sono disponibile a qualsiasi mansione. Per me – ha affermato Emma – prestare servizio a Lampedusa rappresenta la possibilità di mettermi in gioco e di mettere in pratica ciò che ho imparato; faccio il pieno nell’unico periodo in cui posso prendermi una pausa dagli studi per tornare carica portandomi a casa quanto più possibile”.
Ad accompagnarla in Municipio c’era una piccola delegazione CRI, formata da Lola Fabbri delegata Area Sviluppo, Fabrizio Panizza delegato Area Operazioni Emergenza e Soccorso e Riccardo che ha 16 anni ed è uno dei volontari più giovani dell’organizzazione.
All’hotspot di Lampedusa hanno già prestato servizio una trentina dei 50 volontari modenesi che si sono resi disponibili a farlo. I turni sono di una o due settimane per un servizio che inizia al mattino molto presto e, in caso di soccorsi, può prolungarsi fino a notte. Attualmente nell’hotspot di Lampedusa sono accolti un centinaio di migranti, mentre si moltiplicano in altri periodi dell’anno quando le condizioni del mare rendono più facili gli sbarchi. Nei periodi di calma i volontari ne approfittano invece per preparare i kit di emergenza con cibo e vestiti da consegnare ai nuovi arrivati, gli stessi generi che talvolta hanno con sé quando sbarcano, segno del livello di internalizzazione raggiunto dalla maggiore organizzazione umanitaria del mondo.
A Modena i volontari CRI sono circa 600, tra loro tanti giovani; negli ultimi anni si sta infatti registrando un forte interesse dei più giovani per l’associazione che organizza ogni anno tre corsi base per volontari, il prossimo a metà gennaio.