PALERMO (ITALPRESS) – “Fin dall’insediamento del Governo avevamo una gestione chiara e condivisa del fenomeno migratorio, coinvolgendo le istituzioni europee: ogni mia scelta è stata presa collegialmente con il presidente del Consiglio Conte e il ministro dei Trasporti Toninelli e da loro fortemente rivendicata”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in una dichiarazione resa spontaneamente all’inizio dell’udienza per il processo Open Arms, nel quale è imputato, presso l’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo.
“Quello che viene chiamato sequestro altro non è che un modo di lavorare che garantisce sempre la salvaguardia della vita umana, adottato nello stesso modo dal governo Conte 2 – aggiunge Salvini -. Le evacuazioni per motivi di salute erano di competenza dei ministeri dei Trasporti e della Salute, ma da ministro dell’Interno non mi sono mai opposto a una simile operazione: mi faccio carico di ogni responsabilità, rivendicando risultati mai raggiunti in termini di contrasto al traffico di esseri umani e di riduzione di morti e dispersi in mare”.
“Open Arms era cosciente fin dalla partenza che l’accesso in Italia non era consentito – ha spiegato -: quando il Tar obbligò lo sbarco l’assistenza sanitaria e la messa in sicurezza dei soggetti fragili non sono mai mancate. La Spagna intervenne con grave ritardo nel mettere a disposizione non uno, ma due porti: il fatto che nella distribuzione dei migranti l’Italia non sia stata lasciata sola è frutto del lavoro fatto dal governo nei mesi precedenti”.
“Da Ministro non ritengo che le vicende legate alla crisi di Governo abbiano inciso sulla vicenda Open Arms, ma è chiaro che il successivo atteggiamento del M5s sull’autorizzazione a procedere fosse condizionato da tale scenario. L’atteggiamento sulle politiche migratorie rimase lo stesso con l’insediamento della collega Lamorgese, con tempi anche più lunghi”, ha detto ancora Salvini.

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