Gli ispettori del lavoro ed i Carabinieri del NIL, Nucleo ispettorato del lavoro dell’Ispettorato di Area metropolitana di Bologna, con il supporto di pattuglie dell’Arma territoriale della Compagnia  di San Giovanni in Persiceto, martedì 20 febbraio hanno effettuato un blitz presso un capannone in località Crevalcore in cui veniva effettuata attività di assemblaggio pallets in legno. L’attività preceduta da accurati sopralluoghi da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato, ha consentito di accertare che tutti e quattro i lavoratori che vi erano occupati, risultavano irregolari. Le lavorazioni, peraltro, erano gestite all’interno di locali fatiscenti e carenti sotto l’aspetto delle misure a tutela della salute e sicurezza ei lavoratori.

Dal controllo sono emerse violazioni in materia di rapporti di lavoro e violazioni circa il mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro. Nel dettaglio sono stati identificati e controllati 4 lavoratori, i quali sono risultati tutti “in nero”, in assenza di contratto di lavoro e privi di ogni copertura assicurativa e previdenziale.

Sono state rilevate inoltre carenze e gravi omissioni da parte del datore di lavoro e titolare dell’impresa, riguardanti la mancata formazione ed informazione dei lavoratori, la mancata effettuazione di visite mediche di idoneità preventiva, la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR), la mancata adozione di idonee misure finalizzate a salvaguardare i lavoratori dai rischi di natura elettrica.

Per le predette violazioni al titolare dell’impresa verrà comminata una “maxi sanzione“ per lavoro nero e verrà deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna per via delle gravi carenze in materia di sicurezza. Inoltre è stato adottato dal personale dell’Ispettorato del lavoro e del NIL, con efficacia immediata, il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero e per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Saranno irrogate sanzioni per circa 60.000 euro.

L’operazione è stata eseguita nell’ambito dei controlli finalizzati a reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso nonché ad assicurare il rispetto della normativa a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Controlli che proseguiranno anche nelle prossime settimane, su tutto il territorio della provincia felsinea.