Il Comune di Modena cerca candidati per la designazione e la nomina nei consigli di amministrazione di cinque soggetti partecipati dall’ente locale: la società di trasformazione urbana Cambiamo spa, la fondazione Democenter Sipe, l’Azienda pubblica di servizi Patronato per figli del popolo e fondazione San Paolo e San Geminiano, la Fondazione Casa di Enzo Ferrari Museo ed Emilia-Romagna teatro Fondazione. I cinque avvisi pubblici prevedono che le domande siano presentate entro le ore 13 di lunedì 25 marzo.

Per la società di trasformazione urbana Cambiamo spa occorre procedere alla nomina del presidente e alla designazione di un candidato da proporre all’assemblea dei soci per la nomina nel consiglio di amministrazione. I nominati resteranno in carica per tre esercizi sociali; gli incarichi attualmente sono gratuiti.

Alla fondazione Democenter Sipe deve essere nominato un componente del consiglio di amministrazione che resterà in carica per tre esercizi. La carica è gratuita.

Per l’Azienda pubblica di servizi Patronato per figli del popolo e fondazione San Paolo e San Geminiano devono essere designati due componenti del consiglio di amministrazione che, se nominati dall’assemblea dei soci, resteranno in carica per cinque anni. Il presidente sarà eletto all’interno del cda. L’assemblea dei soci può deliberare un gettone di presenza.

Anche per la Fondazione Casa di Enzo Ferrari Museo deve essere designato un candidato da proporre all’assemblea dei soci per la nomina nel consiglio d’amministrazione. L’incarico, gratuito, è per tre anni.

È di quattro anni invece l’incarico nel consiglio d’amministrazione di Emilia-Romagna teatro Fondazione per il quale il Comune deve designare un candidato da proporre al Consiglio generale dell’ente. La carica è gratuita.

Gli avvisi sono consultabile sul sito istituzionale (www.comune.modena.it/amministrazione/enti-fondazioni-e-societa-partecipate/avvisi-in-corso) e per informazioni è possibile rivolgersi alla Direzione generale del Comune di Modena (via Scudari 20, tel. 059 2032592).

Gli avvisi pubblici precisano che possono presentare proposta di candidatura il sindaco e i consiglieri comunali, il rettore, i presidenti di Facoltà e i direttori di Dipartimento dell’Università, gli organi direttivi locali degli Ordini e dei Collegi professionali, delle associazioni iscritte all’Elenco comunale delle forme associative, delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni di categoria. Sono inoltre consentite autocandidature con il sostegno di almeno dieci firme apposte da professori o ricercatori dell’Università, iscritti agli Ordini o Collegi professionali, singoli componenti degli organi direttivi delle Associazioni iscritte all’Elenco comunale delle forme associative, delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni di categoria.

I candidati devono avere i requisiti per la nomina a consigliere comunale, una comprovata esperienza tecnica o amministrativa per studi e ricerche compiuti, esperienze maturate, per funzioni svolte presso enti o aziende pubbliche o private, o documentate esperienze di impegno sociale e civile; essere in possesso di alta qualificazione professionale e manageriale, nonché di comprovata esperienza maturata nell’ambito di organi di gestione di istituzioni culturali o avere riconosciuta competenza nell’ambito artistico e culturale. Devono, inoltre, possedere tutti i requisiti per ricoprire la carica di amministratore di enti previsti dalla normativa vigente e dallo statuto della fondazione o dell’ente e non essere nelle condizioni di incompatibilità, incandidabilità, inconferibilità e ineleggibilità.

È prevista l’adesione al documento “La carta di Avviso pubblico. Codice etico per la buona politica” e i candidati, a parte il caso dell’Asp, possono sottoscrivere la nota di indirizzi e obiettivi per l’espletamento del mandato.

Per motivate ragioni il sindaco può effettuare le nomine e designazioni anche al di fuori delle candidature presentate e dei partecipanti alle audizioni previste in seduta congiunta delle commissioni consiliari sulla base del percorso definito dal Consiglio comunale.