A volte sono finti addetti del gas che intervengono per un controllo. Altre, persone che si spacciano per personale di polizia o per amici di un parente bisognoso di denaro o di aiuto dopo un incidente. Oppure sono addetti di call center che in pochi passaggi fanno capziosamente cambiare i contratti delle utenze. Le strategie messe in campo per provare a raggirare non solo gli anziani o persone con fragilità, ma anche persone di ogni età ed estorcere denaro o preziosi sono molteplici e purtroppo in aumento. Che siano perpetrate porta a porta, per strada, al telefono o online, l’incremento delle truffe ha portato il Comune, la Provincia e la Prefettura di Reggio Emilia a rinnovare il Protocollo d’intesa per contrastare inganni e raggiri attraverso il progetto ‘Insieme per combattere le truffe’ che prevede una serie di iniziative preventive, volte ad aumentare la consapevolezza dei cittadini rispetto alle possibili modalità dietro cui si può nascondere una truffa.

Grazie a un finanziamento di 18mila euro da parte del ministero dell’Interno, è stata rinnovata la campagna di informazione e sensibilizzazione dal titolo ‘Non siamo nati ieri’ e, dopo la sperimentazione conclusasi nel 2021 al centro sociale Gatto Azzurro del Gattaglio, diventano tre i punti di ascolto sul territorio: al Gatto Azzurro si aggiungono infatti i centri sociali Tricolore e Fogliano, e verranno creati dei corner con il materiale informativo nei vari altri centri sociali della città. Saranno inoltre coinvolti i Gruppi di controllo di comunità presenti sul territorio.

Il tutto a integrazione di altri progetti di informazione e prevenzione già presenti sul territorio e con un’attenzione particolare anche al supporto degli anziani vittime di truffa, spesso colpiti nella loro autostima una volta che sono stati ingannati e per questo restii a denunciare l’accaduto.

 

HANNO DETTO – Il nuovo sistema di prevenzione antitruffe è stato presentato stamani al centro sociale Tricolore di via Agosti, in una conferenza stampa.

“Questa nuova campagna di prevenzione – ha spiegato l’assessore alla Legalità, Nicola Tria – riprende le modalità di quella promossa nel 2021 e potenzia significativamente alcuni aspetti, quali il forte coinvolgimento dei centri sociali, strategici in questo sistema basato sostanzialmente su informazione e sensibilizzazione delle persone più esposte, di Federconsumatori e dei Gruppi di controllo di comunità, accrescendo quindi, anche con incontri pubblici, la diffusività dei contenuti della stessa campagna. Siamo tutti potenziali vittime delle truffe e la creazione di Sportelli sul territorio serve soprattutto a fare prevenzione, anche verso coloro che hanno minori relazioni sociali e possono essere più esposti”.

Lanfranco De Franco, assessore alla Partecipazione, ha sottolineato “l’importanza della comunità che agisce sul superamento dell’indifferenza al problema. E’ molto importante, a livello preventivo, il parlarne e i centri sociali di Gattaglio, Tricolore e Fogliano, che si trasformano in Case di quartiere ovvero luoghi di comunità, possono dare un contributo importante alla campagna, che si basa sulle relazioni che nascono in contesti informali come questi. Sono luoghi particolarmente idonei infatti sia per veicolare le informazioni, sia per  segnalare episodi e circostanze in maniera serena, senza timore o senso di disagio”.

“La Provincia continua a sostenere questo importante e articolato progetto che mira a realizzare, grazie anche al fondamentale contributo del volontariato, una vera e propria ‘rete di protezione’, offrendo opportunità di tutela in più alle persone anziane, che vivono spesso sole, e sono più facilmente avvicinabili e indifese”, ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, ribadendo l’impegno di Palazzo Allende “nel promuovere su tutto il territorio l’efficace campagna comunicativa realizzata dal Comune capoluogo, offrendo alle singole Amministrazioni comunali la possibilità di personalizzarla”.

Il capo di Gabinetto della Prefettura, Gabriele Gavazzi: “La campagna si avvale di fondi messi a disposizione dal ministero dell’Interno e il primo merito di questa iniziativa è proprio l’aver colto l’opportunità di queste risorse, per costruire una sicurezza preventiva e partecipata. Se da un lato, le forze di polizia hanno precisi e inderogabili compiti di prevenzione, indagine e repressione dei reati, d’altro lato una conoscenza solida del fenomeno e un coinvolgimento collaborativo da parte dei cittadini è necessario e si può rivelare decisivo”.

Lucia Lusenti di Federconsumatori ha spiegato: “Abbiamo iniziato a fare formazione nei centri sociali per rendere consapevoli del tema e per fornire gli strumenti per affrontare la situazione. L’approccio che cerchiamo di trasmettere ai nostri interlocutori non è quello negativo del ‘sentirsi vittima’ e quindi dell’aver ‘sbagliato’, ma quello positivo di saper rispondere a un sistema che studia i comportamenti e le circostanze di vita delle persone, un sistema che si evolve, anche tecnologicamente, con abilità per poi raggirare. Nella formazione proponiamo quindi una risposa attiva e positiva, che non può che realizzarsi insieme, con aiuto reciproco”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i vertici delle forse dell’ordine, che hanno sottolineato l’utilità della campagna.

Il questore di Reggio Emilia, Giuseppe Maggese ha detto: “Questi crimini odiosi, perpetrati con modalità inattese, invasive della sfera personale, si realizzano molto spesso approfittando della solitudine degli anziani. Perciò serve una consapevolezza diffusa del fenomeno ed è fondamentale creare una rete di protezione intorno alle persone più fragili, che si affianchi alla costante presenza delle forze dell’ordine, che sono attive 24 ore su 24”.

Il colonnello Ivan Bixio, comandante provinciale della Guardia di finanza, ha sottolineato fra l’altro che “in Italia le truffe non prevedono pene particolarmente severe e questo le rende un investimento criminale a basso rischio e ad altissimo rendimento. Dietro a queste azioni criminose ci sono organizzazioni spesso non locali e che pianificano altrove il loro operato illecito, su cui la Guardia di finanza, partendo anche dalle denunce, concentra la propria attenzione, cercando quel che sta ‘dietro’ il singolo reato che si manifesta”.

Il maggiore dei Carabinieri Francesco Coratti, comandante della Compagnia di Reggio Emilia: “Prevenire è molto importante e le azioni messe in campo vanno in questa direzione. Parimenti importante è denunciare: serve farlo, senza timore, poiché questo aiuta a risalire agli autori del reato, può evitare che altri ne vengano commessi e che vi siano altre vittime”.

A conclusione dell’incontro, il comandante della Polizia locale Stefano Poma ha invitato a sua volta a segnalare fatti di truffa e a “ricordare sempre il colore giallo, che connota la comunicazione della campagna, come un campanello di allarme, un promemoria, quando ci si imbatte in maniera del tutto inaspettata in situazioni non chiare”.

LE AZIONI – Campagna di informazione e di sensibilizzazioneNon siamo nati ieri’ – La campagna comprende un flyer informativo rivolto sia alle potenziali vittime di questo odioso reato, sia a tutti quegli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto a vario titolo con persone anziane, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. Spesso, infatti, è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità. Il flyer descrive le situazioni più ricorrenti che avvengono sia presso le abitazioni che fuori casa, suggerendo i comportamenti da tenere, e a chi rivolgersi in caso di dubbio, tentativo di truffa o di minacce. Oltre a questo, faranno parte della campagna anche affissioni stradali, spot video in onda sulle emittenti locali e sui canali social.

Tutti i consigli utili per aiutare i cittadini a tutelarsi dai principali tentativi di raggiro e maggiori informazioni sulle azioni progetto sono disponibili sul sito: comune.re.it/antitruffa

Punti di ascolto antitruffa nei Centri sociali – I punti di ascolto allestiti presso i centri sociali Gatto Azzurro, Tricolore e Fogliano – gestiti da volontari adeguatamente formati con la supervisione e collaborazione della Polizia locale, dei Servizi sociali territoriali del Comune di Reggio Emilia e di Federconsumatori – hanno la funzione di assicurare solidarietà alle vittime di truffa, aiutare nell’espletamento delle misure burocratiche, nell’affrontare danni fisici, psicologici ed economici. Quando si subisce una truffa, oltre al reale disagio fisico e al coinvolgimento emotivo derivante dall’evento, si perde infatti il proprio senso di autostima e si ha la sensazione di non vivere al sicuro in casa propria. Il disagio dell’evento può essere attenuato solo se le vittime, soprattutto soggetti deboli, anziani, vengono aiutate in una logica di intervento solidale specifico, su più campi, siano essi di tipo materiale, fisico o psicologico da parte di esperti.

I punti di ascolto sono attivi nei seguenti orari: Tricolore (via Agosti 6) il martedì dalle 10 alle 12; Gatto Azzurro (via del Gattaglio 30) il mercoledì dalle 14 alle 16; Fogliano (via Pier Luigi Nervi 23) il martedì, giovedì e sabato dalle 15 alle 17.

Corner informativi nei centri sociali – I 27 centri sociali del territorio, in quanto luoghi di socializzazione molto frequentati dalla popolazione anziana, divengono presidi permanenti di prevenzione antitruffa. Presso i centri verrà predisposto un corner specifico con materiale di informazione sul tema. Inoltre nei prossimi mesi verrà definito un calendario di incontri pubblici per favorire l’incontro e lo scambio di esperienze e di informazioni tra cittadini anziani, forze dell’ordine e consulenti di Federconsumatori.

I gruppi di controllo di comunità – Il coinvolgimento dei Gruppi di controllo di comunità, nati nel 2017 dalla stipula di un Protocollo d’intesa tra Comune, Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri e forte di una rete formata da 40 gruppi, 80 coordinatori e la partecipazione attiva di oltre 4.000 cittadini, permetterà di ampliare il presidio del territorio e di meglio intercettare i possibili truffatori. I coordinatori dei Gruppi verranno formati in merito al reato di truffa e ai reati correlati, per metterli nella condizione di veicolare informazioni e consigli nei rispettivi ambiti territoriali di appartenenza, attraverso messaggistica, telefonate e passaparola per raggiungere in maniera mirata gli anziani potenziali vittime di truffa.

ALCUNI CONSIGLI PRATICILe truffe alla porta di casa I truffatori sono particolarmente abili ad individuare pretesti per intrufolarsi in casa. Posso fingere di essere tecnici per la manutenzione, amici di figli e nipoti o impiegati del servizio elettrico. Quindi meglio: non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, sopratutto se si è soli; prima di aprire la porta controllare dallo spioncino e se si ha di fronte una persona che non si è mai vista, aprire con la catenella attaccata; in caso di sospetto sulla persona che si ha di fronte, telefonare all’ufficio di zona dell’ente a cui dice di appartenere per fare una verifica; non mandare i bambini ad aprire se non si è certi dell’identità di chi è alla porta.

Le truffe al telefono Quante volte si ricevono telefonate che propongono di cambiare operatore, aderire a una nuova offerta o con la quale viene comunicato di essere il fortunato estratto di un concorso a premi? Altre volte, dall’altra parte del telefono si può trovare venditori insistenti che propongono offerte dubbie, contratti incomprensibili, pratiche poco chiare. In tutti questi casi: diffidare delle comunicazioni di fortunate vincite o guadagni facili, si tratta molto spesso di truffe; se contattati per un nuovo contratto o un’offerta non fornire dati personali, bancari o i codici di utenza e farsi spedire la documentazione prima di aderire; non rivelare i codici Pod (per la luce) e Pdr (per il gas). Questi codici infatti, insieme ai tuoi dati anagrafici, bastano per far passare a un nuovo operatore. Nel dubbio, quando non si è sicuri, riagganciare è la soluzione migliore.

Le truffe via Internet Internet offre moltissime opportunità utili e interessanti a portata di pc e smartphone, ma anche qualche rischio. Anche sul web infatti si sono moltiplicati i tentativi di truffa per rubare dati importanti, credito telefonico o addirittura denaro attraverso email e siti internet. Ecco qualche consiglio pratico su come prestare attenzione: non aprire email e soprattutto allegati che arrivano da sconosciuti; non cliccare su link che chiedono di verificare le proprie password e i propri codici riservati via sms o via mail: la Banca o la Posta non chiederanno mai di verificare propri codici tramite questo sistema; quando si naviga su internet, non cliccare su link o pulsanti che compaiono in evidenza e che promettono vincite; ricordarsi di proteggere il proprio computer con un programma antivirus sempre aggiornato.