Sono stati inaugurati oggi, in un pomeriggio di festa aperto a tutti e tutte, il nuovo Padiglione e il nuovo Giardino delle Popolarissime nel comparto Acer del Quadrilatero Scalo-Malvasia.

I nuovi spazi sono frutto di un progetto di riqualificazione promosso dal Comune di Bologna in stretta collaborazione con Acer e la Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi, che ha trasformato una parte degli spazi pertinenziali in spazi di uso pubblico e che ha visto il coinvolgimento delle comunità residenti e del territorio.

Il progetto di riqualificazione

Il comparto storico delle “Popolarissime” è stato realizzato nella seconda metà degli anni ’30 dello scorso secolo, disegnando un quadrilatero tra le vie Malvasia, dello Scalo, Pier de’ Crescenzi, Casarini, all’interno del quale si sviluppano una serie di edifici residenziali in linea, con sette piani fuori terra e circa 500 alloggi, separati da ampi spazi verdi pertinenziali completamente aperti sulle vie perimetrali.

Nonostante i giardini del quadrilatero fossero accessibili e il comparto fosse liberamente attraversabile, nel corso del tempo questa zona è risultata scarsamente fruibile e ha subito, col passare degli anni, fenomeni di degrado.

Già nel 2017, l’area era stata oggetto di Laboratori di Quartiere condotti dalla Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi e il progetto “Ri-gener-azioni popolari”, che aveva partecipato al Bilancio partecipativo di quell’anno ma non era risultato vincitore, raccoglieva tutti i bisogni, le istanze e le proposte di intervento raccolte nel corso degli incontri con le associazioni, i gruppi, le comunità e gli abitanti del territorio.
Successivamente, nel 2019 la Fondazione ha coordinato un altro percorso di coinvolgimento di cinque incontri, durante i quali si è lavorato a stretto contatto con i residenti e con le realtà presenti nella zona per raccogliere idee e suggestioni, ma anche per coinvolgere attivamente i residenti nella co-progettazione e nella definizione di bisogni e priorità.

Raccogliendo le proposte dei cittadini, grazie anche a un cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando “Rigenerazione Urbana 2018” e alla partnership tecnica con ACER, a partire dal 2020 il Comune ha intrapreso diverse azioni di rigenerazione degli spazi fisici, per un investimento complessivo di circa 8 milioni di euro.

Con l’aiuto dei fondi regionali sono stati realizzati i seguenti interventi, del costo totale di circa 5 milioni di euro, ripartiti a metà tra Comune e Regione:

  • riqualificazione degli spazi aperti del comparto ERP: rifacimento della rete di scolo delle acque bianche, nuove pavimentazioni dei percorsi, riqualificazione del verde, installazione di arredi, realizzazione di un nuovo padiglione multifunzionale al posto di una palestra in disuso;
  • efficientamento energetico di 3 alloggi ERP di proprietà del Comune: sostituzione degli infissi, ristrutturazione manto copertura, installazione linee vita, isolamento sottotetto e sostituzione delle caldaie più vecchie

Contemporaneamente, il Comune di Bologna e Acer hanno deciso di riqualificare anche la rete fognaria delle acque nere, finanziata con ulteriori risorse principalmente comunali pari a circa 475 mila euro.

Sui tre edifici di sua proprietà, il Comune di Bologna ha inoltre deciso di realizzare il “cappotto”, finanziandolo con proprie risorse per circa 2,3 milioni di euro. La riqualificazione energetica del terzo edificio è ancora in corso ma sarà ultimata entro l’estate.

Gli interventi hanno permesso di restituire agli usi pubblici e sociali un nuovo padiglione attrezzato e un giardino di 2 ettari, il primo parco “dentro” le case popolari, riprendendo l’idea originaria sulla quale il quartiere negli anni ’30 era nato: portare il verde in città.

Attività future

Alla riqualificazione fisica dell’area e degli edifici, segue ora il programma di animazione e gestione condivisa di questo nuovo sistema di spazi pubblici legate al progetto Agende Trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile (ATUSS) – Giardino della Resilienza, finanziato attraverso i fondi PR FSE+ Emilia Romagna 2021-2027, Priorità 3 – Inclusione sociale, Obiettivo specifico 4.11.

Saranno realizzati interventi immateriali integrati di welfare abitativo, culturale e di comunità, mettendo al centro la storia dell’area e la sua stessa collocazione urbana, tra due dei maggiori distretti culturali della città (Dumbo e Manifattura delle Arti) e operando sulla ridefinizione simbolica dell’intero comparto per ricostruire identità positive e relazioni. Per realizzare il progetto, che terminerà nel 2026, saranno impiegati 875 mila euro, di cui 700mila come contributo regionale con fondi FSE+ e la restante parte a carico del Comune.

Le azioni previste riguardano:

  • la gestione del nuovo padiglione collocato nell’area verde del comparto con la promozione di percorsi integrati e trasversali di ascolto e animazione che coinvolgano i residenti dell’area;
  • l’integrazione tra politiche abitative, di prossimità del Quartiere e culturali nell’ottica di valorizzazione del territorio e creazione di momenti di aggregazione rivolti a diverse generazioni e culture;
  • la creazione di opportunità orientative/educative, attività laboratoriali per le competenze, attraverso l’utilizzo di locali vuoti nell’area perimetrale del comparto, ponendo in primo luogo attenzione al coinvolgimento di giovani Neet residenti nell’area.

La Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi supporterà il Comune nelle azioni di inclusione sociale e cura del territorio e monitorerà tutte le attività che si svolgeranno nell’area, in sinergia con il Quartiere Porto–Saragozza, raccontando le evoluzioni del progetto ai residenti e alle realtà coinvolte sul territorio, le sue caratteristiche e le trasformazioni che apporterà.

Acer darà inoltre in gestione alla Fondazione tre ex locali commerciali di via Casarini 40, via Malvasia 29A e 29B, che svilupperà un percorso di progettazione condivisa per selezionare i soggetti che animeranno i negozi sopracitati. Tale attività terrà conto anche degli esiti del percorso di co-programmazione e co-progettazione del Patto LGBTQIA+ 2022- 26, finalizzato a prevenire e rimuovere ogni forma didiscriminazione, a promuovere e a tutelare i diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+.

Acer inoltre promuoverà e organizzerà eventi di comunicazione relative al corretto uso degli spazi comuni e percorsi di accompagnamento all’abitare per i nuclei famigliari residenti. L’obiettivo sarà quello di migliorare la qualità dell’abitare e l’analisi dei bisogni abitativi, tramite l’ascolto dei residenti Erp, attuando conseguenti servizi, comunicazioni o incontri comunitari di approfondimento e confronto sulle tematiche abitative che rispondano ai loro fabbisogni o che suscitano maggiore interesse nella comunità.

A partire dall’inaugurazione un programma di attività culturali animerà il territorio con iniziative di carattere multiculturale e multidisciplinare. Verrà valorizzato l’Hip Hop come esempio di cultura multiforme e inclusiva per godere di spettacoli realizzati dalle scuole di danza di Bologna e dell’area metropolitana, chiamando i giovani delle Popolarissime a partecipare attivamente a performance messe in scena da professionisti affermati, battle e lezioni aperte, unitamente a talk con esperti del settore ed artisti di fama. Le attività proseguiranno nei mesi estivi, nell’ambito del cartellone di Bologna Estate. Infatti la nuova corte ospiterà varie iniziative culturali rivolte non solo ai giovani, ma anche a diverse fasce di popolazione.

Il Quartiere Porto-Saragozza assumerà la gestione del nuovo padiglione dove verranno promossi servizi e attività in ambito sociale, educativo e di promozione del benessere, rivolti alla popolazione residente negli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

In particolare, il padiglione ospiterà un servizio di portierato di comunità, lavoro di rete e animazione sociale, che garantirà un presidio fisico e un punto di ascolto, di orientamento, di partecipazione e di ritrovo della comunità, anche mediante il coinvolgimento degli stakeholders del territorio. Saranno realizzate inoltre azioni di micro-supporto alla quotidianità, mediazione dei conflitti, interventi di protezione e assistenza di bassa soglia, facilitazione digitale, e promosse le reti spontanee di volontari residenti. È inoltre previsto il coinvolgimento attivo della popolazione residente della zona nella cura e rigenerazione dei beni comuni delle corti del comparto, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, del riciclo, del riuso e di riduzione degli sprechi, del consumo consapevole e di riduzione dei consumi energetici, anche mediante l’avvio di processi per la redazione di regole comuni.

In orario pomeridiano il padiglione ospiterà uno dei servizi educativi extrascolastici per preadolescenti e adolescenti. L’aggancio delle e degli adolescenti sarà realizzato mediante uno specifico progetto di educativa di strada per offrire attività educative, ricreative, laboratoriali e occasioni di socializzazione strutturate anche all’interno degli spazi del Padiglione, potenziando il servizio ed estendendolo nella giornata del sabato e nel periodo estivo di sospensione scolastica estremamente delicati per il rischio di povertà educativa.

Sono infine previste ulteriori iniziative, rivolte a diversi target a partire dai bisogni emergenti, in collaborazione con soggetti del terzo settore.