E’ scomparso all’età di 88 anni, Dezio Termanini. Fu Sindaco di Sassuolo dal 1980 al 1985, e prima, per una quindicina d’anni, consigliere comunale – prima del Psi, poi dell’allora PCI – vicesindaco e assessore all’urbanistica e anche segretario cittadino del PCI. Ingegnere, da età degli anni Ottanta aveva lasciato la politica attiva per dedicarsi alla professione.

Lascia la moglie Silvana, i figli Enrico e Francesca, la sorella Eliana.

Domani sera alle 20 rosario di suffragio presso la Chiesa Parrocchiale della Consolata, dove lunedì mattina alle 10,30 verranno celebrate le esequie.

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“Una persona che tutti ricordano – afferma il Sindaco Gian Francesco Menani – per serietà, schiettezza ed onestà. Ai suoi famigliari, ai tanti amici che lascia vanno le più sincere e sentite condoglianze a nome dell’Amministrazione Comunale tutta e dell’intera città di Sassuolo”.

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Il Comitato Direttivo di ANPI-Sassuolo si stringe con affetto intorno alla famiglia dell’ingegnere DEZIO TERMANINI e porge le più vive condoglianze alla moglie Silvana Giovannini, ai figli Enrico e Francesca, ai nipoti e parenti per la perdita.

L’ing. Dezio Termanini, nato  a Sassuolo il 27 aprile 1936, ha lasciato un segno profondo nella storia dell’amministrazione del Comune di Sassuolo e nella città come si presenta oggi, dapprima come vicesindaco e assessore all’urbanistica nella sindacatura dell’onorevole Alcide Vecchi (1970-1980), poi a sua volta come sindaco della città dal 1980 al 1986. Molteplici infrastrutture (circonvallazione, sistema fognario e acquedottistico, sottopasso di Braida, nuovo ospedale civile, scuole, depuratori, recupero di beni architettonici quali le Paggerie ducali, trasferimento dal centro urbano di insediamenti industriali, per fare solo alcuni esempi) furono pianificate e/o su suo impulso realizzate nel corso della sua lunga dedizione alla città.

Amministratore colto e umano, dalla visione lungimirante ed europea, consapevole del profilo mondiale della sua città e del ruolo di Sassuolo nella produzione della ricchezza nazionale, attento ai bisogni di una società sassolese nella quale, dopo i gloriosi trenta (1945-1975), stavano già dalla fine degli anni Sessanta esplodendo i problemi della viabilità, dell’inquinamento, della casa, dell’immigrazione dal Sud, degli anziani e della sanità, ai quali rispondeva con progetti e servizi innovativi.

ANPI-Comitato comunale di Sassuolo, in modo particolare, è a lui grata per la sensibilità mostrata verso la memoria pubblica e le celebrazioni dei caduti partigiani, fra le tante iniziative promosse, per il ricordo della resistenza disarmata dei cittadini sassolesi e del vicecomandante partigiano salernitano ten. Ugo Stanzione (oltre che del generale Ugo Ferrero e del soldato Ermes Malavasi) nei fatti avvenuti l’8 settembre 1943 a Palazzo ducale che, dal 1984, si rinnova ogni anno.

Inoltre, l’ideale e l’impegno antifascista del Sindaco Termanini si espressero nella cura della memoria storica, dando avvio alla laboriosa ricerca che si svolse lungo tutti gli anni Ottanta del secolo scorso e approdò nel 1989 alla pubblicazione del saggio di Francesco Genitoni Soldati per conto nostro. La Resistenza a Sassuolo e nella valle del Secchia, lasciando in tal modo in eredità alle generazioni future uno strumento di conoscenza fondamentale sul tema.

Le esequie si svolgeranno lunedì 29 aprile alle ore 10.30 presso la chiesa della SS Consolata -Unità Pastorale Madonna del Carmelo, in Pontenuovo.