“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Come l’araba fenice, l’enunciato di Lavoisier, prima ancora di interpellare apodittiche verità scientifiche, invita l’umanità a scoprirsi in cammino, militante per vocazione, multiforme per necessità. Il rito diventa allora l’anello di congiunzione di cui ci serviamo per mostrare al mondo, con sincerità cristallina, il momento sacro e fecondo, altrimenti ineffabile, del passaggio tra le diverse manifestazioni della nostra identità in trasformazione. Compleanni, anniversari, rievocazioni, memorie, testimonianze: sono soglie tra mondi distinti, uno, quello morente, in subduzione all’altro, che ne prende il posto e ne raccoglie, per così dire, il testimone. Chi può dire il momento esatto in cui il seme cede al germoglio? Chi c’era per vedere la roccia farsi sabbia? Chi sa distinguere il misterioso istante in cui l’infanzia lascia il posto all’età adulta? Che forma ha un’idea, un ideale, un sogno, un istante prima di diventare voce, impegno, realtà?

L’indubbio privilegio dell’arte scenica è quello di saper immortalare, per essenza, quel momento di trasformazione, restituendo allo spettatore il profumo paziente della lievitazione, il tempo eterno e fugace del divenire, la porta socchiusa a lasciar intravedere il possibile. Messi da parte gli abiti ordinari e quotidiani, l’interprete si riveste di quelli “curiali” del personaggio, in un cortocircuito che, su e giù dal palco, innesca cambiamenti e singolari connessioni. Una metamorfosi continua, che chiede di essere vissuta, prima ancora che capita.

Torna a calcare i palcoscenici di Reggio e provincia il rituale appuntamento con la rassegna MetaMorfosi, giunta alla sua XXV edizione, dal 1 maggio al 17 giugno. Un anno di lavoro per gli allievi e le allieve della Scuola di Teatro del Centro Teatrale MaMiMò, un anno, appunto, denso di incontri, esperienze, cambiamenti, progetti che ora trovano il loro coronamento in questo momento, come detto, di passaggio e condivisione dei frutti maturati. 400 allievi, per 25 corsi, dai giovanissimi allievi junior ai veterani ed esperti del professionalizzante, sotto la guida attenta e professionale di oltre 20 insegnanti e collaboratori: questi alcuni dei numeri della Scuola di Teatro, ormai da decenni eccellenza e consolidata realtà di formazione teatrale e scenica. Quest’anno, tale traguardo si affianca ad altri importanti celebrazioni e trasformazioni in casa MaMiMò: ricorrono infatti i 20 anni di costituzione della Compagnia, mentre sono in partenza a maggio i lavori di ristrutturazione del Teatro Piccolo Orologio, che resterà chiuso durante la stagione estiva, per riaprire rinnovato a novembre. Alla luce di queste importanti novità, gli spettacoli di MetaMorfosi andranno in scena in ben quattro diversi teatri della Provincia, a testimoniare la radicata e capillare presenza sul territorio della Scuola di Teatro: saranno infatti il Teatro San Prospero e il Teatro San Francesco da Paola a Reggio, il Teatro Metropolis di Bibbiano e Polo Made di Scandiano.

“Una cosa che rende unico questo appuntamento”, scrivono Fabio Banfo e Luca Cattani, responsabili della Scuola di Teatro MaMiMò, “è il fatto che non è mai uguale a se stesso: primo perché ogni hanno cambiano gli spettacoli, i testi, le regie, gli stili di recitazione, le sfide, le storie e i personaggi; secondo perché l’emozione di salire sul palco rimane enorme, come se fosse ancora e sempre la prima volta. A teatro si debutta sempre. Che è come dire che a teatro si muore e si rinasce di continuo. Ci si rinnova, si cambia, mantenendo inalterato il gesto di slanciarsi sulle tavole del palcoscenico, di trasformarsi di fronte al pubblico, facendo dono totale di sé. É una cosa meravigliosa quella che facciamo ed è bella anche perché non smettiamo mai di farla insieme”.

Si partirà mercoledì 1 e giovedì 2 maggio alle ore 21 con lo spettacolo “Lisistrata. La pace è una cosa dura”, che vedrà in scena al Teatro San Francesco da Paola in via Emilia all’Ospizio 62 gli allievi del corso di Recitazione Avanzato, per la regia di Gian Marco Pellecchia: una rivoluzione del desiderio al femminile che intreccia teatro classico e contemporaneità punk, un discorso non convenzionale intorno alle guerre che hanno insanguinato e insanguinano il mondo.

Programma completo consultabile su www.mamimo.it

Biglietti: €10 – €5. Info e prenotazioni: biglietteria@mamimo.it, 0522.383178 dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30.