Come da disposizioni del Comando Provinciale, il fine settimana è stato particolarmente vigilato dai Carabinieri con la rituale intensificazione dei servizi a carattere preventivo e repressivo.

Nella tarda serata di ieri, in centro città, una donna ha chiesto aiuto ai militari poiché insidiata nella sua dimora dall’ex compagno 46enne che, sebbene sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento nei suoi confronti, le si era presentato improvvisamente alla soglia dell’abitazione dove, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva iniziato a sferrare calci e pugni alla porta chiedendo di entrare in casa.

I Carabinieri sono intervenuti immediatamente sorprendendo l’interessato ancora sull’uscio di casa e, dopo i necessari accertamenti, lo hanno dichiarato in arresto per la violazione dell’articolo 387bis del codice penale. L’uomo verrà condotto innanzi al Giudice del Tribunale di Modena per essere giudicato con rito direttissimo.

A Pavullo nel Frignano i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile procedevano al ritiro della patente di guida ed al sequestro amministrativo dell’automobile nei confronti di un 30enne colto al volante dell’autovettura in palese stato di ebbrezza alcolica, visti i risultati postivi di entrambe le prove dell’alcol test cui veniva sottoposto.

Stessa sorte subiva un 50enne a Carpi, controllato dai militari alla guida di un veicolo nelle vie del centro cittadino. I due interessati, per effetto della natura penale della specifica violazione di legge, sono stati entrambi denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena.

Altro deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria modenese pativa un cittadino marocchino di 31 anni, controllato dai Carabinieri a Savignano sul Panaro all’interno di un esercizio pubblico dopo un alterco con un connazionale. I militari, intervenuti su richiesta dei gestori, trovavano l’interessato in possesso di un coltello di dimensioni importanti occultato negli abiti. L’arma, nello specifico contesto suscettibile di pericoloso utilizzo, veniva sequestrata e l’uomo indagato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.