“Domani sarò convintamente alla manifestazione in piazza Grande organizzata da CGIL CISL e UIL. La festa del Lavoro è l’occasione per mettere al centro un tema che coincide con la dignità di ognuno e ognuna ma l’impegno non può esaurirsi certo con la giornata del primo maggio.

Nel lavoro c’è infatti il progetto di futuro e di libertà di ogni cittadino. A smentita della propaganda delle forze politiche al governo a Roma, sono risuonate le parole forti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proprio ieri ha ricordato come bisogna porre l’accento non solo sulla quantità del lavoro ma sulla sua qualità in termini di salario, di sicurezza di incrocio con le possibilità che danno le nuove tecnologie e in particolare l’intelligenza artificiale. Sono questioni fondamentali che toccano anche il nostro territorio: i lavoratori non recuperano il potere d’acquisto neanche a fronte di una diminuzione dell’inflazione. Nella città di Modena continua la preoccupante tendenza all’aumento del lavoro povero, con salari bassi, e non stabile che penalizza in particolare le donne e i giovani. Non solo: in questa città c’è un pezzo di storia industriale che sta dando da troppo tempo segnali negativi. I nuovi dati trimestrali di Stellantis segnano per Maserati un calo di vendite del 48% rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente. Abbiamo letto la nuova smentita sulle ennesime voci di vendita e crediamo all’impegno dell’amministratore delegato Ficili ma chiediamo di conoscere il piano industriale per l’importanza strategica di questa fabbrica per Modena.

Con i sindacati abbiamo avviato un tavolo definito di salvaguardia per tutelare il lavoro e il tessuto economico modenese e garantire una transizione giusta. L’interlocuzione con CGIL CISL e UIL caratterizzerà con costanza questa amministrazione che è fortemente convinta dell’importanza dei corpi intermedi nella tenuta della coesione sociale”.