Nella tarda mattinata di domenica 4 maggio, un Vice Brigadiere dei Carabinieri, libero dal servizio e in abiti civili, si trovava presso un supermercato di Cadelbosco di Sopra per motivi personali, quando notava la presenza di un soggetto a lui ben noto, già gravato da precedenti per reati di varia natura e destinatario di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni nel Comune di Cadelbosco Sopra. Il militare, con grande prontezza e senso del dovere, decideva di avvicinare l’uomo, notando anche che lo stesso si trovava a bordo di una bicicletta elettrica apparentemente di valore, pur non risultando svolgere alcuna attività lavorativa.
Alla semplice richiesta di spiegazioni sulla provenienza del mezzo, il soggetto reagiva con violenza verbale, lanciandosi in una serie di pesanti insulti e minacce nei confronti del carabiniere e mostrando una catena in ferro in modo intimidatorio. Nel tentativo di fermarlo, il militare veniva più volte minacciato e infine colpito con la catena. Nonostante l’aggressione, riusciva a tenere sotto controllo la situazione e a richiedere rinforzi. Poco dopo, l’uomo tentava nuovamente di colpirlo, ingaggiando una violenta colluttazione. Solo grazie all’immediato intervento di una pattuglia in servizio, composta da altri due militari in forza alla stazione di Cadelbosco Sopra l’aggressore veniva immobilizzato e ammanettato, non senza difficoltà.
Condotto presso la caserma, il soggetto proseguiva con atteggiamenti aggressivi e minacce di morte nei confronti dei militari presenti. A un certo punto simulava un malore, inducendo il personale a contattare il servizio 118. Tuttavia, dopo pochi minuti, si rialzava in apparenti perfette condizioni e riprendeva con nuovi insulti e minacce. Per questi motivi con le accuse di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e violazione del provvedimento del foglio di via dal comune di Cadelbosco Sopra i carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto un 19enne cittadino tunisino residente a Reggio Emilia ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.