Riapertura ufficiale questa mattina per la Sp108 nei pressi del ponte del PianelloDopo la riapertura al traffico nei giorni scorsi, questa mattina riapertura ufficiale della Sp108 nei pressi del ponte del Pianello, dove grazie alla Provincia è stata realizzata un bypass che consente il transito in sicurezza nel tratto interessato da un vasto movimento franoso lo scorso ottobre.

Per l’occasione è stato organizzato un ultimo sopralluogo di verifica formale e di ringraziamento a lavoratori e imprese esecutrici a cui hanno preso parte lo stesso presidente della Provincia Giorgio Zanni, il sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell’Unione Appennino Emanuele Ferrari, il sindaco di Villa Minozzo e consigliere provinciale delegato per la Montagna Elio Ivo Sassi, il vicesindaco di Castelnovo Daniele Valentini con l’assessore alla Viabilità Giorgio Severi, il sindaco di Ventasso Enrico Ferretti, il sindaco di Carpineti Giuseppe Ruggi, il vicesindaco di Vetto Aronne Ruffini, il vicesindaco di Toano Roberto Zanini e il presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano Fausto Giovanelli.

“Ringraziamo la Provincia, i suoi tecnici ed il presidente Zanni per l’attenzione e l’ottima collaborazione – affermano i sindaci Ferrari e Sassi – che ha portato all’individuazione di questa soluzione definitiva per consentire il transito lungo la SP 108, con la realizzazione di una deviazione che allontana il tracciato dalla frana attiva: una scelta che è stata frutto di un confronto con i Comuni appenninici e che porta ad una riapertura molto attesa da parte dei residenti della zona. Un tracciato fondamentale anche per la fruizione di alcune aree ambientali e turistiche di maggior pregio dell’Appennino, come le Fonti di Poiano e i Gessi Triassici, patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Non un intervento provvisorio o ‘tampone’, dunque, ma una soluzione importante, sicura e soprattutto definitiva di cui non possiamo che essere grati”.

L’intervento

A causa della particolare vastità e complessità del movimento franoso attivatosi lo scorso ottobre la progettazione è stata preceduta da una accurata fase di studio finalizzata a definire le modalità del miglior intervento possibile. Sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte di un geologo specializzato nello studio dei cinematismi delle frane di crollo e sono stati realizzati anche un rilievo plano-altimetrico con laser scanner e uno studio geomeccanico con rotolamento dei massi, attività che ha comportato anche il calarsi in parete per analizzare il quadro fessurativo e la stabilità dei singoli blocchi a rischio distacco. Proprio tutti questi studi hanno portato a scartare l’ipotesi di un vallo, una sorta di ‘duna’ in grado di dissipare l’energia cinetica dei massi in caso di ulteriori smottamenti. La Provincia, d’intesa con i Comuni, ha pertanto previsto la realizzazione di un bypass, in pratica la demolizione e la ricostruzione verso valle di un tratto di circa 200 metri di strada provinciale. Il materiale demolito è stato recuperato per realizzare il rilevato stradale del nuovo tratto, con benefici in termini economici ed ambientali. Numerose anche le autorizzazioni paesaggistiche e ambientali che la Provincia ha dovuto ottenere trattandosi di un’area inserita nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, all’interno del Sito di interesse comunitario dei “Gessi Triassici” dichiarato nel 2023 Patrimonio mondiale dell’Umanità e a meno di 150 metri dal torrente Dorgola. Proprio in considerazione del materiale particolarmente significativo dal punto di vista geologico-scientifico e rappresentativo dell’habitat “Pareti rocciose con vegetazione casmofitica, sottotipi calcarei” che caratterizza la parete rocciosa crollata, il Parco ha richiesto che il materiale lapideo oggetto di disgaggio venisse trasportato alle Fonti di Poiano per finalità di educazione ambientale.