Proseguono i lavori di ripristino e messa in sicurezza, iniziati a fine aprile, della Sp 40, la provinciale che collega Castelnovo Sotto e Cadelbosco di Sotto, chiusa dallo scorso autunno a casa dell’ondata di maltempo che provocò l’esondazione di Crostolo e cavo Cava. Ieri pomeriggio il presidente della Provincia Giorgio Zanni, accompagnato dall’architetto Daniela De Angelis del Servizio Infrastrutture, ha compiuto un sopralluogo nel cantiere insieme ai di Cadelbosco Sopra e Bagnolo in Piano, Marino Zani e Pietro Cortenova, e all’assessore all’Ambiente del Comune Castelnovo Sotto, Marco Rosselli.

Un intervento da 650.000 euro, interamente finanziati dalla Provincia di Reggio Emilia con un apposito assestamento al proprio bilancio, preceduto da un’attenta fase di studio e da diversi sopralluoghi con tutti gli altri enti coinvolti nella gestione dei corsi di Crostolo e cavo Cava che – dopo rilievi topografici dell’area e indagini geognostiche e geofisiche – prevede il consolidamento delle scarpate con terre rinforzate, anche per creare l’alloggiamento dei guard-rail a norma.

Il progetto, anche ieri, è stato ritenuto il migliore possibile per garantire in tempi rapidi la riapertura in sicurezza di questa importante arteria di collegamento da tutti gli amministratori, che in questi mesi lo avevano condiviso. “Troviamo pertanto davvero sorprendente che da parte del Comitato alluvionati, sulla base di non si sa quali competenze tecniche, si continuino a manifestare perplessità e, soprattutto, si metta in dubbio la sicurezza dei ponti, a maggior ragione considerando che il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Alessandro Santachiara, già lo scorso 11 aprile aveva incontrato insieme all’architetto De Angelis i cittadini fornendo loro in maniera dettagliata tutti i chiarimenti tecnici – affermano il presidente della Provincia e gli amministratori dei tre Comuni – La sicurezza dei quasi mille chilometri di strade e dei 630 ponti che la Provincia gestisce è la priorità per tutti i nostri enti: le nostre strutture tecniche ben conoscono, monitorandolo con continuità e attenzione, lo stato dei ponti sul cavo Cava e sul torrente Crostolo, che non presentano condizioni di rischio tali da inibirne il transito. Le condizioni di degrado rilevate sono infatti del tutto fisiologiche per questa tipologia di strutture che saranno risolte in base agli interventi in corso di programmazione, con i tempi dovuti”.

“Né ha alcun senso richiedere la rettificazione di curve e la realizzazione di due nuovi ponti, che noi per primi saremmo ben lieti di realizzare se non fosse che comporterebbe una spesa di almeno dieci volte tanto – aggiungono il presidente Zanni e i sindaci – Risorse che né la Provincia né i Comuni dispongono, a causa dei continui tagli che hanno dovuto subire e dei mancati ristori da parte della Protezione civile, almeno per il momento, per i numerosi interventi che sempre più spesso siamo chiamati a realizzare per fronteggiare eventi meteo estremi. In ogni caso il progetto prevede l’adeguamento di circa 1 metro delle sezioni stradali per adeguarli sia rispetto ai guard-rail sia per migliorare la percorribilità, soprattutto da parte dei mezzi pesanti, in corrispondenza delle curve presenti alle sommità delle rampe”.

Ad aggiudicarsi i lavori della sistemazione della Sp 40 è stata la Ieco srl di Ventasso: la conclusione del cantiere, compatibilmente con le condizioni meteo, anche dopo il sopralluogo di ieri è confermata tra fine giugno e inizio luglio.