L’attenzione ai giovani musicisti, il rapporto con l’ambiente e il territorio, il coinvolgimento di nuovi compositori sono i tratti più importanti dell’attività per i prossimi mesi di Icarus, il gruppo musicale fondato oltre trent’anni fa e apprezzato in Italia e in Europa per l’attenzione verso le molteplici forme della musica contemporanea.
“La programmazione artistica di Icarus nel 2025 – racconta il direttore artistico Marco Pedrazzini – segue tre linee principali: da un lato la promozione degli autori e degli esecutori più giovani, per dare un’apertura sulle ultime poetiche e un’occasione di ascolto delle nuove generazioni. In questo contesto si collocano i concerti legati alle masterclass di Pierluigi Billone, di Daniela Terranova, di Francesco Filidei e l’avvio del Festival di Icarus presso il Chiostro dell’Ostello della Ghiara di Reggio Emilia: Sottosuoli, dove è particolarmente impegnata la formazione giovanile under 35 di Muzak.
Una seconda e importante linea di programmazione è legata al festival “Storie della Pianura” che segue la fortunatissima edizione del Festival dell’Appennino dello scorso anno. Anche in questo caso i temi portanti sono quelli legati all’ecologia, anche attraverso un uso creativo della tecnologia, in connessione al concetto di comunità. I temi legati alla natura e alla relazione che ci collega intrinsecamente ad essa, verranno sviluppato dal concerto “Alle radici del suono” il 23 maggio all’Ecoparco dell’Olmo di Guastalla, in collaborazione con l’associazione luzzarese INDACO 432hz e al Festival che si svolgerà nelle date immediatamente successive. Intrecciati agli interventi di Fabio Bortesi, esperto conoscitore delle piante, in dialogo con Fiorello Tagliavini, assessore alla cultura del Comune di Guastalla, i tre brani originali verranno eseguiti dai musicisti di Icarus e del gruppo francese Flashback. Per quanto riguarda il rapporto con le comunità, ci sarà una originale realizzazione del Mahābhārata di Riccardo Nova all’interno della colonia indiana presente nella pianura padana, che si svolgerà al King Palace di Cremona, con la collaborazione di famosi musicisti indiani quali: Varijjasheree Venugopal, voce e flauto indiano, BC Manjunath, mridangam, e dell’Ensemble tedesco MusikFabrik, con Christine Chapman, corno francese, conchiglia e Marco Blaauw, tromba e conchiglia.
Infine, una linea della programmazione legata alle celebrazioni e agli anniversari in quest’anno particolarmente ricco di ricorrenze: in particolare il centocinquantenario della nascita di Maurice Ravel e il centenario di quella di Luciano Berio. I concerti si svolgeranno a Como, a Palazzo Te di Mantova, a Bologna e Ferrara.
Molto importante la collaborazione di Icarus con I Teatri di Reggio Emilia/Festival Aperto, Reggio Parma Festival che porta alla realizzazione dell’imminente debutto di My name is Floria (16 e 18 maggio), nuova opera, in prima assoluta di Virginia Guastella, liberamente tratta dal personaggio di Floria Tosca e al melodramma di Sardou, sia nella versione di Illica e Giacosa per l’opera di Puccini, nel nuovo allestimento del team creativo Fanny & Alexander. Un altro importante appuntamento, grazie alla Fondazione I Teatri, sarà nella prossima edizione del Festival Aperto Il sole s’era levato al suo colmo, un progetto di Mihai Codrea, Sânziana Dobrovicescu, Lars Tuchel, Iona Nitulescu, Alexandra Budianu, Daniel Gravila, con i musicisti di Icarus. Si tratta di un progetto ideato dal collettivo artistico romeno, liberamente ispirato al capolavoro letterario Le Onde di Virginia Woolf, dove suono e immagini si compenetrano reciprocamente.
A sottolineare la vocazione internazionale di Icarus, l’ensemble parteciperà a luglio al Festival di Perelada (Spagna) per prendere parte ad un progetto di teatro musicale intitolato Hort/Garden, dove giovani emergenti provenienti da diversi paesi affrontano il tema dell’ecologia e la cura della natura sulla base delle suggestioni musicali elaborate da Mario Cortizo e Elena Tarrats, con la drammaturgia e libretto di Helena Tornero e con l’ elettronica di Damien Bazin, in uno spettacolo realizzato dalla regista Silvia Costa.
ALLE RADICI DEL SUONO CON ICARUS ENSEMBLE – ALL’ECOPARCO DELL’OLMO DI GUASTALLA
Alle radici del suono è il nuovo progetto ideato da Icarus per approfondire le relazioni tra musica e paesaggio. Molto più di un concerto, Alle radici del suono sarà una festa che si terrà venerdì 23 maggio all’Ecoparco dell’Olmo di Guastalla, primo evento del festival Storie della Pianura. L’inizio della festa è previsto alle 18,30 con una visita guidata al parco e la presenza di bancarelle che offriranno cibo di strada. Situato a Pieve di Guastalla, in località Sabbioni, l’Ecoparco dell’Olmo di Guastalla è un vero gioiello naturalistico che si sviluppa lungo il corso di un ramo del Cavo Fiuma. L’interno del parco integra una folta vegetazione a strutture rurali e decorative in muratura, vivacizzate dalla presenza di numerosi uccelli, pesci e animali da cortile. L’iniziativa si avvale della collaborazione del Festival INDACO 432hz.
“Storie della Pianura – spiega il direttore artistico Marco Pedrazzini – sarà la continuazione ideale di Storie dell’Appennino dello scorso anno e ne ricalca in parte lo schema: riunire temi di grande attualità come l’ecologia e l’uso di tecnologie di nuova generazione con il concetto di comunità, diversamente declinabile. Il primo appuntamento sarà dedicato interamente alla natura e alla nuova consapevolezza che ne deriva dal filtro magico della tecnologia.”
Dopo l’apertura – ore 18.30 – toccherà ai musicisti di Icarus presentare Ornitology II di Alessandro Perini composto per una formazione che include ocarine, flauti ed elettronica. “Il pezzo – racconta l’autore – è stato composto utilizzando registrazioni di uccelli effettuate presso la stazione di ricerca biologica di Kilpisjärvi, durante una residenza organizzata dalla BioArt Society nella Lapponia finlandese. Durante un trekking al confine tra Finlandia, Svezia e Norvegia, ho incontrato due uccelli che cantavano come se fossero i canali sinistro e destro di una traccia stereo, chiamandosi a vicenda. Da queste registrazioni sono state sviluppate strutture poliritmiche, con sei musicisti che suonano con metronomi diversi. Anche il materiale armonico è derivato da queste registrazioni, espandendo le armonie latenti già presenti nel canto degli uccelli.”
Seguirà un dialogo fra l’Assessore alla cultura del Comune di Guastalla Fiorello Tagliavini e Fabio Bortesi, esperto di piante. “In questa occasione mi piacerà approfondire miti, riti e leggende che hanno interpretato la natura come un dialogo vivente, popolato da presenze vegetali cariche di sacralità. Nel mio lavoro – prosegue Fabio Bortesi – cerco di ripercorrere un cammino che intreccia cultura, memoria e nuove scoperte, invitando a guardare al mondo vegetale non più come sfondo inerte, ma come interlocutore antico e vitale.”
La festa si concluderà con altre due esecuzioni musicali. Icarus proporrà Holz brano composto da Mathieu Corajod per una formazione che prevede violino, elettronica, l’interazione con gli alberi, ed è ispirato a due Microgrammi del grande scrittore svizzero Robert Walser: il violino dialoga con gli alberi del parco. La festa si chiude con Ephémères harmonies, opera commissionata lo scorso anno da Icarus per video, flauto, chitarra, arpa, percussioni ed elettronica. Creata a sei mani da Alexander Vert, Miguel Fernandez, dal video artista Thomas Köppel, è affidata ai solisti dell’Ensemble Flashback che, insieme ai musicisti di Icarus, daranno vita ad un lavoro di forte impatto tecnologico e allo stesso tempo di basso consumo energetico, con elettronica dal vivo e proiezioni sulle fronde degli alberi.
Come importante ripensamento della relazione fra musica e territorio, ‘Storie della Pianura” è un progetto di Icarus Ensemble, formazione tra le più apprezzate per l’esplorazione e la valorizzazione della musica contemporanea, realizzato principalmente con fondi TOCC, con la sovvenzione del Ministero della Cultura, con i contributi della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Manodori. Si avvale del Patrocinio del Comune di Guastalla.
ICARUS INCONTRA L’INDIA A CREMONA CON IL MAHĀBHĀRATA DI RICCARDO NOVA
Sempre più importante nelle nuove produzioni di Icarus è l’incontro con comunità coinvolte direttamente nei progetti ideati dall’ensemble secondo l’idea di creare una condizione di reciproca influenza. Ecco perché oltre ad aggiungere un fondamentale episodio del nuovo Festival ‘Storie della Pianura’, la realizzazione del Mahābhārata di Riccardo Nova si annuncia come un vero evento in quanto proposta all’interno della colonia indiana presente nella pianura padana.
Cuore pulsante dell’iniziativa, realizzata in stretta collaborazione con INDACO 432hz, associazione luzzarese, con la Fondazione Alain Daniélou, con l’Ensemble MusikFabrik, nell’ambito di Summer Mela, è il King Palace, locale tradizionale indiano, noto come punto di riferimento della comunità indiana.
Mahābhārata prenderà vita il prossimo venerdì 27 giugno al King Palace di Cremona (ore 19.30) dall’incontro di rinomati musicisti indiani – Varijjasheree Venugopal alla voce e al flauto indiano e BC Manjunath al mridangam – di solisti dell’Ensemble tedesco MusikFabrik – Christine Chapman al corno francese e conchiglia e Marco Blaauw, tromba e conchiglia – e dei musicisti di Icarus che sono Maria Gilda Gianolio all’arpa, Giorgio Genta alla chitarra elettrica, Michele Di Modugno e Francesco Pedrazzini alle percussioni e Diego Petrella alla tastiera.
Con i suoi oltre 100.000 versi, il Mahābhārata è uno dei poemi più lunghi del mondo e racconta la storia del conflitto tra due famiglie rivali. Il vasto poema narra del dominio del regno di Kurukshetra e della famosa battaglia di Kurukshetra, in cui vennero uccisi quasi tutti i guerrieri di entrambe le parti. Tuttavia, il Mahābhārata contiene anche numerose digressioni che trattano temi come la religione, l’etica, la filosofia e la spiritualità. La profonda riflessione sull’induismo è la base del poema per offrire un punto di vista unico sull’esistenza umana e sulle sue mille contraddizioni.
Artista poliedrico e pronto a spaziare nei più diversi linguaggi della musica contemporanea, Riccardo Nova ha trascorso lunghi soggiorni in India dove ha approfondito la conoscenza della musica carmatica. Presente con le sue opere nei più importanti festival in Italia e all’estero, Nova si è confrontato con il Mahābhārata e ha dato vita ad una composizione che dopo l’acclamato debutto in Germania è stato presentato per la prima volta in Italia lo scorso anno al Maggio Musicale Fiorentino. In questa composizione – proposta rinnovata a Cremona grazie all’ originalissimo contesto – Nova ha voluto reinterpretare l’epica indiana portando sul palco mantra, ritmi ancestrali e sonorità contemporanee.
Come importante ripensamento della relazione fra musica e territorio, ‘Storie della Pianura” è un progetto di Icarus Ensemble, formazione tra le più apprezzate per l’esplorazione e la valorizzazione della musica contemporanea, realizzato principalmente con fondi TOCC, con la sovvenzione del Ministero della Cultura, con i contributi della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Manodori. Si avvarrà del Patrocinio del Comune di Cremona.
Info: icarusvsmuzak.com
Icarus
Icarus è la prosecuzione della fortunata esperienza di Icarus Junior e Icarus vs Muzak, formazioni giovanili dell’Ensemble Icarus. Dal gruppo originario, costituito nel 1994, più di trent’anni fa, Icarus ha ereditato la fortuna internazionale. Vincitore nel 2020 del bando del Ministero degli affari esteri “Vivere all’Italiana in Musica” per la diffusione della musica italiana nel mondo è presente nella Macedonia del Nord (2021), in Spagna (Barcellona 2022 al Mercat de les Flors-Casa de la Dansa con la compagnia catalana ROPA, 2023 Festival di Badajoz, 2025 Vitoria Festival Bernaola Zikloa, Bilbao XXXI Encuentro de Musica Contemporanea), in Messico (2022: Festival Cervantino, Foro Internacional de Musica Nueva, il Centro National de las Artes, il Festival Internacional de Santa Lucia), in Lituania (2022 Gaida Festival di Vilnius); Croazia (Cantus Festival 2023-2024 e Festival Kelemen 2023). Ha collaborato con I Teatri di Reggio Emilia alla realizzazione di diverse opere (The Turn of the screw di Benjamin Britten, Brundibar di Hans Krása, Alfred, Alfred di Franco Donatoni, La Serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi, My name is Floria di Virginia Guastella e a diverse produzioni del Festival Aperto. Ha commissionato lavori a Salvatore Sciarrino (Paesaggi con macerie, confluito in un CD monografico edito da Kairos), Ivan Fedele (Tanka), Riccardo Nova (Gold). Ha inoltre commissionato e realizzato Operapaese di Giorgio Battistelli, site specific di grande impatto sociale nella comunità montana, inserito in Storie dell’Appennino, festival internazionale organizzato da Icarus e dedicato al rapporto con la natura e alla rigenerazione digitale. Tra i partecipanti l’ensemble francese Flashback, lo spagnolo Kuraia, e diverse altre realtà italiane. Sempre nel 2024 è stato eseguito Voci Vicine 2.0 di Fabio Cifariello Ciardi al Mittelfest, al Parco della Musica di Roma, a Zagabria e a Bologna.