Continua, senza sosta, l’attività di contrasto dell’U.P.G.S.P. nei confronti dei reati predatori commessi in città. Nella notte di oggi, operatori delle Volanti della Polizia di Stato sono intervenuti in via Kennedy a seguito di allarme intrusione presso un bar. Sul posto gli agenti appuravano che la porta d’ingresso era stata danneggiata, in quanto il vetro centrale era completamente in frantumi.

Allo stesso tempo, giungeva in Sala Operativa un’altra segnalazione di intrusione in una farmacia sita qualche civico più avanti, nella stessa via. Veniva inoltre segnalato un uomo, con il volto coperto da un cappuccio nero, che si era allontanato a bordo di una bicicletta dal luogo dell’intrusione. Gli operatori delle Volanti, raggiunto velocemente il luogo, constatavano anche qui il danneggiamento della porta a vetri, avvenuto presumibilmente con un tombino, abbandonato a pochi metri dalla porta, ma non rintracciavano nessuno.

Tuttavia, mentre gli agenti delle Volanti erano impegnati nell’attività di sopralluogo presso la farmacia, la Sala Operativa della Questura diramava un’altra nota di intrusione presso un esercizio commerciale sito a circa un chilometro dalla farmacia. Immediatamente, la pattuglia delle Volanti si portava a quel civico mentre ne sopraggiungeva un’altra in ausilio. Veniva rintracciato l’umo in bicicletta che, vistosi raggiunto dalla Polizia, lasciava cavìdere a terra degli oggetti che stringeva in una mano. I beni, recuperati, risultavano essere capi di abbigliamento asportati dal terzo esercizio commerciale, restituiti al proprietario in sede di querela.

Il presunto reo, nonostante provasse a darsi alla fuga sfruttando strade secondarie e il favore del buio, veniva raggiunto dagli agenti delle Volanti e fermato. A seguito di controllo, risultava in possesso di un cutter e molte monetine asportate anch’esse dal terzo esercizio commerciale colpito.

Al termine dei necessari adempimenti, l’uomo, un 37enne senza fissa dimora con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, veniva tratto in arresto per l’ipotesi di reato di furto aggravato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la celebrazione del giudizio direttissimo, all’esito del quale l’arresto è stato convalidato e ne veniva disposta la misura della custodia cautelare in carcere.