Filippo Pieri è stato confermato segretario generale della Cisl Emilia-Romagna. Lo ha eletto questo pomeriggio, con un consenso pressoché unanime, il Consiglio generale del sindacato di via Milazzo alla presenza della segretaria generale nazionale Daniela Fumarola, giunta a Bologna per il 14esimo Congresso regionale.

Piene conferme arrivano per tutti i componenti della Segreteria: William Ballotta, Carmela Lavinia e Orietta Ruccolo.

“E’ per me non solo un grande onore, ma anche una grande responsabilità che condividerò con la Segreteria e tutta l’organizzazione, un gruppo di persone meravigliose, la vera anima che muove la Cisl. Sono stati anni vissuti in un contesto difficile che tuttavia non ci ha impedito di raggiungere risultati importanti. Nell’ultimo triennio, dal 2022 al 2024, la Cisl di questa regione è cresciuta di 13 mila iscritti, di cui 4700 nel solo ultimo anno. Aumenti che riguardano in particolar modo lavoratrici e lavoratori attivi, ma dati più che soddisfacenti arrivano anche sul fronte dei pensionati, con una decisa inversione di tendenza registrata negli ultimi anni”.

“Ora – ha continuato – bisogna consolidare ancora di più il percorso indicato e rafforzare l’autorevolezza politica e sindacale della Cisl su tutto il territorio”.

Nato a Cesena, classe 1967, padre di due figli, Pieri ha all’attivo quasi 35 anni di lavoro e impegno in Cisl. La sua attività sindacale inizia nel 1989 come operatore nella zona del Rubicone, per poi diventare, l’anno successivo, a soli 23 anni, segretario generale della categoria degli edili (Filca) Cisl di Cesena. Ruolo confermato nel 1997 dopo l’accorpamento delle strutture Filca di Forlì e Cesena, stesso anno in cui entra a far parte anche della Segreteria regionale della categoria.  Nel 2001 lascia la Filca per diventare reggente della Cisl Rimini, ruolo che ricopre per circa un biennio fino a quando, nel 2003, viene eletto nella nuova Segreteria Cisl di Forlì-Cesena, per poi diventarne segretario generale nel 2012. L’anno successivo entra nella Segreteria della neonata CISL Romagna, scaturita dall’accorpamento dei territori di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e nel 2016 ne è eletto segretario generale. Nel gennaio del 2019 diventa segretario generale regionale della Cisl, con la conferma che arriva a marzo del 2022.

Oltre alla grandissima soddisfazione per l’approvazione della legge sulla partecipazione arrivata ieri in Senato, tanti gli spunti dati dal segretario generale della Cisl Emilia-Romagna nella sua relazione: sicurezza e qualità del lavoro, sanità, transizione ecologica, tecnologica e digitale, la situazione geopolitica internazionale, l’Europa e le sue politiche, la partecipazione, la contrattazione, le politiche fiscali, la parità di genere, i giovani, la legalità. Tuttavia, inevitabilmente, una parte importante del suo discorso ha riguardato il Patto per il lavoro e per il clima.

“Per affrontare le sfide di oggi e di domani, servono alleanze nuove, strumenti nuovi, linguaggi nuovi. Bisogna uscire dalla logica dell’emergenza per entrare in quella della comune progettazione, della partecipazione. Una via che si può imboccare con efficacia solo attraverso quel Patto sociale auspicato da tempo dalla Cisl“, ha esordito Pieri.

“Ed è la scelta che abbiamo fatto in Emilia Romagna, con la sottoscrizione di vari patti e accordi che si sono susseguiti negli ultimi decenni, fino ad arrivare al Patto per il Lavoro e per il Clima del 2020, un vero e proprio accordo concertativo e partecipativo”, ha continuato il segretario generale regionale della Cisl.

“Un’intesa – ha sottolineato il numero uno di Via Milazzo – che noi abbiamo fortemente voluto, alla cui scrittura abbiamo dato un grande contributo con i contenuti della nostra agenda sociale, e che abbiamo valorizzato, sostenuto e difeso anche nei momenti più difficili, specie quando sono emerse da più parti tentativi di delegittimarlo o di scavalcarlo”.

“Oggi, in una fase così difficile, caratterizzata sempre più da imprevisti e rapidi cambiamenti, è nostra ferma intenzione rilanciarlo ulteriormente, rafforzando la sua importanza e adeguando i contenuti alle nuove sfide che dobbiamo affrontare. E l’iter che stiamo percorrendo con la Regione, grazie anche alle tante proposte messe in campo dalla Cisl, sta andando proprio in questa direzione. Ora però è tempo di dare un’accelerazione, di fare uno scatto in avanti. Il nuovo Patto per il lavoro e per il clima dovrà continuare ad essere una preziosa bussola comune che, pur contenendo interessi eterogenei, ci permetterà anche in futuro di trovare una sintesi condivisa per proseguire insieme nella giusta direzione”, ha concluso il dirigente sindacale.