Un folto pubblico ha fatto da cornice, sabato 17 maggio, alle premiazioni delle quattro categorie di cui è composto il 9° concorso di poesia del circolo albinetano dedicato ad Amos Bonacini.

La sezione Italiano per poesie inedite scritte da poeti oltre i 18 anni è stata vinta da Angela Gombia con l’opera “Come una gazza ladra”. La sezione “dialetto” per poesie inedite scritte in dialetto è stata vinta da Annalisa Bertolotti con la poesia “La Macia”. La sezione “giovani” con testi scritti in italiano da studenti e non entro i 18 anni, è stata vinta da Agata Reverberi con la poesia “Foglie” e premiata dal dirigente dell’Istituto comprensivo di Albine, Fausto Fiorani. La sezione “traduzioni in dialetto di poesie memorabili”, alla seconda edizione,  è stata vinta da Maria Teresa Pantani che ha tradotto in dialetto l’opera “A livella” di Antonio De Curtis, premiata da Andrea Gibertini, figlio di Paolo,  cui era intitolato il premio di questa sezione nata da una idea di “lengua medra”. La giornata delle premiazioni è stata una vera e propria festa della poesia allietata dalla musica degli allievi della scuola di musica Risonanze, diretta dalla maestra Doriana Marin.

La giuria del Concorso era composta da Maria Giuseppina BO (prof di lettere), Francesca Manini (prof di lettere), Maria Cristina Bulgarelli  (segretaria del Centro Studi sul Dialetto Reggiano), Franco Alfredo Ferrari  (lettore Dialetto Reggiano), Giuseppe Adriano Rossi (Presidente Stampa Reggiana), Federica Franceschini (direttrice della Biblioteca Pablo Neruda di Albinea), Andrea Incerti (professore di lettere e storia) e Denis Ferretti e Luciano Cucchi dell’Associazione Lengua Medra.

Sono intervenuti alla premiazione: Giuliano Barozzi, presidente del Centro Sociale Circolo Albinetano APS organizzatore del Concorso,  la sindaca di Albinea Roberta Ibattici, Francesca Manini a nome della giuria, Fausto Fiorani dirigente dell’Istituto comprensivo di Albinea, la giornalista Lisa Bellocchi.

Le poesie premiate e le relative motivazioni della giuria sono state lette da Monica Incerti Pregreffi e da Franco Alfredo Ferrari.