Gnocco fritto, crescentine, stria, tortellini, zampone, cotechino, erbazzone, lo zucchero caramellato tiramolla, il lambrusco e il liquore all’anice sassolino. I peccati di gola sono all’ordine del giorno, a Sassuolo, capitale della ceramica e della piastrella e luogo di perdizione per chi ama i piaceri della tavola. È da qui che parte la tappa numero otto del Giro-E Enel 2025. I ciclisti, elettrici e non, naturalmente devono stare leggeri, perché c’è da pedalare. Soprattutto oggi.
Se ieri, sotto il profilo ciclistico, è stata una giornata tranquilla, oggi si fa sul serio, con l’arrivo a Castelnovo ne’ Monti sull’Appennino reggiano dopo ben 1.700 metri di dislivello positivo. Oltre a pantagrueliche occasioni, Sassuolo offre molto. Da vedere il palazzo Ducale, per esempio, ma anche Piazza Garibaldi, con i suoi portici e le canalette, il Duomo di San Giorgio, patrono della città, e il Castello di Montegibbio, eretto sulla collina a difesa dei territori canossiani. Se si vuole pedalare, nei pressi del Parco Ducale, in via dei Moli, si trova l’accesso al Percorso Natura Secchia: un itinerario ciclopedonale lungo il fiume Secchia che offre l’opportunità di fare attività ricreativa e sportiva all’aria aperta, passeggiando, correndo o pedalando, per riscoprire il fascino naturale dell’ambiente fluviale. Tra i suoi tanti figli, Sassuolo spazia enormemente, andando dal cantante Nek al cardinale Camillo Ruini.
La tappa Sassuolo-Castelnovo ne’ Monti
Nessuna asperità sensazionale, ma una tappa impegnativa, carica di chilometri e di metri di dislivello. È la numero 8, da Sassuolo a Castelnovo ne’ Monti, unica frazione interamente emiliana, giacché domani l’arrivo sarà a Viadana, Lombardia. Il Giro-E prende, al solito, l’ultimo spicchio del lunghissimo (186 chilometri) percorso del Giro, oggi in partenza addirittura da Viareggio, scansando un vero e proprio moloch ciclistico: l’ascesa all’Alpe San Pellegrino, 8,8 chilometri all’8,8 per cento medio con punte del 19-20 per cento, il settore più duro dell’intero Giro edizione 108. Due le asperità di giornata che hanno affrontato i ciclisti del Giro-E: la salita a Toiano, 11 chilometri al 5,5 per cento medio, e quella a Pietra di Bismantova, 5,8 chilometri al 5,8 per cento medio. In totale, però, si è pedalato su e giù senza sosta, qualcosa che, senza motori e batterie, avrebbe spezzato facilmente le gambe. Ed è proprio in questa magia, che sta tutta la bellezza del Giro-E.
Talk ANCI in collaborazione con MOST a Reggio Emilia su giovani, mobilità, cittadinanza attiva e sport
Proseguono anche gli Stakeholder Forum ANCI al Giro-E.
È Reggio Emilia, sede di partenza di tappa del Giro-E, ad ospitare giovedì 22 maggio alle ore 13 il quarto talk organizzato da ANCI, in collaborazione con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST. L’iniziativa è finanziata nell’ambito del più ampio programma di supporto dei Comuni italiani a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
L’appuntamento di Reggio Emilia ha come tema “Giovani, mobilità sostenibile, percorsi di cittadinanza attiva e sport” e mostrerà all’interno della sessione “Smart Cycling: Come la Tecnologia inserisce le bici nella mobilità futura” alcuni sviluppi scientifici in atto all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST.
L’iniziativa si svolge all’interno dell’area hospitality denominata “Green fun village” del Giro-E, che vede tra i partecipanti anche un team ANCI con giovani amministratori e ambassador U35 in bicicletta.
L’obiettivo degli Stakeholder Forum ANCI al Giro-E è quello di rafforzare il protagonismo dei giovani in occasione di grandi eventi sportivi e nella valorizzazione delle risorse e delle eccellenze culturali, naturalistiche ed enogastronomiche dei territori, viste come driver di sviluppo locale sostenibile, attraverso il filo conduttore dello Sport e dei suoi valori.
L’incontro rientra tra le iniziative che ANCI realizzerà al Giro d’Italia 2025 nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento dei Comuni italiani, a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.