Si trovava all’interno di un ristorante dove avrebbe asportato una borsa riposta a terra, approfittando della momentanea assenza della proprietaria che si era recata fuori per fumare una sigaretta. La presunta ladra, una donna di 51 anni, durante l’azione delittuosa sarebbe stata vista da alcuni testimoni recarsi nel bagno delle donne con la borsa in mano. I carabinieri, giunti sul posto allertati dalla vittima, dopo aver sentito le parti ed i testimoni acquisivano elementi di presunta responsabilità nei confronti della 51enne residente a Reggio Emilia. Per questi motivi, con l’accusa di furto la donna veniva denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Reggio Emilia.
I fatti nel pomeriggio del 25 maggio scorso intorno alle ore 16:00, quando i militari della Stazione Carabinieri di Villa Minozzo sono intervenuti presso un esercizio pubblico del paese, a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa da parte di una donna che segnalava il furto della sua borsetta. I militari, giunti sul posto, rintracciavano le parti coinvolte, che si trovavano all’interno dei servizi igienici del locale, procedendo alla loro identificazione e all’acquisizione delle dichiarazioni testimoniali. La vittima, una 36enne, riferiva che dopo aver riposto la propria borsa a terra, vicino alla sedia presso il tavolo dove era seduta con alcune amiche, si era momentaneamente allontanata per fumare una sigaretta all’esterno del locale. Pochi minuti dopo, veniva informata dalle conoscenti che una donna, successivamente identificata nella 51enne, con la scusa di raccogliere da terra un pacchetto di sigarette, si era chinata e aveva preso la borsa, dirigendosi poi verso il bagno del locale. La vittima e le testimoni si sono quindi recate velocemente nel bagno, dove rinvenivano e recuperavano la borsa, priva però del denaro contante di 100 euro che vi era custodito, attendendo quindi l’arrivo dei carabinieri.
Successivamente la vittima si è recata presso gli uffici della stazione dei carabinieri, i quali, alla luce dei fatti e delle dichiarazioni testimoniali, acquisivano a carico della donna elementi di presunta responsabilità, circostanza per cui veniva denunciata alla Procura reggiana. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.