Aumentano anche in Emilia-Romagna le persone che non riescono a far fronte ai debiti accumulati, rischiando di scivolare in situazioni di povertà e fragilità, tra cui gioco d’azzardo, droghe e ludopatia, usura o pignoramenti su casa, stipendio e altri beni personali.

Condizioni oggi rimarcate a Bologna, nell’ambito della presentazione della rete di sportelli di informazione e consulenza per offrire un aiuto concreto in tempi rapidi, sostegno economico e psicologico, piani di rientro personalizzati, rispetto della dignità e della privacy.
All’incontro, rappresentanti della Città metropolitana, degli ordini professionali e l’assessora regionale alla Legalità e Contrasto alla povertà, Elena Mazzoni.

Proprio per sostenere le vittime dei debiti insoluti e di tutte le situazioni di rischio collegate, la Regione, in applicazione della legge regionale 28/2019, ha favorito la creazione di sportelli pubblici e gratuiti con uno stanziamento di 360 mila euro per il biennio 2024-25 a copertura dell’80% del costo complessivo dei progetti presentati su bando pubblico.

Complessivamente sono stati presentati 26 progetti in regione, di cui 14 con un alto punteggio complessivo che consente l’accesso al cofinanziamento regionale, tra cui quello della Città Metropolitana classificato al primo posto in graduatoria.

“Presentiamo una rete che si è distinta per qualità, solidità e radicamento sul territorio- ha detto Mazzoni-. È un esempio virtuoso di come, lavorando insieme, si possano ottenere risultati concreti e duraturi. Ricordo che la legge regionale per dare aiuto alle persone sovraindebitate anticipa, nei contenuti e nella visione, la direttiva europea che entrerà in vigore nel novembre del 2026. Siamo quindi all’avanguardia nel dare una risposta strutturata a questo fenomeno purtroppo in aumento”.

L’assessora ha poi elencato alcuni dati sul rischio povertà: “Stando alle ultime elaborazioni regionali su basi Istat, nel 2024 oltre il 10% della popolazione emiliano-romagnola vive in famiglie a rischio povertà o esclusione sociale: un dato in crescita rispetto al 2023 quando la percentuale era al 7,4%. In termini assoluti parliamo di oltre 450 mila cittadini che sono entrati in questa fascia economica e sociale”.

 

Come funzionano gli Sportelli di aiuto a chi non riesce più a pagare i debiti

Al bando regionale hanno partecipato, oltre alla Città Metropolitana, Comuni, Unioni di Comuni, Organismi di composizione della crisi che in qualità di soggetti imparziali e indipendenti assistono le persone sovraindebitate e seguono accordi e piani di liquidazione, Ordini degli avvocati e dei commercialisti, esperti contabili, Enti del terzo settore.

Gli obiettivi principali della legge sono promuovere la conoscenza dei servizi che operano nel territorio regionale; agevolare il ricorso alle procedure per la composizione delle crisi da sovraindebitamento; favorire la qualificazione del personale dei servizi e sensibilizzare all’uso consapevole del denaro e all’accesso consapevole al credito.

Tra le azioni da finanziare rientrano le attività degli sportelli degli Organismi di composizione della crisi per l’avvio gratuito delle procedure; la promozione e la diffusione degli sportelli informativi, la formazione del personale, iniziative di prevenzione e di educazione finanziaria, raccordo con iniziative sostenute da fondi europei per il reinserimento sociale e occupazionale delle persone interessate da crisi di sovraindebitamento.