Dagli hub urbani al centro storico, passando per un’analisi delle frazioni e un aggiornamento del tessuto economico dell’area. È principalmente di questo che si è parlato durante il consiglio di sede Lapam Confartigianato di Finale Emilia e Massa Finalese. All’appuntamento, a cui erano presenti numerosi imprenditori associati, hanno partecipato anche il Sindaco di Finale Emilia Marco Poletti, il Vicesindaco Michele Gulinelli e l’Assessora al Bilancio Maria Teresa Benotti. Dopo i saluti istituzionali del responsabile delle locali sedi associative Giancarlo Affolter, il consiglio ha dibattuto dei principali argomenti di interesse per le imprese.

Tra i temi più sentiti sicuramente la situazione del centro storico e delle frazioni. È stata ribadita l’urgenza di un piano parcheggi efficace, un maggiore controllo della sosta regolamentata e una maggiore cura del decoro urbano, con particolare attenzione alla pulizia delle vetrine. È stata inoltre proposta la promozione della mobilità sostenibile, incentivando l’uso della bicicletta per gli acquisti in centro.
Il consiglio si è soffermato anche sulle iniziative, sottolineando la volontà di proseguire con la formazione per i commercianti, sulla scia del recente corso sull’utilizzo dei social media, che ha raccolto buoni riscontri. Si è parlato anche delle potenzialità del cicloturismo e dei cammini religiosi, visti come nuove leve di sviluppo turistico ed economico.
Il consiglio di sede dell’associazione è stato un momento anche per approfondire l’andamento economico locale. In base all’indagine dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, al 31 dicembre 2024, dato più aggiornato disponibile, sono 1.337 le imprese attive nel comune di Finale Emilia, di cui 443 artigiane (il 33,1%), una percentuale superiore alla media provinciale modenese che si attesta al 30,6%. Nonostante un calo complessivo delle imprese pari all’1,2% su base annua, si registra un aumento del 5,5% delle imprese artigiane, in controtendenza rispetto alla stabilità provinciale. Tuttavia, il confronto di lungo periodo (tra il 2007 e il 2024) evidenzia un calo complessivo del 20,1% delle imprese totali e del 27,1% di quelle artigiane. Significativa anche la composizione imprenditoriale: le imprese femminili rappresentano il 22,6% del totale, quelle guidate da stranieri il 15,2% e quelle gestite da under 35 il 6,7%. I settori più rappresentati restano commercio (21,8%), costruzioni (17,7%) e servizi alle imprese (17,7%), mentre risultano in calo agricoltura, commercio e manifattura.

«I consigli di sede – dichiara Gabriele Sedezzari, Presidente Lapam Confartigianato di Finale Emilia – rappresentano sempre un’importante occasione di confronto e di discussione. Si tratta di appuntamenti che come associazione vogliamo promuovere tra i nostri imprenditori associati perché è un momento per capire quale direzione prendere e per avere un quadro della situazione attuale del territorio in cui viviamo e lavoriamo. Ringraziamo ovviamente anche l’amministrazione comunale per la partecipazione, è importante che anche loro siano presenti per un confronto diretto. Sappiamo che ci sono tante criticità, ma siamo anche consapevoli che su questo territorio fare impresa è possibile: i dati dimostrano come nel breve periodo qualche segnale di ripresa ci sia stato, ma dobbiamo fare di più per invertire con decisione questo trend».

«Ringrazio Lapam Confartigianato per l’invito – aggiunge il Sindaco Poletti –: come amministrazione vogliamo essere vicini alle imprese del territorio e il dialogo è una base per costruire qualcosa di importante. Dico sempre che la progettualità deve precedere le richieste di contributi. Per noi come amministrazione è centrale il tema della formazione, indispensabile per rafforzare le iniziative collettive. Vogliamo contribuire allo sviluppo della zona industriale e del comparto ceramico, nonché al piano della riapertura delle piscine comunali, interne ed esterne, con un necessario intervento di riqualificazione delle aree esterne. Il Comune, inoltre, ha aderito al progetto regionale “Hub Urbani”, volto a creare progettualità per servizi, innovazione e socialità, con impatti positivi attesi anche per il commercio locale».